Innovazioni V17-2 Build 8600

Generalità

  • Nella versione 17-2 abbiamo considerevolmente migliorato la nitidezza e la leggibilità dei testi e delle misure.
  • D’ora in avanti il menu „funzionamento strati“ è una finestra modale. Grazie a questo cambiamento è possibile che durante il lavoro rimanga aperto il funzionamento di strati che si trova accanto alla selezione rapida F7. Così è possibile inserire e disinserire rapidamente gli strati senza dover aprire o chiudere sempre la finestra.
  • Nel "menu di adattamento"che viene richiamato con un clic destro nell’area della barra di simboli, adesso è possibile attivare la nuova barra di simboli “selezione profilo, legni, coperture”.
    Questa barra di simboli poi viene fissata automaticamente al di sopra della „selezione programma“.
    Con queste tre nuove icone si possono fare delle selezioni con un clic tra profilo, legni e coperture all’interno dei sistemi del tetto, della parete e del solaio.
    Trovandosi ad esempio nel profilo parete, sono disponibili le icone per parete legnami e parete copertura, passando all’assonometria sono disponibili la disposizione di puntoni e la copertura tetto.
    Grazie a questa selezione rapida quando si passa dall’assonometria alla disposizione puntoni non si deve pi`=u comporre un intera videata per il disegno.
    I nuovi comandi sono disponibili anche nel “menu di adattamento” nella categoria “selezione programma” e quindi possono essere assegnati anche alle barre di simboli esistenti o a quelle nuove. In questa nuova categoria adesso si eseguono anche tutti gli altri comandi della “selezione programma”.
  • Al funzionamento della visibilità è stata aggiunta l’icona „evidenziare di nuovo l’oggetto evidenziato per ultimo sul componente opposto“ Grazie a questa funzione nuova si possono evidenziare ed eventualmente modificare con un clic gli oggetti sull’altra estremità. Quest’operazione può essere eseguita anche con l’abbreviazione di tasti „Maiusc + interspazio”.

PIA, CAD, QUO, MCAD

  • È stato ritoccato il menu del funzionamento Layer per perfezionare la chiarezza e l‘uso. Grazie alla nuova struttura dell’indice si aprono solo i Layer per il sistema attuale nel quale ci si trova attualmente. Con i pulsanti +/- davanti ai gruppi di Layer si possono naturalmente aprire o chiudere tutti i rami dell’indice. Inoltra adesso con le due icone nuove „aprire tutti i piani“ e di „chiudere tutti i piani“ vi è la possibilità di aprire o chiudere tutti i rami con un clic.
  • Si sono messi a disposizione due nuovi simboli per la misura di altezza. Così adesso è anche possibile creare un triangolo riempito e girato come anche un triangolo non riempito e girato. Opens external link in new window<Filmato - Dettagli importanti per le costruzioni in legno>

Profilo

  • Da subito si possono smussare gli arcarecci sullo spigolo superiore del puntone già nell’assistente di profilo. Questa nuova opzione nell’assistente ora è disponibile per tutti i profili del tetto, gli abbaini a due falde, gli abbaini a padiglione e gli abbaini ad una falda.

Copertura tetto

  • Nella versione 17-2 è stata ritoccata l’intera struttura de tetto in modo tale da ottenere una valutazione di materiale ed una rappresentazione ancora più dettagliata ed efficiente.
    Ora è possibile ottimizzare ogni strato di tetto con i comandi di lavorazione manuali e si possono creare legni di costruzione in questi strati del tetto.
    I vantaggi dei legni nei confronti dei materiali sono evidenti. Ai legni si possono attribuire dei tipi finali, sono possibili quasi tutti i comandi di lavorazione, partecipano all’ottimizzazione degli elementi di distinta materiale e si possono produrre prima su un impianto per la lavorazione degli elementi.
    Per poter selezionare gli strati del tetto si può aprire il nuovo funzionamento strati con il pulsante „strati“. Questa è stata integrata nelle parti del programma „assonometria“, „disposizione puntoni“ e „copertura tetto“. Grazie a questo funzionamento si può selezionare lo strati di tetto desiderato, il quale è predefinito nel dato fondamentale del tetto parziale. È possibile migliorare questa selezione con i filtri „tetto parziale“ o „struttura del tetto“. I colori e le testure indicati nel funzionamento strati vengono ripresi dalle impostazioni di colori dei componenti. Gli strati del tetto che sono lavorati a mano vengono segnati con un asterisco (*) nel funzionamento degli strati in modo tale da illustrare all’utente che questi strati del tetto sono „fissati“, e che non partecipano più alle modifiche manuali dell’assonometria. Questo stato viene indicato anche nell’indicazione-componente per il singolo strato del tetto. Con la funzione "calcolare" (F5) si possono respingere le modifiche manuali di questi strati del tetto.
    Per poter modificare a mano gli strati del tetto sono disponibili i comandi „perforare“ e „aggiungere“ (casello, forma libera, oggetto), „cancellare“, „calcolare“ e la modifica della “testura”. È possibile spostare gli spigoli degli strati del tetto con “posizione”. Con "modificare" si possono definire anche delle impostazioni manuali riguardo a „tipo di spigolo“ e „allocazione di spigolo“ destinate alla valutazione del materiale.
    La struttura del tetto viene determinata come al solito tramite il dato l del “tetto parziale” con gli strati del tetto da „sopra1“ a „sopra6“ la “copertura di tegole” e uno “strato di lamiera”. In questo contesto i singoli strati del tetto possono contenere finanche tre aree di superficie diverse come l’area totale, l’area grezza e l’area a vista. A queste singole aree si può assegnare rispettivamente un materiale di strato. È nuovo che quanto a “materiale” non si può rimandare solo al gruppo „coperture“ ma anche al gruppo „disposizione di puntoni“ e quindi ai legnami.
    Con i vari tipi di copertura „su superficie“, „su puntoni“ e „su puntoni + elementi“ si definisce come mettere il materiale o il legno nell’area della superficie.
    Con "superficie" si valuta il materiale dal gruppo „coperture“ per l’area di superficie impostata.
    Con "su puntoni" si creano ad esempio controtelai dal gruppo „disposizione di puntoni“ tramite i puntoni o il materiale dello strato del tetto prossimo sottostante, per cui è stato impostato il tipo di copertura “su superficie” o “su puntone + elementi”.
    Con "su puntoni + elementi" si disegnano addizionalmente dei materiali o dei legnami sugli elementi.
    Per queste singole aree di superficie è possibile predefinire tramite la nuova cartella „valutazione“ anche la valutazione del materiale e l’indicazione 3D con le opzioni „componenti“, „componenti e strato“ e „componenti o strato“.
    Con "componenti" si valutano solo i componenti creati nelle aree degli strati. Lo strato nel 3D è trasparente al 90%, essendoci dei componenti creati lo strato diventa invisibile.
    Con "componenti e strato" si valutano l’area di strato ed i componenti creati. L’ottica dello strato è messa a normale 3D, se sono stati creati dei componenti lo strato diventa trasparente al 25 %.
    Con "componenti o strato" si valutano i componenti o gli strati, se sono stati creati dei componenti, altrimenti l’area di superficie. L’aspetto dello strato in 3D è normale, se sono stati creati dei componenti lo strato è invisibile.
    Visto che la piallatura negli strati del tetto si può distinguere dalle aree piallate della superficie del tetto si possono definire le aree di piallatura a parte per i singoli strati usando le opzioni „no“, „parte in vista“ e „tutte le aree“. Questi vengono resi visibili come al solito nelle “impostazioni-indicazione” (F7), tenendo presente che viene indicata sempre la superficie di piallatura per lo strato del tetto (rivestimento in vista) selezionato nella visione dall‘alto. Per la modifica sono disponibili i soliti comandi. Evidenziando la visione dall’alto ed il comando „ricalcolare superficie/-i di pialla“ in "varie" è possibile creare nuova la superficie di piallatura per lo strato. Per fare piallare i componenti desiderati, bisogna segnare nelle “preregolazioni” (Alt F7) l’opzione “piallare componenti”.
    Ora tramite la struttura del tetto si può impostare a parte per ogni tetto parziale anche l’intaccatura rivestimento gronda che è stata impostata in “preregolazioni” (Alt F7). È possibile predefinire l’intaccatura rivestimento gronda per la superficie tetto e gli strati tetto “sopra 1” fino a “sopra 6”.
    Con l’opzione „abbassamento dello strato“, ad esempio, è possibile mettere la superficie del tetto soprastante in un‘intaccatura. Si può scegliere tra „come rivestimento gronda“ (valore dell’intaccatura rivestimento gronda in Alt F7), o un inserimento di valore a piacere.
    Una volta definita è salvata questa struttura del tetto può essere assegnata a qualsiasi superficie del tetto attraverso la presa del tetto parziale.
    Nella disposizione di puntoni adesso in questi strati del tetto si possono creare dei legnami di costruzione. Selezionando il rispettivo strato del tetto nel funzionamento degli strati sono disponibili i comandi di creazione per "puntoni", "displuvi/compluvi", "traverse", "arcarecci", "arcarecci sormontati" e "tavole di tamponamento“.
    In questo contesto il legno di costruzione riconosce automaticamente il profilo dello strato e viene creato in questa superficie del tetto. Mettendo ad automatico l’altezza per il puntone, si adattano all’altezza dello strato. L’intersezione ed il lavoro con i legni nelle superfici del tetto funzionano in maniera identica alla superficie del tetto.
    Essendo per la parte della superficie dello strato del tetto rimandato un “materiale” del gruppo “disposizione puntoni”, è possibile creare automaticamente questi legni con l’opzione „creare legni di strato“ attraverso il “tetto automatico” (F9). A ciò si è aggiunta al menu del „tetto automatico“ la funzione „tutti gli strati del tetto“ e solo „strati del tetto evidenziati“.
    Al funzionamento Layer si è aggiunto il Layer per legni di costruzione in strati del tetto. Quindi vanno a finire nel rispettivo Layer i legnami e le appartenenti quote, gli oggetti CAD e MCAD che sono stati costruiti negli strati del tetto.
    Si possono gestire i legnami di costruzione negli strati del tetto nelle „opzioni di indicazione“ (F7) in „tetto, nella rubrica „strati“ e „disposizione di puntoni“. Quanto alle impostazioni per gli strati del tetto ora si può disinserire rapidamente con un pulsante anche lo strato del „legno“. Per rendere ancora più chiaro il lavoro con i legnami negli strati del tetto si sono integrate le opzioni „disattivo“ e „normale“ per la visione dall’alto 2D. Come nuovo standard "F7" sono spenti gli strati del tetto nella vista dall’alto 2D e accese nella rappresentazione 3D. Opens external link in new window<Filmato - Costruzione di strati del tetto>

Disposizione di puntoni

  • I puntoni nella superficie del tetto e negli strati del tetto vengono divisi dagli arcarecci se l’arcareccio si spinge al 90 % sull’altezza del puntone.
  • Con il nuovo comando "puntone con riferimento componente" si creano i puntoni nelle superfici del tetto e negli strati del tetto in posizione centrale rispetto ad un componente di riferimento.
  • Adesso con le istanze di comando „posizionamento libero, „a 2 altezze“ e „arcareccio di colmo“è possibile creare arcarecci nelle superfici del tetto e negli strati del tetto senza dover creare prima dei puntoni. Il riferimento per la posizione degli arcarecci è l’altezza di puntone definita della superficie del tetto o l’altezza di strato nel caso degli strati del tetto.

Parete solaio

  • È stato perfezionato al dettaglio il comportamento delle sporgenze di strato. (ditta Machleidt)
  • Adesso è possibile rappresentare attraverso le impostazioni di indicazione (F7) l’appartenenza di pareti che sono state integrate in pluripareti. Unter Wände, Wandkörper gibt jeweils für Draufsicht und Ansicht die neue Option „Bezug zur Multiwand“. Attivando quest’opzione con la parete viene rappresentata in parentesi anche le denominazione della pluriparete. Così si vede a prima vista in quale pluriparete c’è una parete. Inoltre sotto l’argomento „componente“ è stato messo a disposizione lo spazio immaginario @B-RIFERIMENTOPARETE@.Questo spazio immaginario valuta il numero di componente della parete originale.
    Opens external link in new window<Filmato - Dettagli importanti per le costruzioni in legno>
  • Girando una parete con il comando di lavorazione „varie, girare parete“, si indica automaticamente per la parete girata il numero di componente della parete originale. Inoltre nel caso della parete originale è possibile rappresentare attraverso le impostazioni di indicazione (F7) in pareti, corpo d parete per la visione dall’alto e la visione anche il numero di componente della parete girata. A ciò vi è la nuova opzione „riferimento alla parete girata“. Inoltre è stato messo a disposizione lo spazio immaginario @B-RIFERIMENTOPARETE@ sotto l’argomento “componente“. Questo spazio immaginario valuta il numero di componente della parete originale. Opens external link in new window<Filmato - Dettagli importanti per le costruzioni in legno>
  • È stata abilitata sia nella visione di parete che negli elementi di tetto e solaio l’opzione addizionale „cambiare simbolo nella vista dall’alto ed effetto (Alt+1)“ quando si creano le macro. In più questo comando può essere utilizzato anche quando poi si spostano le macro con il comando di lavorazione „posizione“.
    Opens external link in new window<Filmato - Dettagli importanti per le costruzioni in legno>

Lamiera

  • All’editore di profilo si sono aggiunte l’indicazione degli angoli nel disegno e una serie di dati. Grazie alla nuova icona „profilo come CAD“ è possibile copiare con STRG+V il disegno dell’editore di profilo compreso quotatura e serie di dati nell’archivio intermediario SEMA e re-inserirlo in pianta, in sezione o in un’immagine. Dopo l’inserimento è un gruppo CAD che ad esempio può essere addizionalmente quotato e completato. Nella serie di dati si elenca il nome del profilo, il materiale, lo spessore e la larghezza lorda (larghezza di sviluppo).In questo modo il profilo di lamiera con spigolo può ricevere delle informazioni addizionali e può essere stampato. Opens external link in new window<Filmato - Innovazioni componenti in lamiera>
  • Si sono ampliate la strategia produttiva e la valutazione di tutti i componenti in lamiera che coprono le superfici (pannelli in lamiera e pannelli). Finora si valutava la strategia produttiva „taglio a nastro“. Con questa strategia prima si ritaglia la lamiera e poi si esegue una piega su una piegatrice. Se prima si devono piegare e poi tagliare i pannelli in lamiera o i pannelli, occorre il „ritaglio profilo“. Questo capita quando i componenti ad esempio vengono prima adattati sul cantiere e poi tagliati. In questa circostanza si taglia il Coil prima ad angolo retto su una lunghezza e poi prodotto con una piegatrice. La strategia produttiva varia da azienda ad azienda e ora può essere impostata nel dato fondamentale del pannello in lamiera, ovvero del pannello. Nella cartella „fnd“ è stata integrata la nuova impostazione „tipo di produzione“. Qui è possibile impostare in modo individuale per ogni componente se questo deve essere valutato con „taglio a nastro“ o „taglio a profilo“. Come finora nel disegno di produzione, quando si esegue il „taglio a nastro“, si crea e valuta un rettangolo massimo intorno allo sviluppo. La lunghezza che ne risulta serve quando il componente viene tagliato già in modo obliquo direttamente dal Coil. Con il “taglio a profilo” si valuta una superficie rettangolare massima intorno alla superficie di copertura sviluppata del componente. La lunghezza che ne risulta serve quando il componente viene tagliato in maniera obliqua solo dopo essere stato piagato. Il disegno di produzione e la lunghezza-lorda nella distinta del materiale variano secondo l’impostazione. Inoltre è stata aggiunta l’opzione „tipo di produzione“ al campo maschera della distinta de materiale. Così si possono selezionare i componenti in lamiera anche nella distinta del materiale secondo il tipo di produzione impostato.
    L’impostazione standard per pannelli in lamiera e pannelli è il tipo di produzione „taglio a nastro“. Opens external link in new window<Filmato - Innovazioni componenti in lamiera>

Elementizzazione

  • Adesso è possibile rappresentare anche nella vista dall’alto i legnami che vengono creati in un elemento di tetto e solaio. Per fare indicare questi legnami devono essere attivati nelle impostazioni di indicazione (F7) negli elementi del tetto, ovvero del solaio per la vista dall’alto. I numeri di valutazione, i valori di componente o le varie rappresentazioni di legnami poi non vengono rappresentati solo nella visione degli elementi ma anche nella vista dall’alto. Grazie a questa innovazione adesso è possibile, ad esempio, coinvolgere nella costruzione anche altri componenti rilevanti provenienti da altri piani. Opens external link in new window<Filmato - Innovazioni elementizzazione tetto e solaio>
  • Per creare le macro anche nella vista dall’alto di elementi del tetto e solaio, si è messo a disposizione il comando di creazione „macro elemento“ nella parte di programma „assonometria“ e „profilo solaio“. Il vantaggio di ciò è che possono essere considerati anche nel posizionamento nella visione dall’alto sottostante o nei piani soprastanti. Si possono creare le macro di elementi o tramite un „clic“ o con 2 punti nella visione dall’alto. Dopo aver selezionato la funzione desiderata si apre il dato fondamentale delle macro ed il programma chiede un elemento in cui va creato la macro di elemento. Dopodiché è possibile posizionare le macro nell’elemento attraverso un punto di riferimento con distanza, ovvero „da – a“.
    È nuovo anche che le macro possono essere spostate, ovvero copiate anche nella visione dall’alto tramite i comandi di lavorazione „posizione“ e „copiare“.
    Opens external link in new window<Filmato - Innovazioni elementizzazione tetto e solaio>

Automatismi PREF

  • Nelle preregolazioni (Alt+F7) in pareti/profilo nella cartella „varie“ è stata integrata la funzione „non aggiornare punto zero di disegno in caso di pura chiodatura“. Segnando questo non viene aggiornato il punto zero di divisione per il calcolo di una parete tramite la funzione automatica (F10),se è attiva solo la chiodatura per la funzione automatica. Questa funzione serve proprio per le pareti che si allungano o accorciano al punto zero del disegno. (ditta Strüby)

Scale

  • Con la versione 17-2 si offrono per il corrimano ed il corrente nuovi componenti di ringhiera come Capping, collo d’oca, arrotondamento, passaggio-S e passaggio-Y in modo tale da rendere più piacevoli i passaggi.
    Nella serie di dati di corrimano e corrente vi è nella rubrica „ver“ (versione) la nuova rubrica „passaggi“. Qui si può assegnare rispettivamente un arrotondamento o un collo d’oca per il passaggio allo “inizio pianerottolo”, “fine pianerottolo”, “pianerottoli finale” e “passaggio angolo”, in modo che questi vengono creati automaticamente quando si crea la scala.
    Volendo inserire in modo finalizzato uno dei nuovi componenti solo in un passaggio o in una posizione, si può fare questo con il comando di lavorazione „dividere“. Qui sono disponibili le nuove istanze „passaggio“; „Capping“ e „passaggio-S-Y“.
    Nel caso del comando per dividere “passaggio” si devono prima evidenziare i due componenti tra i quali si deve inserire un passaggio. Si apre la serie di dati “passaggio” con il tipo di collegamento “arrotondamento”, ovvero “collo d’oca”. Adesso si possono inserire i dati presenti per il rispettivo tipo di collegamento oppure un dato fondamentale predefinito (pulsante: prendere dati da dati fondamentali di lavoro). Con “riprendere” (Ctrl+Q) nella serie di dati, e poi confermando con „OK“ nello spazio inserimenti, si crea il passaggio desiderato.
    Dividendo con Capping o passaggio-S-Y bisogna prima evidenziare il componente su cui si deve eseguire il comando. Adesso si possono inserire i valori desiderati per il Capping oppure assegnare un dato fondamentale predefinito. Con riprendere „riprendere“ (Ctrl+Q) nella serie di dati e confermando poi la posizione nello spazio inserimenti, si crea il Capping.
    Per il „passaggio S-Y“ si possono altrettano inserire i dati ed assegnare un dato fondamentale predefinito. Con „riprendere“ (ctrl+Q) nella serie di dati e confermando poi con „OK“ nello spazio inserimenti, si crea il passaggio-S-Y desiderato.
    L’assegnazione o il cambio di un collo d’oca o di un arrotondamento può essere fatto anche tramite il container scale. Per l’assegnazione si sceglie prima il componente desiderato nel container scale. Si deve cliccare la fine componente del primo componente sul passaggio, dopodiché si crea il passaggio desiderato.
    Il cambio di un passaggio tramite il container scale si può eseguire solo se vi è un tale componente nel progetto. Si sceglie il passaggio desiderato nel container scale, poi cliccando il passaggio presente si può fare il cambio del passaggio.
    Per il Capping si può definire un lato 1 (pezzo dritto prima del Capping) e un lato 2 (pezzo dritto dopo il Capping). Con “raggio esterno” si definisce il raggio del Capping. Con il raggio di arrotondamento si definisce il passaggio tra il pezzo dritto del Capping e l’arrotondamento. Se non si definisce alcun valore allora il cerchio e la retta Capping si incontrano in modo acuto. Se si inserisce un valore si arrotondano relativamente il cerchio e la retta. Se il Capping si trova sull’angolo della ringhiera, vi è la definizione addizionale „tipo di raggio“, destinata a stabilire come si deve comportare il Capping all’angolo. Si può impostare se si deve creare un Capping o un arrotondamento. Selezionando l’arrotondamento si possono assegnare raggi differenti alla parte interna o esterna. Con „RE+ spessore“ (raggio esterno+ spessore), ovvero „RI+ spessore“ (raggio interno + spessore) si può riprendere l’arrotondamento di una parte. Un Capping può essere assegnato anche nel campo di rimando „chiocciola all’invito“ o „chiocciola all’uscita“. Qui agiscono poi in più i parametri di collegamento per cui si può definire una distanza dall’invito o dall’uscita oppure si determina la posizione di altezza del Cappin con la funzione per definire l‘altezza. Queste impostazioni sono uguali a quelle della definizione di altezza per il componente “chiocciola”.
    I collo d’oca si usa per superare le differenze di altezza tra due corrimano e quindi fa senso solo per il calcolo della curvatura „curvatura interrotta“ e „dritto“, in quanto solo qui vengono alla luce le differenze di altezza tra i componenti. L’obiettivo di un collo d’oca è quello di creare un corrimano continuo nonostante la curvatura interrotta.
    Per il collo d’oca si può impostare un raggio sotto e sopra. Questo è il passaggio alle tavole di corrimano normali. Con „distanza sotto“ e „distanza sopra“ si definiscono i componenti orizzontali del collo d‘oca. La distanza viene creata rispettivamente dal punto d’intersezione dell’asse di corrimano. In più il collo d’oca si può combinare con un Capping. Essendo assegnato un Capping al collo d’oca prevalgono i valori indicati per lato 1 e lato 2 sui valori “distanza sotto” e “distanza sopra”.
    Il passaggio S-Y si usa per superare con un componente gli spostamenti lungo i quali scorre il corrimano. Qui si distingue tra il passaggio-S che scorre lungo il muro ed il passaggio-Y per cui si può definire addizionalmente un collegamento del muro.
    Nel caso del passaggio-S si definisce con la lunghezza 1 e la lunghezza 2 il collegamento con la normale tavola di corrimano, partendo dal punto d’intersezione degli assi. Con „raggio tipo 1“ e „raggio tipo 2“ si definisce come si deve comportare il componente agli angoli della ringhiera. Qui sono disponibili rispettivamente l’arrotondamento e “RE+ spessore” (raggio esterno+ spessore) o “RI+ spessore” (raggio interno+ spessore). Con il rispettivo raggio esterno ed interno si definiscono i raggi.
    Il passaggio-Y funzione come il passaggio-S, solo che in „prolungamento passaggo-Y“ è possibile impostare l’allungamento ed il raggio di arrotondamento per un collegamento di parete.
    Nei dati fondamentali sono disponibili i nuovi gruppi Capping, passaggio S-Y e passaggio, con i rispettivi gruppi subordinati in ci sono stati creati componenti esemplari. Tutti i componenti sono dotati di un’immagine di dati e un’immagine ausiliare.
    È possibile inviare tutti i componenti ad un plotter o una stampante attraverso un disegno di produzione, l’uscita automatica delle scale o l’uscita in stampa o esportarli alla macchina tramite l’export alla macchina. Opens external link in new window<Filmato - Nuovi componenti di ringhiera>
  • Per ridurre la lavorazione successiva manuale di fianchi e montanti prodotti a macchina, è disponibile la fresatura di tasche di pedata nascoste per fianchi e montanti. L’e impostazioni si fanno nel INIFILE. Qui si può impostare per quanti millimetri si deve sovra fresare la tasca nascosta. Normalmente qui si usa il valore del raggio di fresa con cui si produce la tasca. L’esempio di registrazione per una fresa sgrossatrice con un diametro di 16 mm sarebbe:
    PD_ NASCOSTA_FIA=8
    PD_NASCOSTA_MNT=8
    Per evitare un traforo completo del componete dovuto alla sovra fresatura si offre addizionalmente una distanza di sicurezza. Qui si definisce quanto “legno restante” deve rimanere almeno. Una registrazione esemplare può essere:
    PD_NASCOSTO_FIA_LEGNOREST=5
    PD_NASCOSTO_MNT_LEGNOREST=5 Opens external link in new window<Filmato - Dettagli delle scale>
  • La geometria della scala viene ricalcolata ed adattata automaticamente se si modifica successivamente il poligono su cui è stata creata la scala. Spesso nella fase di offerta si crea una scala che assomiglia alla vera pianta sul cantiere in modo tale da ottenere rapidamente un preventivo per il cliente. Se la scala è stata creata su un poligono ora c’è la possibilità di adattare il poligono alla situazione costruttiva. Il grande vantaggio dalla versione 17-2: modificando il poligono pianta-scala si ricalcola automaticamente la scala che ci viene costruita. Non è più necessario cancellare e creare di nuovo una scala su un poligono modificato. Questa funzione offre anche molti vantaggi nella fase di progettazione. Si riescono a modificare rapidamente la larghezza della scala, a girare gli spigoli nell’angolo desiderato o a ritagliare una sporgenza di parete dalla scala. La scala viene sempre creata automaticamente di nuovo sulla base della serie di dati assegnata. Opens external link in new window<Filmato - Dettagli delle scale>

Vano

  • Da subito si possono inserire i vani anche come casello. A ciò nelle pareti è stato messo a disposizione il comando di creazione „vano come cassello“. Si può scegliere come al solito una di sei istanze come anche la possibilità di uno spostamento. Così è possibile creare dei vani in modo ancora più rapido.
    Opens external link in new window<Filmato - Dettagli importanti per le costruzioni in legno>

Dati fondamentali componenti contenuto aggiornamento

  • Per il tipo di dati fondamentali „vista dall’alto“ si sono depositate delle immagini di dati che si adattano automaticamente a impostazioni delle aree di superfici, a materiale, a tipo di copertura ed a valutazione. Opens external link in new window<Filmato - Costruzione di strati del tetto>

Distinta del materiale

  • All’export della distinta del materiale a Excel con modello si è aggiunta l’opzione „Microsoft Excel con modello lista attuale. Con questa funzione nuova si esporta solo la lista parziale attuale ad Excel. Si possono esportare anche liste parziali che non sono impostate in modo specifico per l’export Excel. Avendo una lista parziale un’impostazione export Excel speciale, è chiaro che queste agiscono come al solito. (ditta Strüby)

Interfaccia DXF

  • Tirando dei file DXF o DWG nel programma SEMA tramite drag&drop si apre automaticamente ill dialogo import. Così è possibile importare ancora più rapidamente questi formati di dati nel programma SEMA.
  • L’import DXF e DWG è stato perfezionato ancora più dettagliatamente.
  • Si è continuato a ottimizzare l’export DXF. Si scrivono soltanto i Layer realmente necessari. (ditta Strüby)
  • L’import DXF è stato accelerato notevolmente. In più adesso si leggono correttamente molte geometrie che nelle versioni precedenti non si importavano.

IFC Import/Export

  • All’export IFC si sono aggiunti i componenti in acciaio standard. Così adesso vengono esportati come componenti in acciaio definiti nello standard IFC tutti i profili in acciaio standard di SEMA (profili L, C, T, Z, I, profili rettangolari e rotondi). In più si è reso possibile che per i legnami con descrizione di un componente in acciaio standard si esporta correttamente anche il componente in acciaio. L’import di tali componenti in acciaio è stato già realizzato nella versione 16-2 ed ora è stato completato con l’export.
    Inoltre all’import/export IFC si è aggiunta la possibilità di esportare/importare le proprietà-IFC. Qui si tratta di informazioni addizionali che possono avere gli oggetti. Con l’import di un file IFC, SEMA raccoglie automaticamente tutte le „proprietà-FC“ del file e le elenca nella nuova area „proprietà” nel dialogo import nella colonna “proprietà.Ifc”. Parallelamente alla colonna „proprietà-Ifc“ vi è la colonna „attributo-cartella-LM“. In questa colonna è disponibile un menu di selezione con tutti i campi di cartelle per ogni „proprietà-Ifc”. Così è possibile assegnare ogni „proprietà IfC“ al campo di cartella-LM desiderato. Queste vengono inserite automaticamente nei relativi campi quando si importa il file e quindi si possono richiamare e valutare nel progetto SEMA.
    È possibile salvare come modello anche un’impostazione-import desiderata ed assegnarla molto facilmente nel dialogo import attraverso la selezione rapida.
    È stato perfezionato il protocollo dello svolgimento dell’import. Se non è stato possibile creare oggetti, adesso nel protocollo c’è scritto il motivo dell’import fallito (ad esempio, l’oggetto non ha alcuna rappresentazione 3D).
    È stato realizzato l‘export IFC del corpo involucro di elementi di tetto e solaio.
    All’export IFC è stato anche aggiunto il settore: „dati-cartella-LM“. Questo si trova nel dialogo export in “proprietà“. Qui si possono importare determinati campi cartella-LM“ come „proprietà IFC“. Nella colonna “campo-LM” si decide mettendo un segno se il campo va esportato. Nella colonna „proprietà-Ifc“ è possibile inserire un nome desiderato. Il relativo campo-LM viene usato automaticamente come valore proposto. Le impostazioni per l’export possono essere salvate a scaricate secondo la necessità, come anche tutte le altre impostazioni di export.
    Nell’ambito della versione 17-2 si sono realizzati molti altri adattamenti dettagliate ed esigenze speciali. Opens external link in new window<Filmato - BIM con SEMA - Sviluppo dell'interfaccia IFC>

Sistemi di rilievo

  • Al modulo del sistema di rilievo e la parte del programma 3CAD si è aggiunta la possibilità di inserire una linea 3D. Così adesso con il teodolite si possono creare linee 3D nel programma SEMA. Questa innovazione serve per rendere ancora più chiaro il rilievo. Con questa funzione ad esempio è possibile rilevare i profili da un traliccio esistente o il corso reale delle conduzioni elettriche in cantiere. Si può usare anche per creare delle linee ausiliari per un rilievo.3
    Nei dati fondamentali, in „oggetti visualizzazione/3D“ sono disponibili le nuove linee 3D. Nella cartella “cmp” si può predefinire una lunghezza desiderata della linea usando l’impostazione „fisso“. Selezionando l’impostazione „var“ (variabile) si crea la linea tra i due punti indicati. Questa è anche l’impostazione necessaria se si vogliono inserire le linee 3D con il teodolite o creare le linee 3D tramite il modulo 3CAD. Si usa l’impostazione „fisso“ volendo inserire una o più linee con una lunghezza predefinita. Qui si usa come punto di riferimento il primo punto indicato, il secondo punto indica la direzione della linea. Si crea la linea con la lunghezza predefinita.
    Nella cartella „3D“ si possono definire istanze di inserimento. Così si può decidere se si deve creare una linea dal punto di riferimento dopo il secondo punto di riferimento, una linea dal punto di riferimento cn angolo e lunghezza o se si crea una linea 3D sul punto d’interfaccia di due piani di riferimento.
    Nella cartella „varie“ (varie) si posso depositare delle informazioni come gli allegati di dati o iperlink.
    Nella cartella „O“ (ottica) si può impostare un colore di linea, uno spessore di linea e un tipo di linea. LO spessore della linea ed il tipo di linea hanno effetto solo nel 2D, nel 3D si rappresentano le linee con il loro colore di linea e in modo continuo.
    Nella cartella „LM“ (distinta del materiale) si possono inserire delle informazioni per denominazione, annotazione e descrizione. L’informazione sotto la denominazione può essere attivata in F7 (impostazioni di indicazione). Così, nel caso in cui è segnata la denominazione, viene indicata l’informazione inserita nella bandierina di misura. Volendo contare le linee 3D inserite, è possibile inserire nella denominazione prima l’informazione desiderata e mettere poi tre cancelletti dietro l’informazione, ad esempio „edificio ###“. Le informazioni inserite in annotazione e descrizione possono essere indicate nella descrizione del componente sulla superficie. Le linee 3D non partecipano al trasferimento del materiale.
    Alla barra di simboli „sistemi di rilievo/misurazione“, che può essere attivata attraverso il „menu di adattamento“, si sono aggiunti i comandi „creare linea 3D“ e „rendere linea 3D visibile/invisibile“.
    I comandi conosciuti dalla versione precedente “inserire punto di misurazione” e “rendere punto di misurazione visibile/invisibile“ sono stati rinomati in „creare punto 3D“ e „rendere punti 3D visibili/invisibili“ ed hanno ricevuto una nuova icona.
    Selezionando il nuovo comando „creare linea 3D“ si può scegliere una linea 3D desiderata. Sullo schermo in basso a sinistra ci si trova automaticamente sull’istanza di inserimento salvata per la linea 3D e quindi è disponibile per l’informazione inviata dal teodolite. In basso a destra nell’area inserimenti sono disponibili i pulsanti opzionai “inserimento distanza attivo” e “usare come punto iniziale il punto finale dell’ultimo inserimento”. Con l’opzione “inserimento distanza attivo” si attiva o disattiva l’inserimento „distanza“. Essendo attiva questa opzione, oltre ai punti che determinano la lunghezza di linea si può indirizzare un punto verso cui si deve spostare la linea 3D. Con l’opzione “usare come punto iniziale il punto finale dell’ultimo inserimento“ si decide se si vuole creare una linea 3D sempre da punto a punto oppure se si vuole inserire un tratto di linea.
    Nella parte del programma 3CAD sono disponibili i nuovi comandi „punto 3D“ e „linea 3D“. Cliccando il rispettivo comando si finisce nei dati fondamentali appartenenti. L’uso dei comandi è uguale a quello per l’inserimento tramite il teodolite, solo che non s’indirizzano i punti nel programma, ma si costruisce attraverso lo spazio inserimenti o con il mouse nel solito modo SEMA.
    Nelle impostazioni di indicazione (F7) in „3CAD“ vi è la rubrica „punti 3D“ e „linee 3D“. La rubrica “punti 3D” nella versione precedente era la rubrica “punti di misurazione”. Qui è cambiato solo il nome, le impostazioni sono rimaste uguali. Si è aggiunta la rubrica „linee 3D“. Qui si possono indicare le informazioni della denominazione, l’abbreviazione del valore e la lunghezza della linea. Le informazioni “coordinata-X per punto iniziale e finale”, „coordinata-Y per il punto iniziale e finale“ e „coordinata-Z per punto iniziale e finale“ vengono indicate nella bandierina di misura all’inizio ed alla fine di una linea 3D. Si possono portare altre informazioni alla superficie tramite la descrizione a piacere del componente. Queste però vengono indicate solo nella visione 2D.
    Nella barra di simboli superiore si sono aggiunti al pulsante „rendere moduli 3D visibili/invisibili“ i comandi „punto 3D visibile“ e „linea 3D visibile“.
    Tutte queste funzioni nuove facilitano in maniera notevole il rilievo all’utente. I comandi nuovi „punto 3D“ e „linea 3D“ sono utensili preziosi per il disegno in 3D, anche senza teodolite. Opens external link in new window<Filmato - Misurazione con linee 3D>