Storia dell‘edizione V15-2 - V10.1

Note per la lista delle innovazioni

Innovazioni V15-2 Build 7800

Generalità

Stampare & Plottare

PIA, CAD, QUO, MCAD

Parete solaio

Disposizione di puntoni

Lamiere

Scale

Innovazioni V15-1 Build 7600

Generalità

PIA, CAD, QUO, MCAD

Disposizione di puntoni

Parete solaio

Copertura Parete Solaio

Scale

Statica

Fisica dell‘edilizia

Dati fondamentali componenti programma

Distinta del materiale

Oggetto 3D

Legnami di parete e solaio

Elementi

Innovazioni V14-2 Build 7400

Generalità

Stampare & Plottare

PIA, CAD, QUO, MCAD

Disposizione di puntoni

Parete solaio

Scale

Oggetti 3D

Dati fondamentali componenti programma

Distinta del materiale

Interfaccia DXF

Innovazioni V14-1 Build 7200

Generalità

Barre di simboli/gamme

PIA, CAD, QUO, MCAD

Coperture tetto

Disposizione di puntoni

Parete solaio

Coperture parete solaio

Legnami di parete e solaio

Scale

Fisica dell‘edilizia

Dati fondamentali componenti programma

Dati fondamentali componenti contenuto assistenza

Elementi

Interfaccia DXF

Innovazioni V12.2 Build 7000

Generalità

PIA, CAD, QUO, MCAD

Disposizione di puntoni

Parete solaio

Elementizzazione

Automatismi PREF

Scale

Oggetti 3D

Dati fondamentali Componenti Programma

Elementi

Innovazioni V12.1 Build 6800

Generalità

Presenter

PIA, CAD, QUO, MCAD

Terreno

Profilo

Assonometria

Disposizione di puntoni

Parete solaio

Coperture parete solaio

Scale

Disposizione di puntoni

Dati fondamentali componenti contenuto aggiornamento

Distinta del materiale

Elementi

Interfaccia DXF

Import SCI-XML

Sistema di misurazione

Innovazioni V12.0 Build 6600

Generalità PIA, CAD, QUO, MCAD

Assonometria

Disposizione di puntoni

Capriate

Parete solaio 3D

Coperture parete solaio 3D

Elementizzazione

Automatismi PREF

Scale

Oggetti 3D

Statica

Vano

Dati fondamentali componenti programma

Distinta del material

Elementi

Sistemi di misurazione

Innovazioni V11.5 Build 6400

Generalità

Rappresentazione visualizzazione 3D

PIA, CAD, QUO, MCAD

Terreno

Disposizione di puntoni

Capriata

Parete solaio 3D

Legnami di parete e di solaio

Nesting

Elementi

Macchine PREF

Scale

TSSSVERBHK=1 0: pedata ed alzata sullo spigolo posteriore non vengono fresate in sovrapposizione
1: collegamento pedata/alzata sullo spigolo posteriore viene fresato in sovrapposizione
TSSS_UEBER_SS=20 Dato in mm, sovrapposizione della mortasa di alzata sulla mortasa di pedata nel fianco
MONTOTALE=3 0: le parti del montante vengon esportate singolarmente (ad es. come singoli blocchi), tutte le parti in un file DXF
1: export del montante come componente 3D
2: le parti del montante vengono esportate singolarmente in un rispettivo file DXF individuale
3: Export del montante come componente 3D ma quattro file ogni parte una volta in alto (ruotate)

Oggetti 3D

Statica

Vano

Macchine PREF

Distinta del materiale

Profilo

sistemi di misurazione

Innovazioni V11.4 Build 6200

Generalità

PIA, CAD, QUO, MCAD

Disposizione di puntoni

Parete solatio 3D

Coperture parete solaio 3D

Nesting

Scale

Oggetti 3D

Vano

Fisica dell’edilizia

Dati fondamentali componenti contenuto assistenza

Dati fondamentali componente programma

Elementi

Sistemi di misurazione

Innovazioni V11.3 Build 6000

Generalità

Stampare & plottare

PIA, CAD, QUO, MCAD

Terreno/area

Parete solaio 3D

Coperture 3D parete solaio

Nesting

Innovazioni nell’ambito delle scale

LEGENDA_PD=1 0: non si stampa la legenda di testo
1: si stampa la legenda di testo
TS_LEGENDAPEDATA Tipo di spigolo gradino spigolo anteriore
IDNR=1089 Identifica lo spigolo (assegnato in modo fisso)
COLORE=1 Numero di colore come in ACAD 0..255
LTIPO=ESTRATTO Tipo, uno della lista all’inizio
LNOME=LEGENDAPEDATA Nome della linea (da inserire a piacere)
LAYER=LEGENDAPEDATA Nome del Layer (da inserire a piacere)
PLINE=5 0: uscita in linee singole
1: uscita in polilinea
3: uscita in archi, ovvero in linee singole
4: uscita in archi, ovvero in polilinea
5: uscita in polilinea con archi integrati
LPARAM_STR_0= INI FILE PERCORSO: @SC_INI_PERCORSO@
LPARAM_STR_1= INI FILE NOME: @SC_INI_NOME@
LPARAM_STR_2= INI FILE VERSIONE: @SC_INI_VERSIONE@
LPARAM_STR_3= SEMA VERSIONE: @S-BUILD@
LPARAM_STR_4= EXPORT DATA: @S-DATA@ @S-ORARIO

Oggetti 3D

Dati fondamentali componenti programma

Dati fondamentali componenti contenuto aggiornamento

Distinta del materiale

Elementi

Interfaccia DXF I3

Sistemi di misurazione

Innovazioni V11.2 Build 5800

Generalità

Barre di simboli/gamme PIA, CAD, QUO, MCAD Assonometria

Stampa & Plottaggio

Calcolo vani

Fisica dell’edilizia Coperture parete solaio 3D Elementi

Macchine PREF

Calcolo veloce

Distinta del materiale

Profilo

Dati fondamentali componenti programma

Dati fondamentali componenti contenuto assistenza

Statica

Disposizione di puntoni

Scale

Oggetti 3D

Import RCE

Import MXF

Import XML-SCI

Parete solaio 3D

Presenter

Innovazioni V11.1 Build 5600

Generalità

Modellamento di area/terreno

PIA, CAD, QUO, MCAD

Assonometria

Elementi

Profilo

Dati fondamentali componenti

Dati fondamentali contenuto cura

Disposizione di puntoni

Scale

Distinta del materiale

Rappresentazione visualizzazione 3D

Oggetti 3D

Parete solaio 3D

Pareti e solaio (legnami)

Innovazioni V11.0 Build 5400

Generalità

Barre di simboli / gamme

Creazione/modellamento del paesaggio (modulo nuovo)

Componenti dati fondamentali

Disposizione di puntoni

Scale

Distinta del materiale

Elementi

Statica

Parete solaio 3D

Coperture parete solaio 3D

 

Innovazioni V10.5 Build 5200

Generalità

  • Nella gestione del disegno si possono di nuovo confermare sempre con „ENTER“ i dati per „cambiare piano“. (Francia)
  • Si è rifatta e perfezionata in maniera fondamentale la rappresentazione visualizzata del programma SEMA. Ne sono state coinvolte la rappresentazione dell’area, la rappresentazione dell’area con gli spigoli (bianco/nero) e la rappresentazione testurata.
    Si é resa essenzialmente più rapida la funzione Zoom (girare, lente, spostare, passare attraverso....). Così e possibile girare in 3D in modo scorrevole e senza strattoni anche i progetti più grandi.
    Si sono eliminati i problemi nella rappresentazione visualizzata con le schede grafiche ATI. E allo stesso modo non dovrebbero esserci più nemmeno problemi con il sistema operativo Windows Vista. Adesso va benissimo e senza difficoltà specialmente l’uso dello schema i colori „Windows Aero“ insieme al programma SEMA.
  • Si è reso più veloce la traversa di finestra in caso di più finestre aperte.

PIA, CAD, QUO, MCAD

  • Mettere in primo piano più componenti CAD. Con il comando „varie“ adesso esiste la possibilità di mettere contemporaneamente più componenti in primo piano oppure in sottofondo.
  • Aggiornamento dei componenti MCAD o delle macro. Adesso si aggiorna correttamente il componente MCAD delle macro impiegata dopo aver modificato la lunghezza di una parete tramite “tagliare/allungare” o l’intersezione degli angoli (ditta Wigo)
  • Quotatura secondo la norma DIN. È stata rittoccata per la norma DIN l’autoquotatura per le pareti nella visione dall’alto. <Filmato - Ampliamento dell’autoquotatura quotatura associativa>
  • Quotatura associativa. Evidenziando le linee di misura e con il nuovo calcolo (F5) è possibile effettuare una verifica in modo associativo. Dopo il calcolo nuovo della linea di misura rimangono esistenti i punti di misura creati successivamente. Si è altrettanto perfezionato il dato fondamentale della linea di misura. Qui adesso è possibile impostare a quale componente si riferisce la linea di misura. Questo significa che con l’autoquotatura è possibile quotare oggetti CAD (cerchi, caselli, poligoni), spessori di parete, legnami, macro ed anche delle coperture. Inoltre con l’autoquotatura della visione dall’alto adesso vengono considerate e quotate anche le pareti interne e le insenature. Esiste un comando nuovo nella quotatura: „quotatura zona/area“. Con questo comando si riesce a dare una zona/area ad ogni linea di misura. Nel momento in cui il componente o l’oggetto CAD tocca questa zona, significa che vengono quotati anche sulla linea di misura. Si è perfezionato il comando quotatura punto d’intersezione. Adesso esiste esista la possibilità di cancellare di nuovo i punti d’intersezione già creati e di apportarne uno nuovo. Alle opzioni d’indicazione (F7) in “pareti/finestre 3D” ovvero “porta” si è aggiunta l’opzione „apportare altezza a linea di misura“. Così si possono visualizzare le altezze di finestre e porte sia nella visione dall’alto che nella visione della parete. <Filmato - Ampliamento dell’autoquotatura quotatura associativa>
  • Nuovo comando „misura arco“. Al comando „misura sezione trasversale“ si è aggiunta l’istanza „misura arco“. Con questa funzione si riescono a quotare degli archi in modo facile e rapido. <Filmato - Ampliamento dell’autoquotatura quotatura associativa>
  • È stata perfezionata la selezione di componenti nel caso di comandi di lavorazione con oggetti CAD (ditta Hilzinger, ditta Lottermoser, ditta Haindl, ditta Röhrig, ditta Blum).
  • Si è ritoccato il pulsante “evidenziare di nuovo oggetti evidenziati per ultimo“ nella visibilizzazione. (ditta Hilzinger, ditta Röhrig)
  • Si sono rielaborate le operazioni di copia ed inserimento di caselli CAD (ditta Regnauer)
  • Adesso si rappresentano correttamente in 3D i caselli CAD per cui si è descritto un oggetto 3D (ditta Kampa )
  • Si è ritoccato il posizionamento dei punti di ancoraggio per archi (ditta Regnauer)

Profilo

  • È stato perfezionato il marcaggio di linee di misura, specialmente nel disegno del profilo. (ditta Rieping)

Statica

  • Statica travi: nel menu Export si è reso disattivo l’inserimento „flessione finale ammissibile nella situazione quasi permanente“. (STEICO)
  • Adesso si propongono correttamente i Simpson hanger (IUT Reihe) per più altezze di travi. (STEICO)

Coperture 3D parete solaio

  • Al pulsante del profilo dello strato in F7 di corpo di parete/strati di parete si è aggiunta l’impostazione „profilo strati visibili“. Per questo adesso è possibile rappresentare come profilo solo gli strati attivi sia in pianta che in 3D.
  • Se una parete arriva con un offset di altezza attraverso l’interfaccia XML, significa che viene elevata di questo offset l’intera parete. Così le altezze di parapetto di finestre/porte/macro inserite successivamente si riferiscono a questa altezza di offset e non più come finora all’altezza del piano. Non variano le indicazioni di altezza di finestre/porte/macro nella lettura del file XML (ditta Adlerhaus).
  • Gli strati di parete si comportano di nuovo correttamento quando si inseriscono componenti angolari (ditta IKB)
  • Quando nella visione della parete si quotano delle pareti con un taglio obliquo usando parete automatica non si sposta più il punto zero della parete. (ditta Hilzinger)
  • Si rappresentano di nuovo correttamente i tratteggiati dei pannelli di una sezione verticale della parete. (ditta Waldhier)
  • Con l’export di legnami della parete in legno massiccio si riduce il „profilo esterno“ al singolo componente (ditta Haudenschild)
  • Alle „regolazioni generali“ delle macchine Hundegger „KX/Speed-Cut“ si sono aggiunte le seguenti impostazioni:
    • In „30 profilo definibile a piacere“ è possibile impostare l’intestatura CR che il „profilo“ dell’intestatura deve essere trasferito addizionalmente in qualità di “scrittore” al contropezzo o a tutti i componenti.
    • In „03 intestatura“ è possibile impostare per l’intestatura incrementata che bisogna arrotondarla. (vedi Hint per il dettaglio)

Distinta del materiale

  • Nella distinta del materiale è possibile eseguire un trasferimento a Microsoft Excel con modello. Con questa funzione si possono trasferire ad Excel una o più liste parziali. Nel modello Excel si possono definire “fogli di lavoro” e “aree” nonché formule che si ripercuotono sui dati della distinta del materiale. Nelle preregolazioni (Alt + F7) in „liste/elementi“, nella cartella „Excel“ è possibile impostare un file che viene usato come modello. Sotto questo si può determinare il percorso export ed il nome del file export..
    Le impostazioni possibili per questo export si trovano in “proprietà liste parziali“ nella cartella „generalità“, „export Excel con modello“:
    Esportare questa lista parziale ad Excel: qui si stabilisce se si esporta la lista parziale.
    In foglio di lavoro: può essere esportato in un foglio di lavoro già esistente. Se il foglio di lavoro non esiste sarà creato automaticamente.
    A partire da cellula/area: indicando una cellula/area (ad esempio A1) significa che si scrivono in Excel i dati a partire da questa cellula/area.
    Modo inserimento: socrascrivere cellule - aree: si sovrascrivono le cellule/aree esistenti.
    Modo inserimento: inserire cellule - aree: si inseriscono cellule/aree.
    Modo inserimento: inserire righi interi: si sono inseriti righi addizionali (relativamente alle cellule/aree occorrenti).
    Esportare titolo - colonna: è possibile impostare se si deve esportare il titolo di colonna come ad esempio QNT, descrizione ecc… .
    Esportare queste liste parziali o liste parziali automatiche create: essendo attiva la lista parziale automatica per questa lista parziale è possibile determinare quale lista parziale deve essere esportata.
    Allocare cellule addizionali: qui si possono trasferire ad Excel dei testi supplementari. Questi possono essere inseriti in determinate cellule/aree.
    L’export „Microsoft Excel con modello“ può essere eseguito nella voce del menu „file“, „Export dei dati della distinta del materiale“, „Microsoft Excel con modello “.
    Dopo l’export si può aprire il file export usando il comando „aprire il fil export Microsoft Excel con modello“ oppure l’icona nella fascia di simboli.
    Nel menu di trasferimento esiste la possibilità di inserire come nuova opzione l’export „Microsoft Excel con modello“ in modo che venga eseguito automaticamente dopo il trasferimento. <Filmato - Export a Microsoft Excel con modello>

Elementi

  • Per l’export alla Hundegger P10 si sono allocati di nuovo correttamente i cambi „pacchetto“ e „categoria di taglio“. A tale scopo bisogna fare una volta una reimpostazione dei campi. (ditta Wallner
  • Si trasferiscono di nuovo correttamente alla Hundegger K2 gli incastri nascosti per i quali si è ruotato 2 volte il componente. (ABZ. Ulm)
  • È stato corretto l’import dii un file BTL 6.3. (ditta Kiefer)
  • Nelle preallocazioni delle lavorazioni si sono aumentati i valori limite del collegamento „Tiroler Schloss“. A tale scopo quando si accede la prima volta ai dati degli elementi vengono “convertiti” una volta automaticamente le preallocazioni delle lavorazioni..
  • Per l’opzione “sgrossare incastri“ si considerano di nuovo gli incastri con la larghezza di arcareccio. (ditta Krum, ditta Kleeberger)
  • Si sono ritoccate le intestature che devono diventare scanalature. (ditta Azzolini, ditta Apo)
  • Trovandosi in un montante più fori l’uno sull’altro in altezza, significa che adesso vengono raggruppati in un foro di tenone.
  • Adesso viene rappresentata correttamente la cavità per i fori di tenoni a coda di rondine (ditta Zobl).
  • Si è aumentato il diametro del foro nella voce „preallocazione delle lavorazioni“.
  • È stato adattato ancora una volta l’export delle svasature alla macchine Kx.
  • All’export in Hundegger PBA/SPM si sono aggiunti i seguenti punti:
  • Nelle regolazioni generali della macchina Hundegger PBA si sono perfezionati: „impostazioni generali“, „profilo“ e „finestra“.
    Generalità:
    Qui si è realizzata l’opzione „voltare prima del trasferimento“, „ruotare prima del trasferimento“, „allineare posizione del componente con profilo esterno“ e „creare Nesting per parte superiore e parte inferiore “. Nel caso del comando „voltare prima del trasferimento“prima del trasferimento si voltano internamente una volta di 180° tutti i componenti.
    Nel caso di „ruotare prima del trasferimento si può definire se i componenti devono essere ruotati 1, 2 o 3 volte o per niente, oppure se devono essere trasferiti in orizzontale o in verticale.
    Nel caso di „allineare posizione componente in base a profilo esterno“ si ruota il componente in modo che la parte d’inserimento del profilo esterno corrisponda alla parte superiore del componente. Se è inattiva questa opzione significa che il profilo esterno, qualora si trovasse sulla parte 1 del componente, viene ricalcolato automaticamente sulla parte 3 del componente.
    Nel caso di „creare Nesting per parte superiore e parte inferiore“ si trasferiscono due Nesting; nel caso di un Nesting si trova in alto la parte superiore del componente e nel caso dell’altro Nesting si trova in alto la parte inferiore del componente.
    Profilo:
    Adesso è possibile definire se bisogna trasferire il profilo o meno.
    I profili possono essere trasferiti alla PBA con l’impostazione „se possibile, produrre profilo come profilo interno “, come „profilo interno“. In questa circostanza vengono considerati solo i profili che si trovano sulla parte 1 del componente e/o sulla parte 3 del componente e che passano completamente attraverso il componente.
    Per tutti gli altri profili è possibile impostare con quale „utensile“ bisogna produrre il profilo che consiste esclusivamente in „spigoli dritti“ o „arrotondamenti“. Qui sono disponibili come „utensili“ da una parte un diametro d’utensile, il marcatore, l’Inkjet o la sega a catena (solo per gli spigoli dritti).
    Finestra:
    Anche qui ora è possibile definire se si devono trasferire le finestre o meno.
    Con l’opzione „produrre finestre rettangolari con lavorazione finestre PBA“ si comanda la finestra macro della PBA. Essendo attiva questa opzione si trasferiscono alla PBA tutte le finestre in qualità di “profilo interno.
    Con l’opzione „lavorazione finestra PBA per intestature“ si possono trasferire le finestre a partire dalla dimensione impostata in modo tale che si indirizzano alla macro di finestra PBA.
    Nel caso dell’impostazione „qualità per lavorazione di finestra PBA“ è possibile definire se si deve trasferire anche l’opzione “ruvido di sega” o “liscio”. <Filmato - Parete in legno massiccio Perfezionamenti PBA/BTL>
  • Per l’export alla Hundegger PBA/SPM ora vengono raggruppate in una lavorazione le intestature (scanalature) che vengono toccate.
  • Con l’export le intestature della tavola di tamponamento che non hanno né distanza spigolo di riferimento né profondità di entrata non ricevono più né angolo di taglio né inclinazione di taglio. (ditta Essetre)
  • Con l’export le intestature frontali vengono ordinate secondo la posizione-X. (ditta Essetre)
  • Per l’export BTL si è ritoccato il trasferimento per il tenone a coda di rondine. (ditta Essetre)

Macchine PREF

  • È stato ritoccato il trasferimento della chiodatura alla macchina Weinmann. (ditta Chalets)
  • In ALT+F7 in Export PREF è possibile valutara anche le informazioni supplementari (ad esempio il numero dell’elemento) per il trasferimento alla sega di taglio su misura HOLZMA. (ditta PSP, ditta PST, dittaa Stezja)

Dati fondamentali componenti programma

  • Quando esegue una definizione nuova viene proposta di nuovo l’istanza di inserimento usata per definire i componenti. (ditta Regnauer)

Dati fondamentali – contenuto - aggiornamento

  • Si sono perfezionati i dati fondamentali dei mezzi di collegamento Simpson. (STEICO)

Disposizione di puntoni

  • Si creano di nuovo correttamente le intestature laterali (scanalatura) causate dalla lavorazione 3D o da un componente in acciaio (Italia)
  • È stata ritoccato l’inserimento per la foratura a trazione per il tenone. (ditta Potts)
  • La piallatura delle tavole di tamponamento viene analizzata anche nella distinta del materiale. (ABZ Ulm)
  • Si è corretto l’angolo di taglio di un puntone compluvio con tenone a coda di rondine. (ditta Joos)
  • Si sono ritoccate le lavorazioni longitudinali (intestatura 3D, scanalatura, fessura) degli elementi. (Italia)
  • Nella versione 10.5 si sono aggiunti altri due tipi di giunto a dente al tipo finale „giunto a dente“.È stato creato nuovo il cosiddetto „giunto dritto bilaterale“. Quest’ultimo è messo a disposizione in modo chiaro, come gli altri tipi di giunto, nella selezione illustrata. Il “giunto dritto bilaterale” viene usato per i legnami che si incontrano con un angolo di 90°, come la calettatura. Il giunto entra nel contropezzo con la profondità inserita e in modo bisettrico. In caso di necessità è possibile impostare la parte di riferimento del giunto. È possibile elaborare o fresare esattamente la controlavorazione come anche per gli altri tipi di giunto. Inserimento e definizione precisa per il „giunto dritto bilaterale“ si effettuano nella seconda cartella del tipo finale e sono identiche a quelli degli altri giunti. La stessa cosa vale per il foro del tenone (3a cartella). Tutti gli inserimenti per il tipo finali possono essere osservati “online” in base all’immagine dati.
    Adesso è disponibile un giunto bilaterale anche per i legnami che si incontrano con una obliquità. Nel caso del „giunto obliquo bilaterale“ il legno entra nel contropezzo in modo bisettrico e con la profondità inserita sia con la parte frontale che con il tallone. È anche possibile la costruzione dello stesso con tenone e foro. Il funzionamento è lo stesso di quello per „giunto dritto bilaterale“. Nei dati fondamentali sono disponibili i relativi esempi. <Filmato - Giunto bilaterale dritto e giunto bilaterale obliquo>
  • È nuovo nella versione 10.5 l’inserimento di un tenone di colmo. Per il tipo finale „intestatura di colmo“ adesso nel primo campo d’inserimento è possibile selezionare il tipo, vale a dire „intestatura“ o „tenone“. Selezionando „tenone“ significa che il prossimo campo d’inserimento determina se il componente riceve un „tenone“ oppure la controlavorazione „fessura”. La larghezza del tenone può essere inserita a mano, può essere inserita in percentuale, oppure si produce la larghezza del tenone con 1/3 della larghezza del legno. Per rendere più facile il montaggio dei tenoni di colmo è possibile definire il gioco di tenone. Si può inserire una misura di accorciamento anche per il tenone di colmo e le intestature normali, come per l’intestatura di colmo. È possibile assegnare una foratura nella seconda cartella.
    È nuova la cosiddetta riduzione d’intestatura per il tenone di colmo e l’intestatura di colmo. Proprio nel caso di collegamenti molto “ottusi” (ad esempio inclinazione di tetto molto ridotta) si fa molto acuto l’angolo dell’intestatura, cosa che potrebbe eventualmente rendere problematica la produzione su un centro di tagli degli elementi. Si definisce prima l’angolo limite dal quale si deve eseguire automaticamente la riduzione dell’intestatura. Si riduce l’intestatura se l’angolo d’intestatura reale è inferiore all’angolo limite inserito. Nel prossimo campo „angolo intestatura“ viene poi inserito l’angolo desiderato. Questa riduzione non viene offerta solo per l’intestatura di colmo ma anche per le altre innestature.
    Al fine di poter usare comodamente il nuovo tenone di colmo si è perfezionato anche l’assistente del profilo. Per la formazione del colmo nella cartella „puntoni“ adesso oltre al taglio o l’intestatura di colmo è possibile impostare anche il tenone di colmo.Nell’immagine dati (2D, 3D, anche come doppio profilo) si vede subito questa impostazine. Usando poi questo profilo nell’assonometria ed eseguendo l’operazione di puntoni automatici, significa che sul colmo vengono suddivisi correttamente le fessure ed i tenoni. Questo significa che il collegamento va bene senza lavorazione successiva a mano. Nei dati fondamentali sono disponibili i relativi esempi. <Filmato - Intestatura e tenone di colmo>
  • Un tipo finale completamente nuovo nella versione 10.5 è quello dell’intestatura a coda di rondine. A tale scopo nella voce dei tipi finali dei dati fondamentali si è creato il nuovo gruppo „intestature CR“ completandolo con i relativi esempi. L’immagine dati in continuo aggiornamento appoggia come sempre tutti gli inserimenti. Nel dato fondamentale dell’intestatura CR si determina intanto l’intestatura desiderata tramite l’evidente selezione dell’immagine. Per rendere più chiaro l’inserimento si aprono o chiudono in dissolvenza i determinati campi, a seconda della selezione.
    Intestatura CR acuta: come anche per l’intestatura normale, vengono determinate prima la posizione (in alto, in basso) e la profondità dell’intestatura a coda di rondine. La lunghezza dell’intestatura CR (lunghezza 2) può essere indicata con un inserimento normale o in percentuale rispetto al contropezzo. Inoltre è disponibile l’inserimento „pieno“ o la definizione di una sporgenza. La sporgenza positiva allunga l’intestatura CR oltre il contropezzo, la sporgenza negativa accorcia l’intstatura CR, tenendo presente che l’intestatura nel contropezzo viene prodotta pienamente. Nella seconda cartella si definisce l’intaglio posteriore (distanza 4). L’inserimento viene eseguito ad angolo retto con lo spigolo posteriore, quindi viene fatto come l’inserimento di una profondità d’incastro perpendicolare. Esiste l’opzione di formare lo spigolo posteriore dell’intestatura CR in modo terminante oppure ad angolo retto. Nell’ultimo campo si può definire l’arrotondamento. Gli angoli dell’intestatura CR possono essere arrotondati per la produzione a macchina usando il diametro di fresa indicato. La terza cartella mette a disposizione la foratura dell’intestatura CR. Tutte le innestature CR possono essere forate 1 volta, tenendo presente che con l’aiuto dei dati offset è possibile portare il foro in qualsiasi posizione desiderata. È anche possibile variare la profondità di foratura.
    Intestatura CR ad angolo retto: la differenza dall’intestatura CR acuta è solo l’inserimento della „lunghezza 1“. Questa determina la profondità di entrata dell’intestatura CR. Questa si allunga ad angolo retto dal punto finale dell’intestatura fino a raggiungere la „lunghezza 2“. (quindi logicamente la lunghezza 1 dovrebbe essere sempre inferiore alla lunghezza 2).
    Intestatura CR bisettrica: qui si produce in modo bisettrico il collegamento del punto finale della lunghezza 1 fino alla lunghezza 2.
    Intestatura CR a piombo: è a piombo la formazione dell’intestatura CR tra lunghezza 1 e lunghezza 2.
    Intestatura libera: per questo tipo di intestatura sono abilitate tutte le impostazioni possibili. L’inserimento di arrotondamenti e le possibilità di bilanciamento dei punti angolari permettono quasi tutte le forme d’ intestatura a coda di rondine immaginabili.
    Innestatura a coda di rondine 90°: questa intestatura è stata programmata per i collegamenti che si incontrano ad angolo retto. Qui sono possibili un’intestatura a coda di rondine unilaterale (destra o sinistra) ed un’intestatura a coda di rondine bilaterale. Per l’intestatura CR bilaterale è inoltre possibile ottenere con forza una cavità nel contropezzo. Questa calettatura può essere impostata ad angolo retto con la coda di rondine o in modo terminante.
    Indicazione di sicurezza per il trasferimento alle macchine Hundegger K1, K2, K3: con l’export il nuvo tipo finale viene eventualmente scomposto in singole lavorazioni, fra l’altro qui si fa riferimento anche alla lavorazione Hundegger “profilo definibile a piacere”. Visto che le macchine non eseguono automaticamente gli angoli interni, quando si esegue l’export quest’ultimi vengono arrotondati al meglio possibile per causa del diametro fresa. Si consiglia di controllare prima della produzione sulla macchina le lavorazioni che vengono trasferite in qualità di „profilo definibile a piacere“, in quanto non possiamo noi l’esecuzione finale della lavorazione. Ad esempio possono essere scartati pezzi grossi che vanno allontanati dalla zona di avanzamento della macchina e può creare anche problemi il coso preciso della fresatura nella produzione. <Filmato - Tipo finale - intestatura a coda di rondine>
  • Altrettanto nei tipi finali è stato creato il nuovo gruppo per collegamenti ad intestatura „incrementate“. Nel caso del tipo finale “intestatura” adesso è possibile scegliere nel campo „tipo“ diverse intestature che poi determinano le ulteriori impostazioni possibili nel dato fondamentale.
    Per la „intestatura semplice“, che continua ad essere presente nel gruppo „intestature“, adesso è ossibile inserire una misura d’accorciamento. Inoltre si offre la possibilità della riduzione dell’intestatura, già spiegata è descritta nel caso dell’intestatura di colmo (vedi sopra).
    Il primo nuovo tipo di finale d’intestatura è quello dell’intestatura coperta. Inserendo una copertura, che poi si incontra con il contropezzo tramite il taglio a smusso, si fa sì che non sia visibile alcun legno frontale del collegamento angolare. La parte della copertura (sinistra o destra) può essere determinata nell’ultimo inserimento.
    Oltre alla copertura l’intestatura incrementata permette anche “l’immorsatura” delle intestature. L’intestatura viene poi prodotta con un profilo di fresa a candela. Così è possibile inserire il diametro della fresa a candela nel campo „DM-FC“.Dopodiché si inserisce la profondità dei profili di fresa a candela in sovrapposizione. L’inserimento di una larghezza per la parte contrastante del profilo comporta che l’intestatura mantiene anche senza mezzi di collegamento addizionali (principio simile alla coda di rondine). Nell’ultimo campo è possibile definire l’allineamento del profilo (trasversale o longitudinale). Senza copertura l’intestatura incrementata può essere impiegata anche come collegamento a giunto.
    È altrettanto nuovo nella versione 10.5 il cosiddetto incastro a cerniera sotto sforzo torsionale, il quale può essere usato sia per i collegamenti angolari che per quelli a giunto. L’uso dell’incastro a cerniera sotto sforzo torsionale è uguale a quello del tenone di colmo descritto precedentemente (vedi sopra). Qui è possibile impostare a mano soltanto la posizione dell’intestatura (normale o girata di 90°). Per l’incastro a cerniera sotto sforzo torsionale è altrettanto disponibile la riduzione dell’intestatura. L’incastro a cerniera sotto sforzo torsionale coperto permette l’inserimento di una copertura, esattamente come l’intestatura coperta.
    Inoltre è disponbile il tenone di smusso. Le impostazioni possibili corrispondono ampiamente a quelle dell’incastro a cerniera sotto sforzo torsionale. Nel caso di questo collegamento angolare i legni sono tagliati a smusso. Per il tenone di smusso è inoltre possibile dare un tracciato con una misura desiderata, in modo che il „foro del tenone“ non esca in nessun caso dal taglio a smusso.
    Indicazione di sicurezza per il trasferimento alle macchine Hundegger K1, K2, K3: con l’export il nuvo tipo finale viene eventualmente scomposto in singole lavorazioni, fra l’altro qui si fa riferimento anche alla lavorazione Hundegger “profilo definibile a piacere”. Visto che le macchine non eseguono automaticamente gli angoli interni, quando si esegue l’export quest’ultimi vengono arrotondati al meglio possibile per causa del diametro fresa. Si consiglia di controllare prima della produzione sulla macchina le lavorazioni che vengono trasferite in qualità di „profilo definibile a piacere“, in quanto non possiamo noi l’esecuzione finale della lavorazione. Ad esempio possono essere scartati pezzi grossi che vanno allontanati dalla zona di avanzamento della macchina e può creare anche problemi il coso preciso della fresatura nella produzione. <Filmato - Nuovi tipi finali d’intestatura con e senza copertura>
  • Nella versione 10.5 è possibile per la prima volta modificare i cosiddetti nodi di giunzione. Il nodo di giunzione contiene una o più lavorazioni che derivano ad esempio dall’intersezione dei legnami. Ma con la nuova tecnologia dei nodi di giunzione è possibile accedere alle singole lavorazioni quali evidenziamenti, piallatura, tipi finali, lavorazioni 3D già nel programma e prima del trasferimento al programma elementi.
    Per rendere visibili o modificabili i nodi di giunzione è stato inserito il nuovo modo „evidenziare nodi di giunzione“ nello spazio di comando in basso del programma (in „evidenzia dettagli - oggetto“).
    Passando a questa modalità con il comando “indicare nodi di giunzione” si possono visibilizzare i nodi di giunzione dei componenti desiderati (evidenziati). L’evidenziamento dei componenti viene fatto con i mezzi conosciuti (tasto sinistro del mouse, più componenti l’uno dietro l’altro con Ctrl + tasto sinistro del mouse, barra evidenziamento con tasto destro del mouse, cornice evidenziamento con il tasto sinistro del mouse).
    Dopo aver eseguito questo comando si vedono i nodi di giunzione sui componenti evidenziati precedentemente. I nodi di giunzione vengono disegnati a sfera azzurra e sono visibili e modificabili in tutte le visioni. Nel modo dei nodi di giunzione possono essere presi solo i nodi di giunzione. Qualora per motivi di maggior chiarezza si volessero chiudere in dissolvenza alcuni componenti, è possibile farlo l’evidenziamento degli stessi usando i tasti “shift+tasto sinistro del mouse”.
    Il contenuto del nodo di giunzione è descritto nella previsione (hint) nel momento in cui si piazza il mouse sul nodo. Qui vengono indicate le varie lavorazioni, ad esempio puntone-arcareccio intersezione / puntone: incastro (4-20-1)/ arcareccio: marcatore strisce (4-60-3). Evidenziando un nodo adesso è disponibile il comando „modifica.
    Per la modifica vengono resi impostabili in una finestra dei dati fondamentali le lavorazioni del nodo di giunzione. Così, ad esempio per l’intersezione arcareccio/puntone di cui sopra mediante il „funzionamento sì/no”si riesce ad opprimere il marcatore strisce sull’arcareccio. Non si produce l’evidenziamento sull’arcareccio per esattamente questo nodo di giunzione. Il nodo di giunzione modificato nel disegno viene poi indicato con il colore marrone.
    Con „ESC“ o cliccando „evidenzia oggetti“ è possibile terminare il modo dei nodi di giunzione. Entrando di nuovo nel modo dei nodi di giunzione vengono già rappresentati subito i nodi di giunzione già modificati.
    Più nodi di giunzione evidenziati possono essere modificati se esistono dati comuni, sia uno per uno che insieme.
    Si può entrare nel modo dei nodi di giunzione anche nella visione di un componente disegnato. Qui si rendono visibili subito i nodi di giunzione. Questo però vale solo per la rappresentazione degli elementi e per le visioni 3D. Conseguentemente nella quotatura carpentieri non si disegnano i nodi di giunzione. Quindi è possibile accedere ad un nodo di giunzione e disattivare la lavorazione desiderata proprio nella rappresentazione degli elementi.
    Esempi applicativi:
    - si deve opprimere l’evidenziamento sull’arcareccio solo per determinati puntoni.
    - non si deve produrre la rastremazione per alcuni puntoni.
    - è inutile la piallatura per un componente.
    - sono inutili gli incastri di puntoni nella parte in cui l’arcareccio è stato smussato con un oggetto 3D. <Filmato - Punti di congiunzione>
  • Si è reso più veloce il calcolo delle superfici di tetto o dime. (ditta Hilzinger)
  • Si è perfezionata l’intersezione dell’incastro nell’ambito di un’intestatura di colmo. (ditta Gessner)
  • Gli arcarecci smussati sullo spigolo superiore sono stati rielaborati nell’ambito del loro uso in componenti del tetto. (Italia)

Scale

  • Le boccole vengono rappresentate correttamente in 3D anche nel caso dell’altezza di piano disuguale a „0“. (ditta Winter)
  • Export montante alla macchina. Adesso è possibile esportare il montante a scelta o con alcuni sviluppi oppure come componente 3D. Bisogna impostare nel file-INI in che modo si deve esportare il montante.
  • Perfezionamenti che riguardano l’export di corrimani a doppia curvatura alla macchina. Esportando un corrimano con una descrizione adesso sono disponibili delle linee di guida per la fresa a sfera.
  • Nuovi tipi di collegamento per montanti e steccati. Si sono aggiunti nuovi collegamenti per montanti e steccati. Adesso è possibile collegare con un componente tavola o pedata uno steccato/un montante ad angolo retto con distanza, ad angolo retto con profondità di mortasa o con un giunto a dente. Le impostazioni possibili si trovano in „parametri“. Naturalmente è possibile impostare a parte il collegamento per sopra e sotto. <Filmato - Nuovi tipi di collegamento per montanti e steccati>
  • Posizionare singoli steccati. Adesso si possono posizionare singoli steccati. A tale scopo si sono divisi gli steccati in due dati fondamentali. Esiste un dato fondamentale per uno steccato ed un dato fondamentale per le divisioni.
  • Ricalolare perfezionamenti per il campo di steccato. Spostando il montante oltre gli elementi di marcia adesso si considera anche questa parte per la suddivisione degli steccati.
  • Inserimento a gruppo adesso anche nella serie di dati in automatico. Nella serie di dati della ringhiera automatica non sono che disponibili solo otto correnti/ funi ed un corrimano. Però esiste la possibilità dell’inserimento a gruppo. Nel menu subordinato dell’inserimento a gruppo sono disponibili “zona/area”, “numero”, “tipo di divisione” e “corrente”.
    In „zona/area“ si stabilisce se si suddivide una zona/area con una misura fissa oppure se si suddivide con l’impostazione „automatico“ tra due componenti. Con „numero“ è possibile determinare quanti componenti vanno suddivisi. Con il „tipo di divisione“ si stabilisce come suddividere i componenti. In „corrente/fune“ si fa riferimento al componente desiderato.
    Inserimento a gruppo avanzato nello spazio d’inserimento. Volendo assegnare un corrente ad una scala esistente sono disponibili tre opzioni utilizzabili con il pulsante „opzioni“ in basso a destra nello spazio d’inserimento. Per l’inserimento singolo si può assegnare un singolo corrente sulla parte desiderata della scala “da – a“. Per lo “inserimento a gruppo per zona” è inoltre disponibile l’inserimento della „zona“, del „numero“ dei correnti ed il „tipo di divisione“. Per “l’inserimento a gruppo automatico” si chiede di nuovo prima la parte della scala e poi “da – a”.
    Poi bisogna indicare il riferimento del gruppo sopra ed il riferimento del gruppo sotto. Se si conferma ancora il numero di correnti ed il tipo di divisione si suddividono i correnti tra i componenti di riferimento. <Filmato - Inserimento a gruppo anche nella serie di dati in automatico>
  • Nuova „direzione“ per corrimano e corrente. Se finora era solo possibile assegnare la „direzione verticale o parallela“ adesso si posono assegnare anche „parapetto assoluto parallelo“ e „parapetto relativo parallelo“.Queste impostazioni sono molto importanti per una ringhiera nella serie di dati automatici della scala. “Parapetto assoluto parallelo“: qui si sposta il corrimano/corrente parallelamente al componente di riferimento finché non si va più sotto l’altezza registrata. L’altezza di parapetto viene misurata dallo spigolo anteriore della pedata. “Parapetto relativo parallelo“: qui si sposta il corrimano/corrente parallelamente al componente di riferimento finché si mantiene la distanza dal componente di riferimento registrata.
  • È stata perfezionata la descrizione di oggetti 3D nel corrimano a doppia curvatura.
  • Perfezionamento per il taglio di un collegamento angolare. Adesso non vanno più persi i riferimenti di curvatura quando si taglia un collegamento angolare.
  • Perfezionamento per l’ottimizzazione di pannelli. Nell’ottimizzazione dei pannelli si considera anche la sporgenza di un gradino a chiocciola.
  • Rimangono aperte solo le finestre necessarie. Prendendo nella visione o nello sviluppo un fianco, un corrente o un corrimano e cancellando il componente montato nella visione dall’alto si chiude automaticamente la finestra della visione o dello sviluppo.
  • Nell’impostazione „uscita pianerottolo“ per i fianchi adesso è possibile inserire anche un valore negativo.
  • Adesso è possibile tagliare i fianchi, corrimano e correnti l’uno con l’altro.
  • È disponibile un nuovo file INI scale per la ferione 5 di HOPS. Questo file „TRP_Hop5.ini” si trova nell’indice “Profiles\E-Platz\System”.
  • Si rappresenta di nuovo correttamente lo sviluppo totale di fianchi e longheroni.
  • Funziona di nuovo correttamente la modifica successiva della posizione di uno steccato o di un campo di steccati.
  • Si è perfezionata l’uscita 1:1 con ottimizzazione pannelli. (ditta Lederbauer, ditta Schilling )
  • Si è migliorata l’intersezione degli incastri a tallone per il corrimano.
  • Le descrizioni ora vengono rappresentate in modo corretto anche in caso di un corrimano o corrente tagliato ad angolo retto. (ditta Oberholzer)
  • Si è perfezionato il „collegamento in basso“ per l’arcareccio (ditta Haquette)
  • Se i fori di tasselli entrano in modo obliquo nel montante, significa che adesso vengono esportati correttamente via DXF.(Fa. EBS)

Oggetti 3D

  • Adesso è possibile di nuovo ancorare gli oggetti di base sui componenti in acciaio con il sistema operativo Windows Vista.
  • Raggruppando più lavorazioni in un gruppo e descrivendo più lavorazioni in un legno tramite la cartella „descrizione 3D“ significa che producono anche delle controlavorazioni sui componenti interessati.

Parete solaio 3D

  • Adesso per le finestre ed altri oggetti 3D viene analizzata correttamente la descrizione per l’export PREF. (ditta Kampa)
  • Autoquotatura di pareti nella visione di parete. Alla parete automatica ( F10 ) si è aggiunta la voce „autoquotatura“. Qui si può selezionare un dato fondamentale desiderato da usare per la quotatura. Adesso quando si esegue la parete automatica con questo comando è possibile fare quotare le pareti nella visione della parete. <Filmato - Autoquotatura per pareti automatica>
  • Rientranze degli strati degli elementi di solaio. In Alt+F7 – „pareti/profilo“ nella cartella „elemento del solaio“ adesso esiste la possibilità di inserire a parte le rientranze degli strati per un solaio e l’elemento del solaio oppure anche di riprenderli. In questo modo sono state separate dal solaio le rientranze degli strati dell’elemento del detto.
  • Se nella versione precedente il messaggio di avvertenza indicava solo in quale strato si incrociavano le linee di chiodatura, adesso viene indicata anche la parete interessata.
  • Messaggio in caso di geometrie di parete non valide. Se accorciando o allungando una parete risulta una geometria di parete non valida adesso appare un messaggio di avviso e si annulla il comando.
  • I collegamenti a T archiviati nel caso delle pareti adesso si comportano in modo che gli strati si raccordano con lo strato più esterno.
  • Modifica dell’altezza del vano. Modificanco l’altezza del vano tramite il comando „modificare“ significa che viene ripresa ed aggiornata correttamente nel disegno.
  • È stato perfezionato il Performance (velocità) per l’intaccatura delle pareti.
  • Si è perfezionata la suddivisione del legname tramite parete automatica in un caso speziale (ditta Gumpp& Maier)
  • Si è perfezionata la fusione di correnti nella pluriparete.

 

Innovazioni V10.4 Build 5000

Generalità

  • Nella visione 3D non appare più il messaggio „nessuna lista display valida“. (ditta Diemme, ditta Centrotrentino, ditta Kohler, ditta Schwob, ditta Cruard).
  • Gli „ancoraggi“ delle legende si comportano di nuovo correttamente nel modello di progetto. (Francia)
  • Importanto un progetto di costruzione SEMA con un doppio clic, ora si può conservare il numero del progetto.
  • Nella gestione del progetto si può aprire il Windows Explorer con la combinazione di tasti CTRL + F4 e ci si trova automaticamente nell’indice del progetto.
  • Nei campi per l’inserimento dell’angolo ora si può eseguire la funzione di calcolo „diviso per“ (carattere „/“). Questo però funziona soltanto se nelle preregolazioni (Alt + F7) in generalità -> formattamento dell cifre di misura -> formattamento delle indicazioni d’inclinazione, è impostato percento o angolo.
  • Adesso è possibile importare ed esportare le impostazioni. Nel punto del menu strumenti -> opzioni -> importare/esportare impostazioni SEMA sono disponibili le funzioni „esportare“, „importare“ ed „inviare a“.
    Si possono esportare tutte le impostazioni in una volta, oppure a scelta determinate impostazioni come ad esempio solo le opzioni di indicazione (F7). I dati esportati vengono salvati in un file SEM SEMA. Per l’import si richiama il file SEM con un doppio clic oppure anche con il comando “importare”.
    Quando si fa l’import si possono altrettanto importare tutte le impostazioni in una volta oppure a scelta solo delle impostazioni determinate. Nel dialogo si possono scegliere ancora due opzioni addizionali:
    Essendo attiva l’impostazione „prima di importare - salvare impostazioni SEMA esistenti“ vengono salvate ed archiviate prima dall’indice destinatario tutte le impostazioni che sono state importate ed archiviate nell’indice IN/OUT. Si consiglia di lasciare attiva questa opzione.
    Essendo attiva l’impostazione „prima di importare – cancellare impostazioni SEMA esistenti“ vengono cancellate prima nell’indice destinatario tutte le impostazioni dello stesso tipo che devono essere importate. Lo svantaggio sarebbe se SEMA consegnasse nella versione 10.5 un’impostazione F7 ed importasse un’impostazione SEMA esportata dalla versione 10.4 e che poi cancellerebbe l’impostazione F7 dalla versione 10.5 non essendo più disponibile dopo l’import. Il vantaggio è quello che se si vogliono avere esattamente le stesse impostazioni su alcuni computer, queste vengono preparate relativamente su un sistema, poi vengono esportati ed importati in un sistema destinatario. Così si hanno esattamente le stesse impostazioni su entrambi i computer.
  • Esiste la possibilità di eseguire delle preregolazioni per le distinte del materiale ed i progetti in modo che la distinta del materiale venga stampata automaticamente sul disegno del progetto. A tale scopo si è inserita nei dati fondamentali la categoria „spazio immaginario/variabili -> liste/elementi su progetto“. Qui si può creare un numero qualsiasi di variabili. Una volta creati si passa alla „distinta del materiale“ desiderata che poi va indicata sul progetto. In proprietà delle liste parziali -> generalità -> rappresentazione delle liste sui progetti, si può impostare la variabile che successivamente sarà inserita nel progetto come testo. Poi si passa al disegno (progetto) in cui si deve indicare la distinta del materiale e si aggiunge la variabile tramite CAD -> testo -> a 1 riga o più righe -> inserire spazio immaginario -> rimando. Così vengono aggiornate automaticamente nella distinta materiale inserita tutte le modifiche che si sono concluse con il trasferimento. Archiviando il relativo modello di progetto con la variabile ed il catalogo della lista nella distinta del materiale, ciò può avvenire automaticamente anche per i progetti nuovi. <Filmato - Distinta del materiale sul progetto>
    Nelle proprietà delle liste parziali si può stabilire per le liste parziali automatiche si può definire se si deve stampare la „lista superiore“ o la “lista parziale automatica” che è stata creata. Questa tecnologia è stata sviluppata in particolar modo per le distinte del materiale che devono essere indicate a parte su ogni parete.
    Le distinte materiali per cui si è impostata una variabile sul piano vengono contraddistinte con un ulteriore simbolo nel nome della lista parziale.
    Nei dati fondamentali SEMA è stata disposta una variabile per „legni di parete“. Questa è stata assegnata (nella distinta del materiale) alla lista parziale legni di parete „distinta del materiale e scale“. Inoltre si è messo a disposizione un modello di progetto per le pareti (A4 orizzontale per l’uscita con la distinta del materiale). Con la stampa automatica della parete si può richiamare l’impostazione „uscita di parete 1 parete con distinta del materiale su 1 foglio“, con cui si apre un foglio per ogni parete dove si stampa automaticamente sulla parte destra la relativa distinta del materiale.
  • Nelle preregolazioni (Alt + F7) si può impostare in liste/elementi -> generalità che si deve eseguire la lista parziale automatica per tutte le cartelle della distinta del materiale. Se nelle cartelle/liste non contrassegnate con NUM/ELEM è impostata la „lista parziale automatica“ o la „rappresentazione della lista nel progetto“, si consiglia di non disattivarla, in quanto altrimenti ogni volta bisogna richiamare ed aggiornare eventualmente la relativa lista.
  • Adesso si possono archiviare a parte come pulsanti individuali i comandi di creazione/lavorazione e gli scritti. Si richiama questa funzione in visione -> fasce di simboli -> definire comando oppure anche con un clic destro del mouse nella zona del menu, ovvero sul comando già eseguito. Qui ora si può scegliere se il nuovo pulsante deve essere definito come comando di creazione/lavorazione oppure come uno scritto. Nel caso del comando di creazione/lavorazione si può stabilire come opzione se con il comando si deve salvare la forma d’inserimento che esiste per quasi ogni comando in basso a sinistra, in modo che quando si esegue il comando sarà richiamata automaticamente. Altrimenti per questo comando si usa sempre la forma d’inserimento utilizzata per ultimo. Questo può essere impostato altrettanto per il dato fondamentale selezionato.
    Bisogna assegnare il nome del pulsante. Inoltre si inserisce automaticamente anche una descrizione che può essere adattata in base alle proprie esigenze. Nome e descrizione vengono poi indicati come „Hint“ toccando il nuovo pulsante con il mouse. Inoltre si possono assegnare dei simboli in vari formati di file ai propri pulsanti. Per quanto riguarda i Default i propri pulsanti vengono inseriti nella fascia di simboli -> comandi propri, potendoli spostare in qualsiasi momento in un’altra fascia di simboli. Inoltre ogni pulsante viene archiviato nel menu di adattamento delle fasce simboli in comandi -> comando proprio. Qui possono essere anche modificati o cancellati.
    Con questa nuova tecnologia si possono archiviare come comando proprio nelle fasce di simboli i comandi che servono spesso insieme al dato fondamentale ed alla relativa forma d’inserimento. <Filmato - Pulsanti utente>
  • Adesso si può inserire una foto come sfondo per la rappresentazione delle superfici con gli spigoli, la rappresentazione delle superfici a colori e la rappresentazione testurata. Oltre al pulsante orizzonte on/off si può richiamare la gestione dell’immagine di sfondo. Qui si possono scaricare delle foto disponibili nei più svariati formati di dati. La foto caricata viene poi salvata automaticamente insieme al rispettivo progetto.
  • Nella versione 10.4 vengono illustrati in modo disattivo tutti i comandi di lavorazione come tagliare, modificare ecc… . Si aprono tutti i comandi di lavorazione possibili per questo componente solo nel momento in cui è stato evidenziato il componente. Questo facilità il lavoro soprattutto a chi inizia ad usare questo programma.
  • Alla funzione della visibilità si è aggiunto il nuovo pulsante „evidenzia di nuovo oggetti evidenziati per ultimo“. Con l’aiuto di questa funzionalità si possono evidenziare di nuovo i componenti che sono stati modificati precedentemente con un comando. Quindi non esiste più la ricerca „manuale“ proprio di questi componenti. Con il comando nuovo possono essere evidenziati e modificati subito.
  • Si sono allocati nella legenda dei disegni 3D gli spazi immaginari numero pianta casa Z, nome pianta casa Z e nome piano Z. (ditta Grosse)

PIA, CAD, QUO, MCAD

  • Cancellando un componente su cui è ancorato un MCAD, in caso di un calcolo nuovo (Shift F5) si crea di nuovo l’MCAD del legno cancellato. Questo errore è stato corretto. (ditta Regnauer)
  • Adesso è possibile fare il raggruppamento di più gruppi CAD raggruppati. I gruppi subordinati vengono raggruppati in un gruppo. (dittag Regnauer)
  • Quando si crea un angolo con le linee CAD adesso quest’ultime vengono calcolate correttamente anche in caso di una divisione dell’angolo. (ditta Zobl)
  • Si è migliorata la creazione di archi tramite 3 punti. Adesso si prendono e creano correttamente i punti d’intersezione. (ditta Haveloh)
  • Si è perfezionata l’autoquotatura in varie parti per gli elementi di parete, tetto e solaio. Per le linee di misura verticali, orizzontali ed oblique esiste la possibilità di impostare la distanza tra le linee di misura. L’impostazione viene fatta nella cartella „QUO“ nella quotatura automatica. Se si quotano macro elettrico o altri tipi di macro la misura totale si trova completamente fuori.
  • Per l’import grafico è disponibile una funzione avanzata Con l’import grafico esiste la possibilità di creare una ramificazione esterna. Questa ramificazione viene aggiornata caricando di nuovo il progetto. Se, ad esempio si edita il documento tramite il comando „OLE“ , significa che quando si ricompone l’immagine viene indicato il documento modificato.
  • Nella versione 10.4 è stata rifatta completamente la „cartella effetto per MCAD“. L’utente adesso h una moltitudine di possibilità di impostare la cartella „EFF“ per le varie parti. L’elemento centrale è la “cartella selezione”. Qui l’utente stabilisce su quali parti del programma deve agire il relativo MCAD. Fra l’altro sono disponibili le seguenti impostazioni:
    • Selezione „tutto“: l’effetto si riferisce alle seguenti parti del programma: legnami, Layer e componenti.
    • Selezione „legni“: con questa impostazione si considerano solo i legni.
    • Selezione „coperture“: qui si rende attivo il campo degli strati e si può scegliere ancora tra le seguenti impostazioni:
      • „tutto“: effetto sugli strati colpiti.
      • „attuale“: agisce solo su strato attuale.
      • „selezione“: adesso si rende attivo il menu subordinato „di più“ per selezionare gli strati. Qui si possono inserire a parte i relativi strati.
    • Selezione „selezione“: adesso si rendono attivi componente, strati come anche „di più“ e l’utente ha la possibilità di impostare vari legnami come anche degli strati.
    • Selezione „Layer“: in questo caso l’MCAD agisce sui Layer modulo nel programma.
    • Selezione „componente“: qui l’effetto si riferisce solo al componente selezionato.
  • Nella versione 10.4 sono disponibili come MCAD lavorazioni il „Tiroler Schloss“ ed il „Dovetail“. Queste lavorazioni non sono visibili in 3D. Nella visione della parete esiste la possibilità di creare l’MCAD alla fine ed all’inizio della parete oppure di assegnare alla parete il relativo MCAD. Dopodiché potrà essere archiviato come componente angolare. Alcuni parametri sono già preallocati dal programma, quindi nell’MCAD devono essere indicati solo pochi parametri. Grazie all’indicazione supplementare di parametri è molto flessibile la lavorazione tramite l’MCAD che può essere adattata in modo individuale. Per il „Dovetail“ si può impostare sia la versione europea che quella americana.. Il Dovetail europeo può essere fatto con una fresa periferica, per quello americano occorre una fresa speciale. Generalmente l’utente ha la possibilità di indicare a parte tutti i parametri preallocati. Le lavorazioni vengono calcolate dall’inizio/dalla fine del legno. Da questo punto prendono tutte le allocazioni dei parametri. <Filmato - Innovazioni Costruzioni a blocchi>
  • In genere bisogna tenere presente le seguenti particolarità per il Tiroler Schloss ed il Dovetail:
    • La posizione della lavorazione sul mezzo legno superiore o inferiore (che il mezzo legno sia più grande, più piccolo o uguale del 50% al legno intero) viene calcolata automaticamente. La lavorazione viene create rispettivamente sulla parte giusta.
    • Calcolo automatico dell’altezza del legno intero.
    • Calcolo automatico della larghezza del legno (contropezzo)
    • Se non si inserisce alcuna sporgenza, significa che viene messa a zero
    • Se adesso si indica solo la scanalatura, significa che la lunghezza (lunghezza di sovrapposizione) viene stabilita in modo che sia uguale alla „larghezza del componente – scanalatura + sporgenza“. In questo caso, la rimane fissa scanalatura per le pareti più larghe e si fa un calcolo successivo automatico della lunghezza di sovrapposizione.
    • Se si indica solo la lunghezza di sovrapposizione, significa che la scanalatura viene determinata in modo „larghezza componente – scanalatura“ sia uguale a „lunghezza di sovrapposizione + distanza“. Se in questa circostanza la distanza dallo spigolo di riferimento = 0 e la lunghezza di sovrapposizione è più grande di „larghezza componente + sporgenza“, si riduce la lunghezza di sovrapposizione.
    • Se si indicano la lunghezza di sporgenza e la scanalatura, si considera come lunghezza massima di fresatura la lunghezza di sovrapposizione e come profondità minima di scanalatura la profondità di scanalatura. Quindi a seconda della larghezza dei legni usati o si aumenta la profondità della scanalatura o si riduce la lunghezza di sovrapposizione in modo che si possa usare lo stesso MCAD, ovvero lo stesso componente angolare anche per le pareti con uno spessore variabile. <Filmato - Innovazioni Costruzioni a blocchi>

Elementizzazione

  • Per gli elementi di tetto e solaio ora esiste la possibilità di modificare la parte della visione dell’elemento. Questa impostazione viene fatta nel dato fondamentale degli elementi nella cartella “valori generali del componente” in “sguardo/vista”. <Filmato - Elementizzazione tetto e solaio>
  • Nell’ambito degli elementi di tetto e solaio ora nella visione degli elementi vengono indicati le lunghezze dei componenti ed i numeri degli elementi. A tale scopo bisogna rendere attiva l’opzione “indicare valori componente come opzione” in F7 in immagini 3D > sezione automatica. <Filmato - Elementizzazione tetto e solaio>
  • La posizione della sezione orizzontale e verticale nella visione della parete ora si adatta all’impostazione F7. Rimangono inconsiderate da questa impostazione le sezioni spostate a mano. <Filmato - Elementizzazione tetto e solaio>
  • Per la creazione di listelli tramite il tetto automatico adesso rimangono inconsiderate le tavole di tamponamento.

Elementi

  • Per l’export BTL si può stabilire che le intestature di fronte vengono esportate come lavorazione della tavola di tamponamento. È possibile attivare questa funzione nel menu Export in -> altre lavorazioni -> intestatura a tavola di posizionamento. Qui è possibile stabilire anche fino a che larghezza d’intestatura va eseguire. (ditta Klingler)
  • Per il profilo libero nel formato BTL è stata corretta la parte della fresa. (ditta Lignocam)
  • Adesso l’incastro di colmo di un tetto ad una falda con un’inclinazione molto ridotta viene trasferito con la larghezza corretta alla Hundegger P10. (ditta Waz)
  • La macchina Hundegger SPM è stata ripresa come macchina individuale ed inserita nel menu Export.
  • Alla macchina Hundegger PBA ora si trasferiscono anche le lavorazioni „tenone“ e “tenone a coda di rondine” (solo senza tasca) con e senza svasatura..

Perfezionamenti per Kx, macchina SC

  • Per il menu export ora si possono richiamare le regolazioni generali.
  • Nelle regolazioni generali adesso si può impostare a piacere per l’export anche il nome del componente. Qui standard è come al solito la descrizione del componente. Qui sono disponibili anche degli spazi immaginari. Così il nome del componente può essere composto da vari spazi immaginari e testi.
  • Normalmente non si deve attivare l’impostazione „produrre singoli incastri ad anima“ nelle regolazioni generali -> incastro -> incastro ad anima. Il programma della macchina Hundegger K2 aggiunge automaticamente sempre a 90° gli incastri ad anima di puntoni displuvio (gruppo 203) se non si trova nessun secondo incastro ad anima di puntoni displuvio adatto nel componente. Spesso questo non è desiderato, specialmente se l’angolo tra le metà dell’incastro ad anima non corrisponde a 90°, e quindi spesso si fresa di più di quanto si vuole. Grazie ad ampi miglioramenti dell’export di incastri non occorre utilizzare questa opzione. Questa funzione dovrebbe essere provata in maniera finalizzata solo per singoli incastri ad anima se l’incastro ad anima non è stato trasferito. Dopodiché si dovrebbe disattivare di nuovo questa funzione.
  • Per le intestature che si trovano all’interno si può stabilire nelle regolazioni generali come devono essere eseguite. Si considerano solo le intestature interne più grandi della lunghezza d’intestatura massima impostata. Si può stabilire se si devono realizzare da una o due parti come „scanalatura – sega“. Inoltre il legno rimanente viene fresato con due intestature laterali a sinistra e destra. Per queste due intestature si può stabilire che vengono eseguite con una larghezza fissa o con una larghezza minima (regolabile). Per questo specialmente per le costruzioni a blocchi si può creare una semplice intestatura per le intaccature dei legnami di architrave e correnti tramite un’intestatura 3CAD o MCAD e non dev’essere composta già nell’applicazione combinando le lavorazioni.
    Per la lavorazione “tasca 3D si può variare nelle regolazioni generali, se la tasca può essere prodotta con una fresa a 4 o 5 assi..
    Le intestature e gli incastri con angolo di taglio ed inclinazione di taglio vengono trasferite anche come “tasca 3D”. (Francia)
    Inoltre si può definire da quale parte si devono produrre le intestature o gli incastri.
  • Nelle regolazioni generali per la macchina si può stabilire l’utensile per la scnalatura (15:0).
  • Fori con angoli ed inclinazioni che danno come risultato una „lavorazione frontale“ vengono trasferiti come fori inclinati ai centri di taglio Hundegger. (Fa Söllradl)
  • Le intestature che venivano create su un arcareccio per mezzo dei puntoni girati, adesso con l’export vengono trasferite come „intestatura ribaltata (3.6). Finora queste venivano trasferiti come „tasca 3D“, o qualora non fosse attiva, come lavorazione successiva.
  • Se con l’intersezione del componente si presentano intestature su puntone displuvio e compluvio che finora venivano prodotte come tasca, significa che adesso quest’ultime vengono trasferite alla macchina, se possibile, come “intestatura ribaltata”(3.6). (Francia)
  • Per il trasferimento si sono perfezionate le metà d’incastro ad anima per cui l’angolo base dell’incastro si muoveva tra 89,9° e 90,1°. (ABZ Ulm)
  • In caso di intestature oblique sulla parte frontale ora si verifica se queste possono essere prodotte dalla parte frontale o dalla parte laterale ed a seconda del caso il programma trova autoamticamente la lavorazione giusta per il trasferimento al centro di lavorazione degli elementi. (ditta Malaspina)
  • Le intestature sulla superficie dei falsi puntoni ora vengono trasferiti alla macchina anche come „tasca 3D”. (ditta Viroblock, ABZ Stutensee, ditta Ferraro)
  • Si è perfezionato il trasferimento degli incastri ad anima di puntoni displuvio nel caso di un’intersezione di arcareccio lungo/corto con un’inclinazione del tetto ridotta. (ditta Gump, ditta Deuerling, ditta Mayr, ditta Zenzmaier)
  • Se all’inizio o alla fine del componente come tipo finale è stato assegnato un tenone, significa che adesso si crea come foro anche la foratura 3CAD (collegamento Simplex) e si trasferisce alla macchina.
  • Si è ritoccato la smussatura sulla parte inferiore del puntone compluvio per mezzo di un’intestatura 3CAD e adesso viene trasferita correttamente alla macchina Hundegger. (ditta Hirsch)
  • Si trasferiscono come tasca 3D le lavorazioni di intestatura degli arcarecci tagliati a smusso, e rotati. Tenendo presente che devono ancora essere sottoposti ad una lavorazione successiva, in quanto la macchina non riesce a realizzare questa lavorazione al 100 %. Questo significa che tali lavorazioni vengono stampate nella lista della lavorazioni successive SEMA con il titolo “parzialmente prodotto”. (ditta Kronenmeister)
  • Se in una costruzione secondaria due arcarecci con una piccola differenza di altezza si incontrano con un puntone compluvio, significa che gli incastri ora vengono trasferiti con una profondità limitata. (centro di taglio Tannheimer Säge)
  • Si sono perfezionati gli incastri ad anima al puntone displuvio, in caso di inclinazioni di tetto differenti, di arcarecci tagliati a smussatura ed aventi una differenza minima di altezza. (ditta Cioffi & De Gaspari)
  • Adesso si distinguono più precisamente le smussature dei componenti. Questo significa che le smussature, se si trovano all’interno, vengono realizzate come tali anche sulla macchina. (ditta Hirsch)
  • Singoli incastri con angolo di taglio iniziale ed inclinazione di taglio finale vengono trasferiti anche come „tasca 3D“. (ditta Guillet)
  • Si trasferiscono correttamente alla macchine gli incastri sovrastanti di arcarecci tagliati lungo/lungo . (ditta Lottermosser)
  • Adesso si trasferisce con il profilo corretto l’estrusione „cerchio“. (ditta Adlerhaus)
  • Si è ritoccato e perfezionato l’export dei giunti I giunti vengono trasferiti alla macchina in modo classificato, vale a dire che il tenone viene trasferito a parte e quindi può essere definito a piacere in lunghezza e larghezza. Inoltre adesso viene trasferito anche il tenone nel caso di un giunto a tallone uscente (ditta Chauvin e varie).
  • Nel programma elementi si è messa a disposizione lavorazione individuale “Tiroler Schloss”.
    Questa lavorazione può essere trasferita alle macchine Hundegger K2/K3 con l’anno di costruzione a partire da aprile del 2002. Per poter trasferire questa lavorazione bisogna attivarla nelle regolazioni generali della macchina in 16 collegamenti casa a blocchi -> 1603 Tiroler Schloss -> „macchina appoggia Tiroler Schloss“. <Filmato - Innovazioni Costruzioni a blocchi>
  • Nel programma elementi si è messa a disposizione la lavorazione individuale “Dovetail” .
    Questa lavorazione può essere trasferita alle macchine Hundegger Kx. Per poter trasferire questa lavorazione bisogna attivarla nelle regolazioni generali della macchina in 16 collegamenti casa a blocchi -> 1601 Dovetail -> „machina appoggia Dovetail“. <Filmato - Innovazioni Costruzioni a blocchi>

Perfezionamento dell’export BTL

  • La lavorazione “Dovetail” è stata ripresa nell’export BTL come lavorazione nuova (a partire dalla versione 10.2.)
  • La lavorazione „Tiroler Schloss“ viene trasferita a partire dalla versione BTL 10.2. Nelle regolazioni generali si può anche stabilire una prefresatura per la lavorazione „Tiroler Schloss“.
  • Per l’export in formato BTL si sono adattate le „regolazioni generali“ per la rispettiva versione export BTL e messi a disposizione in un’apposita voce del menu. Con il nuovo pulsante „regolazioni generali“ possono essere richiamate nel menu export.
    Questa modifica è disponibile anche per le macchine CMS, EGA, Essetre, Krüsi, Schmidler, Uniteam e Weinmann.
    Inoltre per i dati di progetto e di componente nelle regolazioni generali si sono messi a disposizione più campi che possono essere allocati relativamente.
  • Per l’export BTL si è corretto l’inclinazione di taglio iniziale per incastri e intestature. (ditta IST)
  • Al foro di tenone nella versione BTL 10.2 si è aggiunta un’inclinazione longitudinale.
  • A partire dalla versione BTL 10.2 per gli incastri si può stabilire nelle regolazioni generali, se la foratura chiodo di puntone va trasferita come opzione, oppure, come finora, se va messa come foratura individuale.
  • Nel formato BTL 10.2 si è aggiunto al profilo esterno l’opzione PROCESS: YES/NO. (vedi anche oggetti 3D – corpi d’estrusione)

Automatismi PREF

  • Per la parete in legno massiccio si può stabilire se si deve creare o meno un taglio di sega all’inizio o alla fine della parete. (Alt F7, valutazioni, varie)

Macchine - PREF

  • Si è perfezionato l’export PREF. In questo caso si tratta delle macchine della ditta Randek Bautech. A tale scopo si sono ripresi nell’export PREF i formati „bth“ come anche il formato più nuovo „cdt “ .

Distinta del materiale

  • All’import delle distinte di materiali si è aggiunta la voce “PAC” (pacchetto). Per importare questa voce bisogna indicarlo nel file d’import assegnando il nome “PAC”. (ditta Brünnighoff)
  • Nelle proprietà delle liste parziali dell’ottimizzazione elementi viene indicato di nuovo il contenuto nella voce “libero 1” della selezione. (Francia)
  • Per l’ottimizzazione delle lunghezze si è perfezionato ancora una volta il risultato della creazione di numeri ascendenti degli elementi nell’ambito dell’ottimizzazione degli elementi. (ditta Chauvin)
  • Per fare rappresentare larghezza e altezza nella distinta materiale anche in metri bisogna disattivare in preregolazioni (Alt + F7) -> liste/elementi – generalità -> larghezza/altezza – la voce rappresentare unità di misura „metri“ in centimetri.
  • Alla distinta del materiale si è aggiunto un altro tipo di lista, cioè la lista statica. Questa può essere inserita in cataloghi di liste esistenti tramite il formato „creare nuova cartella/lista“. Nel catalogo standard di SEMA è inserito come standard. In questa lista vengono trasferiti tutti i legnami di solaio calcolati staticamente. Per questo si è creato un’apposito numero statico. Questo numero statico può essere inserito anche sul progetto. (F7 -> disposizione di travi -> generalità -> numero statico) Due elementi hanno lo stesso numero statico se sono identici i loro gradi di sfruttamento. In questo modo si vede già sul progetto quali sono i legni identici. Nei campi di maschera della distinta del materiale vengono indicati nel nuovo campo „grado di struttamento“ i vari “valoti eta” secondo la quantità e la descrizione dei legnami.
  • Nella distinta del materiale ora viene messo a disposizione il nuovo campo „peso (cad.)”. In questo campo viene indicato sempre per cadauno, anche in caso di più componenti. Quello che finora era il campo del “peso” adesso indica la somma di peso delle voci della distinta del materiale..

Dati fondamentali – componenti - programma

  • Nella gestione dei dati fondamentali si può aprire in larghezza con il mouse la parte in cui si inseriscono i dati. Inoltre si ingrandisce la parte dei dati quando per il comando di creazione si imposta la larghezza massima della finestra (clic destro). In più in questa impostazione ora c’è spazio per due grafiche di previsioni l’una vicino all’altra..

Dati fondamentali – componenti – contenuto - aggiornamento

  • Per il nuovo comando „dima con area/zona“ si è messo a disposizione un dato fondamentale con un’immagine dati per una travatura.
  • Per i componenti MCAD si sono creati il carico concentrato, lineare e per area destinati al trasferimento statico. (vedi statica)
  • Nelle coperture/PL -> materiale si è corretta la descrizione dei pannelli nella cartella LM. (ditta Gewo)
  • Per il tipo vinale „giunto“ di sono ritoccate le immagini di dati e si sono creati nuovi tipi come ad esempio il giunto di calettatura.
  • Per i tipi finali si è creato il nuovo gruppo „tipo finale ed oggetto 3D“ e si sono messi a disposizione alcuni esempi. (vedi anche disposizione di puntoni)
  • In CAD/MCAD -> componenti MCAD -> lavorazioni si sono creati i gruppi „costruzione a blocchi Dovetail“ e „costruzione a blocchi Tiroler Schloss“. Questi a loro volta sono stati integrati nei dati fondamentali per i componenti angolari.
  • Inoltre per MCAD (vista dall’alto, vista in facciata) si sono create delle forature che agiscono su pannelli e legnami.
  • Alle lavorazioni MCAD si sono aggiunte alcune forature speciali.
  • Per le testure si è girata di 90 gradi quella a pagina 3 nell’ambito della lana minerale.
  • Per i legnami si è creata un’altra testura BSH, cioè „BSH 2“.
  • Si sono messi a disposizione dei dati fondamentali per „distinta del materiale sul progetto“. (vedi generalità)
  • Per le scale si sono messi a disposizione alcuni correnti e corde nel gruppo dei „correnti“, in particolare per le scale autoportanti.
  • Nel gruppo „corrimano“ ora è disponibile un corrimano in acciaio inossidabile di 40 mm.
  • Per le scale si sono create alcune ringhiere con varie inclinazioni.
  • A tale scopo si sono create anche due scale esemplari con ringhiere.

Profilo

  • Nell’assistente di profilo del lucernario si è corretto l’aspetto della cartella della lista del materiale.

Disposizione di puntoni

  • Si è ritoccato il tipo finale „allungamento“ con creazione di un incastro di giunto a dente sul pezzo obliquo opposto. Se il giunto a dente entra completamente nel pezzo opposto, significa che l’incastro di giunto tecnicamente impossibile viene trasformato in intestatura. (Holzbau Deuerling)
  • Non si crea più una tavola di tamponamento tra due puntoni che si trovano l’uno vicino all’altro (se non c’è gioco). (ditta Jantzen)
  • Si è ritoccato l’angolo di taglio iniziale al montante che si crea su componenti ascendenti. (ditta Frankenhauser)
  • Si è ritoccato l’inserimento del valore percentuale del „tracciato in basso“ per il tenone a coda di rondine. (Italia)
  • Il tipo finale „tenone“ è stato perfezionato in molti dettagli. Adesso oltre al gioco di montaggio laterale è disponibile anche il gioco alla parte frontale del tenone. In questa circostanza il foro di tenone viene ingrandito sulla parte frontale usando il valore inserito. Questa impostazione si trova nella seconda cartella del tipo finale „tenone“.
    Al di sotto il programma offre la possibilità di costruire il cosiddetto „tenone sospeso“. Il semplice inserimento della misura accorcia il componente dove è definito il tenone. In questo modo si definisce una distanza dal componente di collegamento.
    Nella terza cartella del tipo finale „tenone“ sono disponibili le impostazioni avanzate per la foratura del tenone. Adesso è possibile variare la profondità della foratura. Oltre all’impostazione „perforante“ si può inseire una profondità di foratura desiderata oppure, al contrario, inserire una misura rimanente. Quindi si fora in modo ché sotto rimanga il resto definito. Nel prossimo campo si può scegliere la parte di riferimento della foratura. Qui sono disponibili le impostazioni „automatico“ e „di fronte“. La parte di foratura a trazione per il tenone viene adoperato come si è fatto finora. Per poter evitare le collisioni delle forature, ovvero delle viti, dei vari componenti si è inserito un cosiddetto Offset. Con l’inserimento manuale di una misura si riesce a spostare qualsiasi foratura in modo parallelo e verticale rispetto alla direzione del tenone. I rispettivi campi vengono abilitati a seconda delle forature impostate (una o due).
    Si è inserito un’altra cartella (Fr) per la cosiddetta frontatura del tenone. Questa frontatura viene comandata tramite l’inserimento di una lunghezza. Si fronta lo spigolo del componente usando la lunghezza inserita. Un esempio di questo sarebbe una saetta che finisce su un montante fisso nella zona di collegamento del corrente. Così si riesce a tagliare alla saetta la sovrapposizione saetta-montante. Il possibile tracciato per il tenone viene apportato solo a partire dalla superficie sfrontata. <Filmato - Innovazioni di tenone e giunto>
  • Il tipo finale “punto diamante“ può essere „ornato“ anche con un incastro al posto di una scanalatura. Oltre alla scanalatura qui si possono scegliere un incastro libero ed un incastro ad angolo retto. Naturalmente per l’incastro ad angolo retto si può inserire solo la profondità, il campo “larghezza” viene reso disattivo. Oltre a scanalatura ed incastro il punto diamante può essere lavorato anche con archi. Qui sono disponibili un arco positivo (concavo) ed un arco negativo (convesso).
  • È stato altrettanto perfezionato il tipo finale „giunto“. Adesso si definisce il tipo del giunto con una scelta dell’immagine. Adesso sono disponibili i seguenti tipi di giunto:
    giunto a dente frontale bisettrico, giunto frontale ad angolo retto, calettatura bisettrica, calettatura ad angolo retto, calettatura uscente, incastro a tallone ad angolo retto, incastro a tallone uscente ed un giunto doppio con parte frontale bisettrica e tallone ad angolo retto.
    Si è riprogrammata completamente la calettatura. Oltre all’inserimento della profondità qui è disponibile anche la possibilità di scegliere la parte di riferimento. La classica calettatura (uscente) viene usata principalmente nelle costruzioni a traliccio. La calettatura ad angolo retto si propone per la produzione veloce con una macchina per il taglio degli elementi.
    Inoltre adesso c’è anche l’impostazione se il pezzo opposto deve essere elaborato esattamente o fresato completamente in caso di sezioni differenti.
    Naturalmente tutti i giunti possono essere muniti anche di un tenone. Qui sono disponibili le stesse possibilità nuove come per il tipo finale „tenone“. (tracciato, arrotondamento, gioco di montaggio, forature)
    Per il tenone di giunto però vengono offerte in più i tipi di tenone “A” e “B”. Mentre il „tenone A“ rappresenta la forma classica del tenone per il giunto, il „tenone B“ è utilizzabile in modo particolare per la macchina Hundegger K2. Il tipo di tenone A viene apportato in modo parallelo allo spigolo del contropezzo, il tipo di tenone B in modo parallelo allo spigolo del giunto. Avviene il comando automatico per quale tipo di tenone viene usato per i rispettivi giunti. Di conseguenza manca un tipo di tenone nella selezione. <Filmato - Innovazioni di tenone e giunto>
  • Si sono realizzati ampi miglioramenti per quanto riguarda l’intersezione degli incastri. Si è ottimizzata in particolare il riconoscimento automatico di incastri a tallone.
  • Adesso i componenti possono essere rappresentati in qualità di assi. In F7 sotto disposizione di puntoni -> generalità -> rappresentazione legnami sono disponibili le impostazioni „corpo“, „asse“ come anche „asse e corpo“. Per i legnami di parete e solaio l’impostazione si trova in F7 – rispettivamente in elementi -> rappresentazione legnami.
  • Nella versione 10.4 ogni tipo finale ottiene la cartella addizionale „3DO“. In questa cartella sono disponibili dei rimandi in cui si possono integrare mezzi di collegamento o altri oggetti 3D e quindi definendoli tipo finale. Questo significa che si può assegnare ad un angolo retto un portatrave o una scarpa d’appoggio già nei dati fondamentali. Questo tipo finale può essere poi assegnato come sempre nel programma ai legnami desiderati. Accanto al rimando a sinistra si trova un menu d’impostazione per l’oggetto 3D utilizzato. Ci sono varie impostazioni possibili, ad esempio per mettere correttamente il mezzo di collegamento al componente. Qui oltre ai trasferimenti x, y, z c’è anche l’impostazione „specchio-X“. Con questa opzione ad esempio si può trasferire un portatrave sulla parte opposta del componente potendo sistemare i bulloni dalla stessa parte del componente. Per selezionare la superficie sono disponibili tutte le parti del componente come anche la parte frontale. Il riferimento alla superficie può essere „standard“ o „ruotato 1-3 volte“. Con il campo “involucro” si stabilisce se il riferimento va messo sul quadrone involucro del componente, oppure se ad esempio deve essere considerato ad esempio il secondo taglio del taglio doppio. Il pulsante „standard“ fa ritornare tutte le impostazioni precedenti sulle impostazioni originali di SEMA.
    È comoda anche la possibilità di definire come tipo finale anche gli oggetti 3D già messi. Con il comando tipo finale (il cursore si deve trovare su un rimando) e l’aiuto della pipetta si può riprendere nel rimando del tipo finale un oggetto 3D già ancorato su un componente. Il tipo finale può essere archiviato poi nei dati fondamentali tramite „ritorna a salvare“ e rimane a disposizione per i progetti futuri.
    Oltre ai mezzi di collegamento si possono definire come tipo finale anche le lavorazioni. Ad esempio si può estrudere un contorno creato con CAD e trasformarlo in un corpo d’estrusione con lavorazione. Questa lavorazione può essere trasformata in un tipo finale altrettanto con la pipetta del comando tipo finale ed essere salvata relativamente nei dati fondamentali. <Filmato - Mezzo di collegamento sul tipo finale>
  • Adesso è possibile rappresentare le lavorazioni anche in 2D. (visione dall’alto, visione della parete…), l’impostazione di cui si trova in F7, quella per i legnami della disposizione di puntoni in „disposizione di puntoni“, „generalità”, “rappresentazione tipi finali e lavorazioni”. Qui occorre fare l’impostazione „tipo finale 3D + lavorazione“. Così nella visione dall’alto oltre tipi finali sono visibili anche lavorazioni come intestature, forature ecc…
    L’impostazione per i legnami di parete e solaio si trova relativamente in „disposizione di travi“ o in „legni di parete“, „elementi“, „rappresentazione tipi finali e lavorazioni“. Qui bisogna fare anche l’impostazione „tipo finale 3D + lavorazione“.

Scale

  • Se si mettono dei fori 3D in un montante di scala, significa che dopo l’export DXF i fori sono provvisti del rispettivo numero della parte del montante.
  • Si è ritoccata l’uscita (export alla macchina) degli archi di cerchio integrati. Adesso vengono raggruppate le linee uguali. (ditta Oberholzer, ditta Manhart)
  • Si rappresentano in maniera corretta le linee di longaroni negli sviluppi delle pedate anche dopo l’inserimento dei longaroni “da – a”. (ditta Linker)
  • Si è ritoccata la quotatura di corrimani provenienti dalle ringhiere di collegamento. (ditta Schilling)
  • I bulloni assegnati ad una serie di dati della scala automatica ora vengono calcolati subito ed automaticamente anche dopo eventuali modifiche.
  • Bilanciamento secondo gli steccati: nella versione 10.4 adesso c’è la possibilità di creare un bilanciamento per mezzo degli steccati. Si può scegliere tra due tipi di bilanciamento.
    Bilanciamento ottimale: si suddividono con la stessa misura tutti gli steccati considerando la massima misura di suddivisione. Le pedate si riferiscono agli steccati. In più nello spazio d’inserimento si può inserire una distanza del primo e dell’ultimo steccato. Nello spazio d’inserimento si può stabilire se si desidera un’altra quantità di steccati. Il risultato del nuovo bilanciamento viene indicato immediatamente. Riducendo il numero degli steccati e superando la misura massima di suddivisione si fa rosso lo spazio d’inserimento per il numero degli steccati.
    Bilanciamento parzialmente ottimale: se in una scala ci sono pedate dritte, si mantiene costante la distanza degli steccati delle pedate non bilanciate usando questa distanza come valore indicativo per le pedate bilanciate.
    Adesso nella zona bilanciata si cerca di suddividere gli steccati in modo che si mantenga il più possibile il valore indicativo. In più si può stabilire nello spazio inserimenti una distanza del primo e dell’ultimo steccato. Nello spazio d’inserimento si può stabilire anche un’altro numero di steccati. Il risultato del nuovo bilanciamento viene indicato immediatamente. Riducendo il numero degli steccati e superando la misura massima di suddivisione si fa rosso lo spazio d’inserimento per il numero degli steccati.
    Bilanciamento steccati singolo: se con le suddivisioni automatiche non si ottiene il risultato di bilanciamento desiderato è possibile suddividere gli steccati con la misura desiderata. Nel bilanciamento manuale sotto il bilanciamento singolo in basso a destra nello spazio d’inserimento c’è il pulsante “prendi su steccati”. Con questo tipo di bilanciamento ci si può riferire allo steccato desiderato.
  • Suddivisione automatica degli steccati con spostamento posizione del montante: se si aumenta o diminuisce la zona di suddivisione degli steccati spostando i montanti, significa che viene calcolata a nuovo la suddivisione degli steccati.
  • Inserimento di ringhiera „da - a“: Adesso è possibile inserire la ringhiera della scala usando le solite istanze “da – a”.
  • Montante di entrata e di uscita con distanza: nel dato fondamentale della ringhiera si può assegnare una distanza al montante d’entrata ed al montante d’uscita. Così si può posizionare il montante come si desidera già nella serie di dati in automatico.
  • Più correnti/corrimano nella serie di dati in automatico: nella serie di dati in automatico si possono assegnare finanche undici correnti/corrimano/corde. Così si possono archiviare nuovi tipi di ringhiera.
  • Nuove possibilità di ripresa della geometria per corrente e corrimano: nel dato fondamentale del corrimano o del corrente si possono fare nuove impostazioni nella cartella “usc”.
    Riferimento: qui viene impostato il componente di riferimento di cui si deve eseguire la ripresa della geometria. Sono disponibili lo spigolo anteriore della pedata, lo spigolo inferiore del fianco, lo spigolo superiore del fianco, lo spigolo inferiore del corrimano, lo spigolo superiore del corrimano, lo spigolo inferiore del corrente e lo spigolo superiore del corrente.
    Spigolo destinatario: qui viene chiesto lo spigolo del componente su cui si deve trasferire la geometria. Il secondo spigolo risulta dall’altezza del componente. L’altezza del componente viene creata in modo parallelo con lo spigolo di riferimento.
    Direzione: si stabilisce se la distanza viene assegnata in modo parallelo o verticale.
    Sviluppo curvatura: se non c’è componente di riferimento e il „riferimento“ si trova su „SA pedata“, qui può determinare in che modo si deve comportare il componente. Sono disponibili le possibilità conosciute dalla curvatura del fianco: „curvatura continua“, „curvatura interrotta“, „dritto“ e „dritto speziale“.
    Uscita: qui si definisce come si deve comportare il corrimano/il corrente all’uscita. „No“ significa che il componente non viene piegato continua nello sviluppo della curvatura. “Automatico” significa che la distanza viene mantenuta uguale anche nella parte piegata/orizzontale. “Inserimento misura” significa che volendo avere un’altra distanza all’uscita si inserisce qui il dato desiderato.
    Pianerottolo: qui si definisce come si deve comportare il corrimano/il corrente al pianerottolo. „Automatico” significa che la distanza viene mantenuta uguale anche nella parte piegata/orizzontale. “Inserimento misura” significa che volendo avere un’altra distanza all’uscita si inserisce qui il dato desiderato. <Filmato - Costruzione moderna di ringhiere>
  • Inserimento raggruppato di corrente e corrimano: volendo inserire più correnti/corrimano in una volta, questo può essere fatto tramite l’inserimento raggruppato. A tale scopo bisogna selezionare il componente desiderato. Si apre la riga d’inserimento. A destra in basso nella riga d’inserimento c’è il pulsante „raggruppato/singolo“. Essendo attivo questo pulsante sono disponibili nella riga d’inserimento i campi “zona” e “numero”. Con questa zona si stabilisce la dimensione del campo. Con il numero si definisce quanti componenti ci sono nella zona. <Filmato - Costruzione moderna di ringhiere>
  • Tagliare steccati su geometria della scala: se prima per i componenti curvati si doveva tagliare ogni steccato a parte sulla geometria del componente, adesso è possibile tagliarne di più in una volta. Gli steccati si rapportano al componente curvato.
  • Si è rifatto il funzionamento della visibilità di colonna centrale ed anima. Evidenziando la presa della scala e scegliendo “rendere invisibile componenti evidenziati” adesso si rendono invisibili anche la colonna centrale e l’anima.
  • Export alla macchina:
    Si è ritoccata l’uscita degli archi. Adesso si possono esportare gli archi singolarmente o raggruppati. L’impostazione per questo viene fatta nel file INI.
    PLINE = 4 -> uscita in qualità di archi singoli
    PLINE = 5 -> uscita in qualità di polilinea con archi integrati
  • Il punto iniziale per gli smussi di corrimano si trova sempre presso un angolo convesso.
  • Se per causa di un montante si presentano dei ritagli nelle pedate, qui sono disponibili dei tipi di spigoli nuovi per l’export alla macchina. In caso di un ritaglio sulla parte sinistra della pedata si tratta del tipo di spigolo 1240, sulla parte destra del tipo di spigolo 1340.

    TS_GRADINO_ SA

    Tipo di spigolo gradino spigolo anteriore. Linee singole

    NRID=2

    Identifica lo spigolo (assegnato fissamente)

    COLORE=3

    Numero di colore come ACAD 0..255

    LTIPO=ESTRATTO

    Tipo, uno della lista all’inizio

    LNOME=

    ROTOR; nome della linea (da inserire liberamente)

    LAYER=ROTOR

    Nome del Layer (da inserire liberamente)

    PLINE=1

    0: uscita in qualità di linee singole
    1: uscita in qualità di polilinea
    3: uscita con archi
    4: uscita con archi, ovvero polilinee
    5: uscita in qualità di polilinea con archi integrati

  • Manicotto scala a chiocciola: adesso si possono inserire dei manicotti nella pedata. Nella serie di dati del manicotto per questo viene assegnata una mortasa sopra o sotto. Il manicotto si allunga per la misura impostata. Alla pedata si crea un’intestatura.

Rappresentazione visualizzazione 3D

  • L’immagine di dati della parete viene rappresentata in modo visualizzato nella cartella 3D.
  • Adesso si indicano la lunghezza e la sezione trasversale dei legni nel tetto ed elemento di solaio nel modello graticola e nel caso della rappresentazione nascosta degli spigoli. A tale scopo deve essere attiva la voce “indicare per opzione dati del componente” in F7 - immagini 3D->autosezione.

Oggetti 3D

  • Lavorazioni 3D incollate sul lato che sono impostato in modo variabile in tutti i tre assi, adesso vengono convertiti per la versione attuale. (ditta Apo)
  • Per gli oggetti terzi 3D non ottimizzati nel modello graticola adesso esiste la possibilità della riduzione della. Questa impostazione viene fatta nei dati fondamentali nella cartella componenti-> rappresentazione oggetto -> modello graticola-> „ottimizzato“. Nel caso dell’ottimizzazione non vengono disegnate tutte le linee che non sono necessarie e che si trovano all’interno di una superficie.
  • Si è perfezionata la cartella di lavorazione per i corpi d’estrusione. Quanto alle lavorazioni nuove oltre al profilo L (profilo libero) esistente finora sono disponibili il profilo E (profilo esterno) e lo scrittore.
    Profilo L: si fresa all’interno del profilo
    Profilo E: si fresa tutto quello che si trova introno al profilo
    Strumento scrittore: si disegna con il dispositivo di scrittura il profilo sul legno

    Impostazioni concernenti la produzione a macchina per le lavorazioni del corpo d’estrusione:

    Per il profilo L (profilo libero):
    automatico:
    Kx: il profilo viene esportato come profilo LL con il diametro di utensile
    stabilito nelle regolazioni generali
    PBA, SPM, BTL a partire dalla V10.0: il profilo viene esportato direttamente senza diametro di utensile
    Inserimento valore:
    Kx: il profilo viene esportato come profilo LL con il diametro di utensile stabilito
    PBA, SPM, BTL a partire dalla V10.0: il profilo viene esportato direttamente senza diametro di utensile

    Per il profilo E (profilo esterno):
    automatico:
    Kx: il profilo viene esportato come profilo LL con il diametro di utensile stabilito nelle regolazioni generali.
    PBA, SPM, BTL a partire dalla V10.2: il profilo viene esportato come profilo esterno con lavorazione.
    (in BTL V10.1 come profilo esterno senza lavorazione)
    solo forma:
    Kx: profilo non viene esportato alla macchina
    PBA, SPM, BTL a partire dalla V10.1: il profilo viene esportato come profilo esterno senza lavorazione
    Inserimento valore:
    Kx, SC: il profilo viene esportato come profilo LL con il diametro di utensile inserito
    PBA, SPM, BTL a partire dalla V10.2: il profilo viene esportato come profilo esterno con lavorazione
    (in BTL V10.1 come profilo esterno senza lavorazione
    Scrittore
    Kx il profilo viene trasferito con l’utensile “scrittore”
    PBA, SPM il profilo viene trasferito in qualità di utensile “scrittore”. (BTL: non si trasferisce niente)

Parete solaio 3D

  • Il calcolo del peso ora funziona correttamente anche se le unità di misura sono state messe a „cm“ oppure „mm“. (ditta Regnauer)
  • Adeso funziona senza difficoltà la ripresa di componenti d’edificio in cui ci sono pluripareti. Inserendo il componente in un piano con pareti esistente, le pluripareti ricevono un numero nuovo. Cancellando le pluripareti, adesso è possibile di nuovo lavorare le pareti. (ditta Baumeister)
  • Si possono tagliare a smusso gli angoli degli strati con uno spessore finanche di 1 mm.
  • In caso di un’intersezione successiva della parete nella parte angolare (import XML) adesso le finestre vengono create di nuovo sulle coordinate giuste.( ditta Wigo)
  • Si è perfezionata la simbolica della visione dall’alto per le macro. Creando due macro l’uno sull’altro, esiste la possibilità di farsi rappresentare la simbolica di visione dall’alto in modo spostato. Questa impostazione viene fatta nella cartella „legno automatico ed assegnazione simbolo“ in „giunto“.
  • Adesso le coperture delle finestre semicircolari vengono adattate correttamente al profilo della finestra.
  • Nella versione 10.4 le pareti diventano coperture „componenti autonomi“ che sono visibili nella „visualizzazione“ e che possono essere trasferite al programma “elementi”. Questi pannelli disposti in automatico o a mano possono ottenere una lavorazione come i legnami. Il grande vantaggio rispetto alle versioni precedenti è che nei pannelli si possono creare anche dei „fori“(ad esempio fori per l’elettricità). I pannelli vengono trattati come componenti e possono essere lavorati con i relativi MCAD.
    Naturalmente queste lavorazioni vengono trasferite anche al programma elementi. Nel programma elementi è disponibile una lista preparata. Affinché si trasferiscano i pannelli al programma elementi, si esegue la registrazione „EL trasf. Sì“ nel materiale strato in „componente stato cartella“. Nel programma i pannelli possono essere indicati come componente singolo con l’aiuto dell’icona „visione legno singolo/pannello“ nella fascia del menu. Come per i legni qui sono disponibili le varie rappresentazioni come anche la quotatura min-max. Nella rappresentazione elementi il pannello crea il Box min-max. La „OUTLINE“ disegna il pannello con le sue lavorazioni.
    È anche possibile, trasferire i pannelli al formato BTL attraverso il programma elementi come anche alla SPM di Hundegger.
    Adesso si possono trasferire senza difficoltà i pannelli (tavole) al centro di taglio K2. Si creano dei tagli (troncanti) su tutti gli spigoli del profilo esterno che non scorrono lungo il componente. Dopodiché si respinge il profilo esterno. Inoltre esiste la possibilità di impedire nel programma elementi la lavorazione del profilo esterno. Questa informazione viene indicata anche nella bandierina di misura.
    Per la visualizzazione dei pannelli si è perfezionata nella fascia del menu in „strumenti“ la voce „calcolare lavorazioni“. Qui esiste la possibilità di calcolare „tutte le coperture visibili“ e di inserirle tramite le opzioni „calcoli in sottofondo (coperture)“. Per rendere possibile il funzionamento della visibilità delle lavorazioni e degli spigoli in 3D si è aggiunto alla fascia del menu l’icona „opzioni per la rappresentazione delle lavorazioni“. Come per i legnami anche qui si rendono attivi o disattivi i comandi in „rappresentare lavorazione“ , „lavoraz. in caso di spigoli nascosti“ e „disegnare spigoli del corpo“. L’impostazione può essere fatta anche in modo individuale. Si fa questo in impostazioni F7 in immagini + 3D -> visualizzazione. Qui è l’utente stesso a determinare con quali impostazioni intende lavorare. Quindi nelle rappresentazioni citate si può stabilire quanto segue: solo „legni“, „coperture“ o anche „legni e coperture“.
    La regolazione Alt F7 è stata perfezionata per l’iscrizione dei pannelli. In valutazioni -> varie -> „scrivere testo in caso di trasferimento al componente“, si può impostare l’iscirizione come lo si fa anche per i legnami. <Filmato - Pannelli e tavole nel programma elementi>

Pareti e solai (legnami)

  • Nel menu della parete e dei legnami di solaio si è creato il nuovo comando di creazione „dima in zona“. Oltre all’impostazione globale questa dima porta una moltitudine di informazioni per la divisione. Per questo si è aggiunta una seconda cartella al dato fondamentale della dima.
    Nel rimando „elemento“ si può integrare un legno qualsiasi di parete o di solaio con cui si deve suddividere la dima. Si può scegliere tra il tipo di divisione „fisso“ (interasse fisso – si calcola il numero dei legnami) ed il tipo “variabile” (si stabilisce il numero degli elementi – si calcola l’interasse. Il comando viene eseguito tramite l’inserimento di un casello. Lo spigolo destro e sinistro del casello stabiliscono i limiti laterali della suddivisione. Si fissa automaticamente sullo spigolo superiore ed inferiore del casello la zona di calcolo della dima. (la zona di calcolo può essere resa visibile come finora in F7). Naturalmente l’inserimento del casello può essere fatto anche girato. La divisione comincia dal punto sinistro in basso del casello, a meno che non si inserisca un valore nel campo del punto zero del dato fondamentale. In questo modo è possibile spostare il punto iniziale della divisione. Per la divisione fissa sono disponibili naturalmente le “opzioni di compensazione” conosciute. (compensazione all’inizio e/o alla fine) Nell’ultimo campo della seconda cartella si può prestabilire il senso dell’elemento con riferimento al casello creato.
    Nella terza cartella della dima si possono integrare addizionalmente degli elementi di bordo ai quali si può assegnare una distanza desiderata (riferita ad un casello inserito) con l’aiuto degli ultimi quattro campi.
    Con l’aiuto del nuovo comando quindi si possono costruire ad esempio travature intere o almeno alcune parti dei solai con legnami di bordo. Naturalmente rappresenta anche un vantaggio che marcando la dima si può accedere ai dati della divisione in qualsiasi momento. Così si riesce ad esempio a modificare molto velocemente una misura di divisione fissa senza dover creare una divisione nuova.
  • Si è perfezionata l’intersezione automatica dei legnami di parete e solaio con il profilo della parete o le porte e finestre. Se ad esempio un legno di parete finisce in una piega del timpano, significa che il legname viene tagliato automaticamente 2 volte. In caso di sovrapposizioni con le finestre, questa parte viene intestata automaticamente. Questa innovazione rappresenta un vantaggio decisivo soprattutto per la costruzione in tronchi, in quanto non occorre quasi più eseguire lavorazioni successive.

 

Innovazioni V10.3 Build 4800

Generalità

  • La funzione che serve per riprendere (copiare) tutti i valori di un componente è stata abilitata nell’ambito del comando di creazione anche nella versione 10.3. A tale scopo si è inserito il simbolo “copia” nel dato fondamentale. Cliccando quest’icona l’indicatore del mouse si trasforma nella conosciuta pipetta e quindi si possono riprendere nel dato fondamentale tutti i dati di componenti dello stesso tipo. Per motivi di spazio è stato eliminato il simbolo per cancellare (cestino). In cambio la funzione per cancellare un dato fondamentale nell’ambito del comando di creazione è stata spostata sul tasto destro del mouse dove appare nel relativo menu di selezione.
  • Se con la presa del punto si tiene premuto il tasto SHIFT ora si può prendere anche il centro di una linea (componente). È possibile riconoscere questo con un simbolo di mouse a parte.
  • Con la presa del punto ora si possono prendere delle „lunghezze parziali“ di una linea (componente). A tale scopo quando si esegue l’inserimento bisogna tenere premuto il relativo numero. Ad esempio tenendo premuto il “3“, si possono prendere 1/3 e 2/3 della linea e tenendo premuto il „5“, si possono prendere 1/5, 2/5, 3/5 e 4/5 della linea.
  • Quando si esegue nell’illustrazione 3D la funzione „girare edificio“rimane attiva la presa finché si esegue un’altro comando o si interrompe „girare edificio“ con il tasto ESC. Eseguendo la funzione „girare edificio“ durante un comando, significa che il funzionamento termina direttamente dopo esser stata eseguita. Si può spegnere questa funzionalità nelle preregolazioni (Alt + F7) in generalità -> uso -> allocazione tasto del mouse -> „ripetere automaticamente funzione girare-3D (presa)”.
  • Alla „rotella“ del mouse è stata allocata la funzione „illustrare disegno più piccolo/più grande”. In più il ritaglio ingrandito/ridotto fa riferimento alla posizione del mouse. È possibile impostare questa funzione nelle preregolazioni (Alt + F7) in generalità -> uso -> allocazione tasto del mouse -> “zoom a centro dell’immagine“. Con „zooma a centro dell’immagine“ si esegue esattamente la stessa funzione come per le icone „illustrare disegno più piccolo / più grande“.
  • Nell’illustrazione 3D si può richiamare la funzione „girare edificio“ mediante la combinazione di tasti „ALT + tasto centrale del mouse“.
  • Adesso nelle preregolazioni (Alt + F7) è possibile eseguire le allocazioni dei tasti del mouse e delle combinazioni assegnando le seguenti funzioni. (Le allocazioni standard SEMA si distinguono con un asterisco):
    - La rotella del mouse: zoom su posizione del mouse, zoom a centro dell’immagine e nessuna funzione.
    - Il tasto centrale del mouse (mantenuto): funzione lente, spostare disegno, girare edificio 3D e nessuna funzione.
    - La combinazione di tasti Alt + tasto sinistro del mouse, Alt + tasto centrale del mouse e Alt + tasto destro del mouse: funzione lente, spostare disegno, girare edificio 3D e nessuna funzione
  • In visione -> fasce di simboli è stata predisposta una nuova fascia di simboli „opzioni di indicazione F7“. Qui da F7 si possono inserire e disinserire velocemente i contenuti dei programmi principali. In più le relative icone si trovano anche in „adattare“ le fasce di simboli in „comandi“ -> visione.
    Poi in „adattare“ sono disponibili anche i pulsanti F7 per „spazi“ e „sezioni“. (suggerimento proveniente dal SEMA Forum)
  • Si è realizzato il perfezionamento della prestazione (velocità di programma) nell’ambito degli argomenti seguenti:
    • Si è ottimizzato il ri-marcaggio di molti elementi CAD per la selezione dei componenti.
    • Si sono compiuti dei perfezionamenti di marcaggio di molti oggetti (composizione immagine).
    • Si è accelerata la definizione/l’inserimento di componenti CAD.
    • L’intersezione delle pareti con il tetto viene eseguita una volta sola dop che è avvenuta l’intersezione delle pareti l’una con l’altra. Questo significa che si riduce a meta la necessità di eseguire l’intersezione con il tetto.
    • Si è accelerata la quotatura del punto d’intersezione.
    • Si sono eseguiti perfezionamenti di disegno dei poligoni (con molti spigoli)
    • È più veloce la presa di oggetti terzi o corpi d’estrusione (ad esempio steccati) nell’illusrazione visiva.
    • Si sono perfezionati la velocità di trasferimento e la composizione d’immagine (lampada) di oggetti 3D.
    • È più veloce la rappresentazione sostitutiva per corpi di rotazione in 2D.
  • Per l’invio di e-mail dal programma passando attraverso „invia a -> SEMA Hotline, si inserisce il relativo servizio Hotline per il Paese interessato.
  • Eseguendo „Easy SEMA Programm Update“ si controlla automaticamente se esiste l’autorizzazione a scaricare gli aggiornamenti del programma.
  • Per l’import XML ora esiste la possibilità di impostare nel programma in Alt F7 -> import/export PREF -> „import SCI“ anche il relativo percorso d’import. Se con l’import si modifica il percorso, quest’ultimo viene conservato durante la sessione (Fa. Kampa).
  • Nella visione Layout, quando si esegue la lente per la scala non viene più evidenziato alcun componente. (ditta Zobl, ditta Röhrig)
  • In Windows Vista si apre di nuovo correttamente l’indice dei progetti di costruzione.
  • Si è perfezionata in vari settori l’interfaccia XML. Adesso nei nostri dati fondamentali vengono considerati e creati anche gli oggetti 3D. I perfezionamenti si riferiscono a parete / finestre / porte e macro. Così è possibile ad esempio considerare nella parete i valori generali dei componenti, gli strati, le suddivisioni e l’aspetto.
    Esiste altrettanto la possibilità di importare blocchi di testo CAD singoli o interi e di stabilire la dimensione ed il tipo della scrittura.
    Le pareti con un giunto nel piano sottotetto vengono creati con il riferimento di altezza giusto.
    (ditta Wigo, ditta Adlerhaus)

Gestione progetti

  • È stato protetto ancora meglio contro le anomalie di rete, la chiusura di un progetto secondo il modo di progetto 2. A tale scopo si è inserito anche nel controllo il file Header del file-SEM.

PIA, CAD, QUOT, MCAD

  • Adesso è possibile trasformare i poligoni CAD in poligoni di pianta. A tale scopo vi è in „varie“ il comando „trasformare elementi CAD in pianta“.
  • Per i punti CAD esiste la possibilità di modificare il colore dopo (ditta Zobel).
  • I componenti CAD con spazio immaginario possono essere ramificati con i componenti anche nelle sezioni.

Coperture tetto

  • Adesso il punto di riferimento per il calcolo della trama di tegole è il punto superiore dello strato che si trova sotto (in genere lo strato di controlistelli). Quindi si può fare sporgere lo strato di tegole sulla gronda per ottenere l’area in m² precisa delle tegole. La trama non subisce alcun influenzamento e quindi è corretta.

Stampa& Plotta impostazione del progetto

  • Quando si stampa un testo CAD con cornice il testo viene coperto da un riempimento con le dimensioni della cornice. A tale scopo per la stampa si è creata una nuova funzione: Alt F7- generalità ottica –„ stampa sfondo bianco del testo”. Quest’impostazione fa in modo che il testo CAD con cornice riceva generalmente uno sfondo bianco. (ditta Regnauer)
  • È stata ampliata l’uscita automatica di disegni. Adesso si possono fare uscire in modo automatico e ordinato su “un” foglio secondo determinati criteri anche più pareti. È possibile fare uscire i componenti in questo modo anche nel programma elementi.
    Per l’uscita automatica della parete che può essere richiamata in „strumenti“ si è messa a disposizione un modello esemplare „uscita parete A4 per righi”. Chiamandola con „caricare“ si può eseguire questa funzione facilmente.
    Per l’impostazione di modelli si sono realizzati determinati perfezionamenti.
    Nel modello di progetto si possono eseguire le seguenti impostazioni nuove: in „impostare pagina“ -> „cornice di posizione automatica“ si stabilisce come bisogna ordinare le pareti/i componenti sul foglio; a righi o a colonne, ed anche se va centrato il contenuto della cornice di posizione.
    Adesso si possono anche inserire e disinserire le cornici del quadro.
    Nelle proprietà della cornice di posizione si può stabilire per ogni cornice di posizione a parte, se bisogna stamparlo. Qui si possono impostare anche colore, tipo di linea e spessore della linea di cornice. Inoltre è possibile determinare se queste impostazioni devono essere utilizzate dalle „impostazioni generali“ (impostazione di colori -> generalità) o meno.
    Nel programma elementi si può richiamare questa funzione nuova dell’uscita automatica in strumenti -> uscita automatica del disegno.
    Per le uscite automatiche si sono messi a disposizione anche alcuni modelli di progetto nuovi, rispettivamente per l’uscita automatica di parete e di elementi per i fogli con il formato da A4 ad A1. <Filmato - Uscita automatica del disegno>

Elementi

  • Nell’ambito del profilo libero adesso si trasferiscono alla macchina Hundegger K2 ecc… anche i cerchi con un raggio grande come cerchi di punto centrale. (ditta Silvestri)
  • Per l’export EAS era stato scambiato il contenuto dei campi „Qualitygrade“ e „Timbergrade“. Questo è stato corretto.
  • Per l’export del profilo libero nel formato „BTL 10 Format“ si è eseguito il perfezionamento di un dettaglio (chiave processo). (ditta DDX)
  • Si è aumentata la precisione per il riconoscimento di un’intestatura frontale per l’export BTL (EAS). (ditta Dorica, ditta Essetre)
  • È stata corretta la lunghezza massima del componente per i tenoni a coda di rondine con inclinazione ridotta. (ditta Leiz)
  • Per l’export alle macchine Hundegger K2/K3 si può stabilire in „impostazioni generali di macchina” con quale utensile va eseguito lo smusso o la scanalatura.
  • I componenti con tenone (ad es. le saette) adesso vengono piallate con la lunghezza giusta.
  • Nei dati generali della macchina per le Hundegger K1/K2/K3 si può stabilire generalmente se bisogna svasare il tenone e come bisogna svasarlo.
  • Nell’ambito dell’interfaccia design2machine si sono realizzati dei perfezionamenti nel formato BTL11:
    • Si trasferisce la forma del tenone (rotondo, angolare, arrotondato e con raggio angolare).
    • Alle lavorazioni di tenone e coda di rondine si è aggiunta rispettivamente la svasatura.
    • Adesso è possibile trasferire anche le varianti.
    • Adesso si trasferiscono in elementi anche i componenti provenienti dall’ottimizzazione di elementi (RAWPART).
    • I componenti vengono trasferiti con il loro colore di linea.
  • Per l’„export alla macchina“ riferito a SEMA EAS e le macchine che ci si basano si può definire il nome del componente anche tramite lo spazio immaginario. (ditta Fässler)
  • La forma di un tenone può essere inserita con l’applicazione „automatico“, „rotondo“, „angolare“ e „con raggio angolare“ (per la descrizione dettagliata vedi in „disposizione di puntoni“).
    Si dovrebbero usare solo forme di tenone che si possono produrre con la macchina.
    In „05 tenone“ nelle regolazioni generali delle macchine Hundegger K1, K2, K3 e Speedcut si possono impostare le seguenti opzioni:
    Se dall’applicazione viene un tenone con la forma „automatico“, significa che con l’impostazione „se impostato produrre in modo rotondo, angolare, arrotondato co con raggio angolare“ si definisce se il tenone va trasferito veramente alla macchina.
    Con le prossime impostazioni si può stabilire come bisogna trasferire alla macchina le forme „rotondo“, „angolare“, „arrotondato“ e „con raggio angolare“.
    Per il centro di lavorazione degli elementi Hundegger P8/10 si può stabilire nella conversione del tenone nelle regolazioni generali della macchina come il programma deve trattare le forme di tenone “rotondo”, “arrotondato” e “con raggio angolare”.
    La forma del tenone per l’export alle macchine può essere influenzata anche attraverso il formato BTL nella maniera simile a quella per le macchine, a seconda di quale versione di formato BTL si usa. Avvertenza: se non si conosce prima con quale centro di lavorazione degli elementi si va a produrre il progetto, conviene creare il tenone nell’applicazione con la forma „automatico“. <Filmato - Svasatura di tenone e tenone a coda di rondine>
  • Per il nuovo tipo finale „tenone con svasatura“ si può stabilire in “05 tenoni” nelle regolazioni generali della macchina per le Hundegger K1, K2, K3 e Speedcut se si deve trasferire la svasatura o meno (ditta Eling, ditta Sauter, USA, Francia, Giappone, Hundegger K2, ditta Weinmann).
  • Per il nuovo tipo finale „coda di rondine con svasatura“ si può stabilire in „17 coda di rondine“ nelle regolazioni generali della macchina per le Hundegger K1, K2, K3 e Speedcut se si deve trasferire la svasatura o meno (ditta Eling, ditta Sauter, USA, Francia, Giappone, Hundegger K2, ditta Weinmann).
  • Il pilotaggio della macchina PBA di Hundegger è stato realizzato con il formato d’interfaccia nuov SPM. A tale scopo si può eseguire l’export seguendo File -> Export a macchine –> Hundegger -> Hundegger PBA.
  • Si è cambiato il nome „SEMA EAS“ in „export BTL“ per l’„export alle macchine“. Inoltre è stato cambiato anche il nome „versione Ascii“ in „versione BTL“.
  • Per l’export alla macchina -> export BTL -> si può stabilire che devono essere esportate come fessura, le intestature senza angolo ed inclinazione e con una determinata larghezza (ditta Cost).

Automatismi PREF

  • Si è ampliata la chiodatura automatica nell’ambito di pannelli stampati. Questo significa che non si creano linee di chiodatura nell’ambito di pannelli stampati. (ditta Regenauer)

Macchine PREF

  • È stato riprogrammato il pilotaggio della sega Homag (sega per il taglio a formato dei pannelli)
    e si è assunta questa macchina nell’export FHP (PREF).
  • Per il trasferimento alle macchine Weinmann i pannelli spenti non partecipano al calcolo del punto zero (ELM) in occasione dell’export. (ditta Kampa)
  • Per l’export Weinmann si riprendono i dati d’intestazione attuali del progetto.
  • Nei dati d’intestazione della parete per l’export Weinmann esiste ora la possibilità di trasferire anche un rigo di testo. A tale scopo alla parete occorre la registrazione del testo „TST = registrazione testo“ nel campo addizionale (ditta Bien Zenker).

Gestione dei progetti di costruzione

  • Quando si importa il progetto di costruzione si può sovrascrivere con lo stesso numero progressivo quello esistente. A tale scopo in questo caso si può selezionare la nuova funzione „conservare il numero“. Attenzione: eseguendo questa funzione si cancella irrevocabilmente il progetto di costruzione esistente! (ditta Regnauer)

Distinta del materiale

  • Quando si copia la distinta del materiale nel disegno i campi „larghezza“ e „altezza“ della distinta del materiale adesso vengono indicati con le unità giuste (cm, mm...) (Francia)
  • È stato aumentato a 15 il numero dei campi di colonna „libero1“ fino a „libero 4. Inoltre si possono editare liberamente i nomi dei campi di colonna libero1 fino a libero15. È possibile eseguire questa funzione in Formato -> modificare maschere -> titolo di colonna. (ditta Müller, ditta Frankenhauser e varie)
  • Nell’ottimizzazione degli elementi è possibile modificare nelle preregolazioni (Alt + F7) la classificazione dei singoli elementi in modo che vengano prima i componenti più corti.
    Si può stabilire questo in liste/elementi -> generalità-> indicare numeri parziali di elementi della lunghezza in modo crescente. Dopo aver fatto un cambiamento del genere bisogna ottimizzare di nuovo la lista (ditta Chauvin).
  • Nella distinta del materiale e nella cartella LM è stato inserito il nuovo campo „dimensione“. Questo campo è allocato per i dati fondamentali 2x4 (two by four).
  • Nell’ambito del trasferimento dei dati alla macchina si possono trasferire dei componenti successivamente senza che variano i numeri dei componenti esistenti.
    A tale scopo al trasferimento dei dati si è aggiunta l’impostazione „trasferimento successivo“.
    Bisogna semplicemente evidenziare i componenti che devono essere trasferiti successivamente e si deve attivare l’opzione „trasferimento successivo“. Questi componenti vengono aggiunti alla fine della rispettiva lista e ricevono il prossimo numero libero(ditta Frankenhauser, ditta Ochs, ditta Regnauer, ditta Huber&Höll, ditta Hammer, ditta Bächi, ditta Zimmermann)
  • Al trasferimento di dati alla distinta dei materiali si è aggiunto il tipo di trasferimento „standard“ e „parte di costruzione“.
    „Standard“: corrisponde al tipo eseguito sempre finora. Si numerano sempre tutti i componenti da trasferire con quelli trasferiti già precedentemente secondo l’impostazione del calcolo di numerazione.
    „Bauabschnitt“: si numerano sempre solo i componenti che si trovano in una parte della costruzione. Esempio: il tetto dell’edificio principale dev’essere trasferito nella parte di costruzione 1 e l’edificio secondario (eventualmente il garage) nella parte di costruzione 2.
    Con il trasferimento della parte di costruzione 1 (tetto dell’edificio principale) si numerano solo i componenti della parte di costruzione 1 e con il trasferimento della parte di costruzione 2 (garage) si numerano solo i componenti della parte di costruzione 2. A tale fine è messo a disposizione anche un catalogo di liste a parte “parti della costruzione”. Questo catalogo può essere assegnato ad una lista tramite „formato“-> catalogo di liste. Però si dovrebbe fare questo prima del trasferimento delle singole parti della costruzione. Il catalogo delle liste “parti della costruzione” rappresenta solo un esempio. Le impostazioni vanno adattate alle singole esigenze. Ogni parte di costruzione nel catalogo di liste „parti della costruzione“ comincia con il numero di distinta materiale e di elemento 1.
    Alle opzioni di indicazione (F7) dei componenti (disposizione di puntoni, pareti ecc…) si è aggiunto il campo per il numero di parte della costruzione.
    Con la funzione generale per la ricerca nel programma di disegno è possibile cercare i componenti in base al numero della parte di costruzione ed evidenziarli come sempre in modo rapido.
    È stato aggiunto il numero della parte di costruzione anche agli spazi immaginari (ditta Strüby).
    Si consiglia di scegliere un tipo di trasferimento per ogni progetto: o „standard“ o „parte di costruzione“.
  • È stata ampliata la funzione dell’aggiornamento dei numeri nella distinta del materiale e nel programma elementi. Qui ora si possono modificare le numerazioni delle singole voci che contengono un determinato valore in una colonna. Si può attivare questa funzione ed indicare la colonna con il suo contenuto in strumenti -> aggiornare numeri di distinta materiale ->. Questa funzione però dovrebbe essere sempre l’ultima azione di una lista, perché altrimenti con un trasferimento nuovo si ricalcolano i numeri.
  • Nella cartella „stampa“ delle proprietà delle liste parziali vengono valutati presso il testo precedente e successivo anche gli spazi immaginari per il componente. È indicato sempre il valore dello spazio immaginario del primo componente sulla lista.
  • Il campo „superficie di calcolo“ ora è disponibile anche per la maschera delle somme (ditta Müller).

Profilo

  • È inserita per standard la quotatura nell’immagine dati dell’assistente di profilo.

Dati fondamentali - componenti - programma - errori

  • Nei dati fondamentali presso la cartella dell’immagine ausiliaria, si può stabilire con un clic destro – se vi è un’immagine ausiliaria - che bisogna indicare quest’ultima al posto al posto dell’immagine di dati. (preferire questa cartella per l’indicazione)
  • Nella gestione dei dati fondamentali è possibile impostare per i rimandi che quest’ultimi devono essere richiesti con il comando di creazione, quindi si decide solo nel momento dell’inserimento quale rimando va usato. Con un clic destro sul campo del rimando è possibile impostare „stati – tecnica punto interrogativo” su “richiedere – assegnazione nuova (+ rientranza) oppure “richiedere – assegnazione nuova” oppure “richiesta – aprire”. Nel caso di „richiedere – assegnazione nuova (+ rientranza) si apre la selezione di un’altro drimando e si riprende direttamente quello selezionato senza aprirlo. Nel caso di „richiesta – assegnazione nuova“ si apre sempre la selezione di un’altro rimando ed in seguito si apre il rimando. Nel caso di „richiesta – aprire“ viene aperto il rimando per poterlo editare, se questo è già stato impostato. Si deve avviare la richiesta con un clic destro sul dato fondamentale quando si crea -> „richiedere dati di rimando“ oppure richiamando il punto interrogativo blu nel rigo del titolo. Tutti i dati fondamentali disposti di una richiesta si distinguono per il punto interrogativo con fondo blu. La richiesta viene eseguita anche su più piani di dati fondamentali. (ditta Kampa).
  • È possibile impostare altrettanto in modo individuale per ogni rimando il comportamento per quando si clicca il rimando impostato. Eseguendo un clic destro sul campo di rimando si può definire in „stati – comportamento standard clic“ se bisogna eseguire „assegnazione nuova (+ rientranza)“ oppure „assegnazione nuova“ oppure „aprire“. Nel caso di „assegnazione nuova (+ rientranza) si apre la selezione di un’altro rimando e si riprende direttamente quello selezionato, senza aprirlo. Nel caso di „richiesta – assegnazione nuova“ si apre sempre la selezione di un’altro rimando ed in seguito si apre il rimando. Nel caso di „richiesta aprire“ viene aperto il rimando per poterlo editare, se questo è già stato impostato. (ditta Kampa)

Dati fondamentali – componenti – contenuto - aggiornamento

  • Per l’uscita di più disegni su un foglio ora sono disponibili altri modelli di progetto. (gestione del disegno, progetti)
    Questi modelli di progetto vengono usati specialmente per la „parete automatica“ o per „l’uscita del disegno in automatico“ nel programma elementi.
  • Nella distinta del materiale ora è disponibile il modello speciale „parti della costruzione KVL“ che serve per la produzione secondo le parti di costruzione.
  • Il sistema 2x4 (two by four) è stato integrato interamente nei dati fondamentali. Sono state riempite di dati fondamentali 2x4 tutte le parti necessarie quali tetto, parete, solaio, ecc., in modo che si possa costruire un edificio completo con lo “stile 2x4“. <Filmato - "Two by four" System>
  • Si è creato un modello di progetto di costruzione per il sistema 2x4 (two by four). Si può usare questo modello quando si predispone un nuovo progetto di costruzione, nel momento in cui si clicca l’opzione “modello”.
  • Al tipo finale „tenone“ si sono aggiunti alcuni tenoni rotondi. <Filmato - Svasatura di tenone e tenone a coda di rondine>
  • Inoltre ora sono disponibili alcuni tenoni con svasatura.
  • Anche per il tenone a coda di rondine si sono predisposti alcuni esempi con svasatura.
  • Per illustrare la piallatura nella visualizzazione si è creata la testura speziale „piallatura“ (testure, legno). <Filmato - Piallatura, tagliare in 3D>
  • Inoltre è disponibile la nuova testura legno „abete rosso 06“.
  • Per la tegola Reform-Z18S di Koramic si sono corrette le zone d’inclinazione della tegola (ditta Will)
  • Per la tegola „Rubin 11 V-K“ si sono corrette le larghezze di copertura delle tegole della linea di facciata. (ditta Frankenhauser)
  • Il calcolo del materiale dell’inizio displuvio SF9 è stato corretto da Trost. (ditta Stumpf)
  • Oltre ai tipi finali ora esiste il gruppo „rastremazione“. Nel gruppo subordinato „rastremazione di puntoni“ sono disponibili degli esempi.
  • Per i dati fondamentali della costruzione sistematica in legno è stato messo a disposizione una traversa.
  • Ai dati fondamentali della parete si è aggiunto il gruppo „legno massiccio parete“. Queste pareti massiccie possono essere esportate ad esempio alla PBA di Hundegger o ad altre macchine usando il formato BTL.
  • Si è messo a disposizione la macro „marc S3 centrale“ specialmente per la costruzione a blocchi.
  • Nelle lavorazioni 3D si è aggiunta una scritta al gruppo „profilo“. Questa scritta SEMA (esempio) può essere trasferita su un legno ed esportata ad un centro di lavorazione degli elementi.
  • In „oggetti 3D vari“ si è creato il gruppo „disegno scale“ con i gruppi subordinati „oggetto base“, „esempi“ e „figure“. Questi dati fondamentali servono per costruire degli steccati adattabili.
  • Si è messa a disposizione un’altra testura di legno (abete rosso 06).
  • Si sono fatti degli adattamenti speciali per la testura „lana di vetro“. (Italia)
  • Si sono ritoccati alcuni dettagli dei dati fondamentali della struttura del tetto.
  • Alle lavorazioni 3D “profilo” si è aggiunto un determinato punto base del puntone.

Disposizione di puntoni

  • Si è resa più veloce la creazione di elementi (displuvi/compluvi) per il tetto automatico e per i comandi di creazione tradizionali.
  • Si compongono più velocemente le immagini di dati per i puntoni. Così si possono eseguire più rapidamente i comandi di creazione per i puntoni.
  • Nella versione 10.3 si sono modificati fondamentalmente l’uso ed il calcolo della piallatura di componenti. La determinazione della piallatura si stacca dalla superficie base, vale a dire che per la piallatura adesso esiste una superficie autonoma che può essere resa visibile in F7 in „assonometria“, „superfici“. Si crea rispettivamente una superficie di piallatura come poligono per ogni superficie del tetto potendo eseguire così le modifiche di un poligono come “aggiungere casello/rettangolo, spostare spigolo, ecc… . Questo significa che si può definire la linea di divisione tra rivestimento grezzo e rivestimento a vista (definizione attraverso la superficie di base) indipendentemente dalla superficie di piallatura (ad esempio: non si deve piallare la parte esterna di un puntone, però su questo puntone si unisce il rivestimento grezzo con il rivestimento a vista).
    L’intersezione dei componenti con la superficie di piallatura viene definita con le conosciute impostazioni in Alt F7 (Alt F7, valutazioni, tetto, piallare componenti, di più). Qui si può stabilire quali componenti vanno piallati. Inoltre si può definire se il componente va piallato completamente o solo sulla parte della sporgenza con o senza supplemento. Quindi la sovrapposizione della superficie di piallatura con il componente creare una piallatura per questa parte.
    Per riportare la piallatura nello stato originario esiste per la superficie evidenziata il comando di modifica “ricalcolare superfici/-e di piallatura” in “varie”..
    Al fine di poter controllare in modo rapido e comodo la piallatura dei vari componenti adesso può essere resa visibile anche nella visualizzazione. Nel menu subordinato dell’icona „opzioni per l’illustrazione di lavorazioni“ si trova la funzione „illustrare piallatura“. Altrettanto in F7 in „immagini e 3D“, „visualizzazione“. È possibile stabilire nelle impostazioni di colori dell’assonometria il colore o la testura per le superfici di piallatura. Altrettanto l’illustrazione della superficie di piallatura nella visione dall’alto. <Filmato - Piallatura, tagliare in 3D>
  • Nella versione 10.3 è stato ritoccato completamente ed ampliato il comando di lavorazione „tagliare 1 volta“. Per di più il comando è stato abilitato anche per il 3D e tutte le altre le visioni come sezione verticale, sezione orizzontale, vista dal nord ecc… . È stato ritoccato anche il comando 2D per rendere uguale per l’utente, l’uso nella visione dall’alto e nella visione 3D. Così con il comando „tagliare 1 volta“ nello spazio per gli inserimenti viene chiesto lo spigolo o la superficie desiderata con cui si deve eseguire il taglio del componente evidenziato. In 3D, oltre alla presa della superficie esiste la possibilità di definire la superficie di taglio desiderata cliccando 3 punti (istanza d’inserimento). Inoltre si può fare l’intersezione con la superficie desiderata anche con una distanza attivando il tasto d’interspazio prima della presa della superficie. I relativi indicatori del mouse rilevano in modo grafico la superficie desiderata o lo spigolo desiderato. Dopo aver cliccato uno spigolo oppure una superficie, il componente tagliato viene già rappresentato in modo aggiornato. Quindi l’inserimento è appoggiato da una previsione prima della conferma del comando con “OK”.
    È stato ritoccato ed ampliato anche l’effetto del tipo finale quando si “taglia 1 volta”. Adesso appare la selezione del tipo finale anche quando si tagliano i legni di parete e solaio.
    Si può semplicemente riprendere il tipo finale proposto oppure prendere il tipo finale desiderato come al solito dai dati fondamentali. Naturalmente per assegnare il tipo finale è utile anche la ripresa del tipo finale tramite la funzione “copiare” o la selezione rapida (freccia piccola al pulsante dei dati fondamentali).
    Se si desidera solo un taglio al componente (se si deve rapportare il componente alla superficie desiderata), in basso a destra nello spazio per gli inserimenti è disponibile il pulsante opzionale “ottenere obbligatoriamente taglio semplice”. Premendo questo pulsante durante il comando, svanisce la finestra del tipo finale e si rappresenta nella previsione il taglio di rapporto.
    È stato perfezionato anche l’impiego di più componenti da tagliare. Se, ad esempio, ci sono tagli differenti sulle estremità del componente significa che i dati differenti nel dato fondamentale del tipo finale viene indicato con „???”. Se sulle estremità dei componenti si trovano dei tipi finali completamente differenti, questo viene indicato presso il tipo con il testo „assegnare dati“. Adesso si può afferrare il tipo finale desiderato per tutti i componenti oppure riprenderlo con l’aiuto della pipetta (pulsante per copiare) da un componente attuale direttamente dal disegno. Se invece non si assegna alcun tipo finale, significa che il componente tagliato conserva quello di finora. In questo modo è possibile tagliare ad esempio degli arcarecci con testate differenti, senza che queste ultime vadano perse.
    Con l’unificazione del comando adesso nel 3D si possono tagliare assieme anche dei componenti differenti (componenti della disposizione di puntoni, legni di parete e solaio come anche componenti della scala).<Filmato - Piallatura, tagliare in 3D>
  • È stato altrettanto ritoccato il comando „tagliare, allungare/accorciare“ e messo a disposizione per tutte le visioni.
    Nello spazio per gli inserimenti è possibile inserire la misura d’allungamento desiderata o a mano oppure cliccando un punto qualsiasi nel disegno. La misura d’allungamento viene inserita nel senso del componente. A scelta si può assegnare anche la lunghezza totale del componente.
    Il comportamento del tipo finale nel caso di „tagliare, allungare/accorciare“ corrisponde a quello di „tagliare 1 volta“ (come descritto sopra). Adesso è naturalmente possibile assegnare un tipo finale anche ai legnami di parete e solaio durante il corso del comando. <Filmato - Piallatura, tagliare in 3D>
  • Al posto di un puntone displuvio o puntone compluvio adesso è possibile creare anche due puntoni da timpano l’uno accanto all’altro. Si può fare questo con il comando di creazione „displuvio / compluvio a linea“ se si usa il dato fondamentale di un puntone da timpano quando si clicca su una linea di displuvio o compluvio. Dopo aver confermato il messaggio indicativo (cioè che vengono creati due puntoni da timpano) si crea un puntone da timpano a destra ed a sinistra dello spigolo del tetto secondo le impostazioni nel dato fondamentale. <Filmato - "Two by four" System>
    Questa possibilità esiste altrettanto per il tetto automatico, se presso il dato fondamentale nella cartella “LGN” per i rimandi di displuvio, compluvio e così via viene integrato il puntone da timpano desiderato.
  • Adesso si possono suddividere i puntoni su una trama d’edificio esistente. A tale scopo in „puntoni“è stato creato il nuovo comando „suddividere in trama d’edificio“. È possibile attivare e regolare la trama d’edificio usando le icone conosciute nella fascia standard oppure tramite i comandi in “strumentie trama” ed “impostazioni per presa del mouse e trama”. Dopo aver cliccato il nuovo comando „suddividere in trama d’edificio“ segue nello spazio per gli inserimenti, la richiesta della superficie del tetto. La grafica di previsione indica la zona da suddividere all’interno della superficie del tetto; dopo aver confermato con il comando „OK“ si posiziona un puntone a centro dell’asse su ogni punto della trama d’edificio nella superficie del tetto cliccata.
    Questa funzionalità è disponibile anche per il tetto automatico (strumenti, tetto automatico F9). Adesso la suddivisione dei puntoni può essere fatta anche secondo la trama dell’edificio oltre all’impostazione “interasse”.
    Tramite il nuovo comando „in trama d’edificio“ nel menu della disposizione di travi si è resa possibile anche la suddivisione di travi di solaio in base alla trama d’edificio. <Filmato - "Two by four" System>
  • Nella versione 10.3 si può definire la forma del tenone. Nella seconda cartella del tipo finale “tenone” tra le impostazioni del gioco di montaggio si trova la definizione della forma del tenone. Esistono le impostazioni “angolare”, “arrotondato”, “rotondo”, un inserimento manuale del raggio e “in automatico”.
    Nel caso dell’impostazione „angolare“ il tenone viene prodotto ed illustrato in modo angolare.
    “Arrotondato“ significa che il tenone viene arrotondato con il raggio della fresa a candela.
    Con l’impostazione “rotondo” il tenone viene arrotondato a forma di semicerchio (lo spessore del tenone corrisponde al diametro del cerchio).
    “Automatico“ significa che il tenone viene creato nel modo impostato nei dati della macchina (vedi descrizione dettagliata in “elementi”)  <Filmato - Svasatura di tenone e tenone a coda di rondine>
  • Inoltre si può definire una cosiddetta svasatura per il puntone. A tale scopo al tipo finale „tenone“ è stata assegnata una terza cartella. Oltre alla profondità di svasatura si possono inserire le tracce per ogni parte del componente. Inoltre si definisce la forma della svasatura. Le impostazioni corrispondono all’arrotondamento del tenone descritto sopra. Alla fine esiste anche la possibilità di dare alla svasatura un gioco di montaggio. In corrispondenza si crea più grande il foro di svasatura. Naturalmente tutti gli inserimenti vengono rappresentati in continuo aggiornamento nell’immagine dati. Con la svasatura si riesce a dare al tenone una maggiore superficie d’appoggio e quindi una maggiore stabilità. <Filmato - Svasatura di tenone e tenone a coda di rondine>
  • Adesso si può produrre con una svasatura anche il tipo finale „tenone a coda di rondine. A tale scopo si è assegnata una terza cartella al tipo finale. Le impostazioni corrispondono esattamente a quelle del timpano. <Filmato - Svasatura di tenone e tenone a coda di rondine>
  • Adesso si possono lavorare i tiranti con il comando „tagliare“, „tagliare 2x“.
  • Quando si collocava una traversa di tirante (senza traversina) si modificava il tirante se il punto si trovava esattamente accanto al tirante. Questo errore è stato eliminato.
  • Adesso si può inserire anche un dato negativo per il supplemento del rivestimento di gronda (ALT F7).
  • Se si riprendeva un tenone da un’altro componente per un’estremità unificata in precedenza, il tenone si presentava sempre girato di 90° e doveva essere corretto a mano. Questo errore è stato corretto. Adesso è giusto il senso del tenone.
  • Per poter produrre puntoni nella zona di gronda con altezza di componente ridotta è stata programmata la cosiddetta rastremazione di puntoni.
    Nei dati fondamentali questa rastremazione si trova accanto ai tipi finali. Nel caso della rastremazione di puntoni senza riferimento agli arcarecci (prima voce di selezione nel dato fondamentale) si definisce intanto la lunghezza di rastremazione. L’inserimento può essere fatto a scelta o in pianta o in pendenza. La profondità di rastremazione viene inserita ad angolo retto rispetto al componente. La forma d’uscita della rastremazione può essere definita ad angolo retto o in orizzontale. Con l’ultimo inserimento si stabilisce se la rastremazione va prodotta solo sul puntone oppure anche su puntone displuvio, ovvero puntone compluvio.
    Nel caso della rastremazione di puntone con riferimento agli arcarecci è lo spigolo esterno dell’arcareccio piu basso nella superficie del tetto a definire la lunghezza e la profondità della rastremazione. Per potersi allontanare da questo punto è disponibile l’inserimento di una distanza orizzontale o verticale. A scelta si può impostare la formazione di un incastro o l’uscita al puntone sullo spigolo superiore dell’arcareccio. I campi della forma e dell’effetto hanno la stessa funzionalità della rastremazione senza riferimento all’arcareccio. Come al solito la definizione della rastremazione di puntoni è appoggiata da un’immagine di dati attiva. La rastremazione di puntoni non agisce soltanto per una banchina ma anche quando si usa un corrente superiore in una parete e se vi è un relativo contatto con i puntoni.
    Questo dato fondamentale della rastremazione viene integrato nella superficie del tetto desiderata. Sotto il rimando del puntone è stato creato un nuovo rimando per la rastremazione. Questo significa che la rastremazione può essere già definita durante la creazione del profilo. Così tutti i puntoni, ovvero tutti gli elementi di una superficie del tetto ricevono questa rastremazione. <Filmato - "Two by four" System>
  • Lo spazio immaginario „lunghezza del componente“ viene valutato anche per le tavole di tamponamento. (Francia)

Scale

  • È stato perfezionato il collegamento di pedate con i longheroni. I bulloni e tasselli vengono messi giusti.
  • Profili rotondi, profili angolari e travi a doppia T adesso creano delle lavorazioni sui componenti della scala
  • È stata ritoccata la grafica di previsione delle alzate. Adesso vengono rappresentate tutte le lavorazioni.
  • La linea di marcia termina, come prestabilito dalla norma DIN, sullo spigolo anteriore del gradino di uscita.
  • Correzione dell’interazione dei fianchi. Se si esegue l’intersezione di due fianchi tramite l’istanza „rotondo“ adesso vengono calcolate in modo giusto anche le pedate.
  • Nel file INI si possono compiere nuove impostazioni per l’export alla macchina. Le impostazioni possono essere prelevate da ESMP_EXPORT_MACCH.txt.
    1. È possibile impostare un gioco per le forature/lavorazioni di steccati. Qui si distingue tra una foratura di steccato proveniente da una ringhiera di collegamento o da una ringhiera di scala normale. In più esiste la possibilità di assegnare a parte il gioco in basso, in alto o nel caso passante.
       

      GIOCSTEC_RS_PASS=0

      Valore in mm, indica il gioco della foratura di steccato nella ringhiera di scala nel caso passante (corrente)

      GIOCSTEC _RS_BASSO=0

      Valore in mm, indica il gioco della foratura di steccato nella ringhiera di scala per lo steccato in basso (fianco/corrente)

      GIOCSTEC _RS_ALTO=0

      Valore in mm, indica il gioco della foratura di steccato nella ringhiera di scala per lo steccato in alto (corrimano/corrente)

       

       

      GIOCSTEC _RC_PASS=0

      Valore in mm, indica il gioco della foratura di steccato nella ringhiera di collegamento per il caso passante (corrente)

      GIOCSTEC _RC_BASSO=0

      Valore in mm, indica il gioco della foratura di steccato nella ringhiera di collegamento per lo steccato in basso (fianco/corrente)

      GIOCSTEC _RC_ALTO=0

      Valore in mm, indica il gioco della foratura di steccato nella ringhiera di collegamento per lo steccato in alto (corrimano/corrente)


    2. A scelta si possono esportare a forma rotonda o rettangolare i fori rotondi di tenoni arrotondati.
       

      FOROTENONE_ROTO=1

      0 : i fori rotondi di tenoni arrotondati vengono esportati a forma rettangolare
      1 : i fori rotondi di tenoni arrotondati vengono esportati a forma arrotondata

      FOROTENONE_ PD_ROTO=1

      0 : i fori di tenoni arrotondati in pedate vengono esportati a forma rettangolare
      1 : i fori di tenoni arrotondati in pedate vengono esportati a forma arrotondata 

      FOROTENONE _ TA_ROTO=1

      0 : i fori di tenoni arrotondati in tavole (fianco, corrimano,…) vengono esportati a forma rettangolare
      1 : i fori di tenoni arrotondati in tavole (fianco, corrimano,…) vengono esportati a forma arrotondata

      FOROTENONE _ MO_ ROTO=1

      0 : i fori di tenoni arrotondati in montanti vengono esportati a forma rettangolare
      1 : i fori di tenoni arrotondati in montanti vengono esportati a forma arrotondata


    3. Se la la vorazione di un quadrone o di un corpo di estrusione si trova allineata con lo spigolo del componente è possibile assegnare a scelta una sporgenza.
       

      QUA_SPORG=0

      Valore in mm: sporgenza per lavorazioni quadrone 3D

       

       

      QUA_SPORG_PD=0

      Valore in mm: sporgenza per lavorazioni quadrone 3D su profilo di pedata

      QUA_SPORG_AL=0

      Valore in mm: sporgenza per lavorazioni quadrone 3D su profilo di alzata

      QUA_SPORG_TA=0

      Valore in mm: sporgenza per lavorazioni quadrone 3D su profilo di tavola

      QUA_SPORG_MO=0

      Valore in mm: sporgenza per lavorazioni quadrone 3D su profilo di montante

       

       

      EST_SPORG=0

      Valore in mm: sporgenza per lavorazioni d’estrusione 3D

       

       

      EST_SPORG_PD=0

      Valore in mm: sporgenza per lavorazioni d’estrusione 3D su profilo di pedata

      EST_SPORG_AL=0

      Valore in mm: sporgenza per lavorazioni d’estrusione 3D su profilo di alzata

      EST_SPORG_TA=0

      Valore in mm: sporgenza per lavorazioni d’estrusione 3D su profilo di tavola

      EST_SPORG_MO=0

      Valore in mm: sporgenza per lavorazioni d’estrusione 3D su profilo di montante


  • Collegamenti angolari automatici di fianchi: nella serie di dati di automatismo della scala si possono definire dei fianchi con il collegamento di componenti stabilito. La versione (cartella „VER“) nella serie di dati del fianco determina il comportamento degli angoli del fianco. Qui è disponibile il collegamento „lungo – corto“, „corto – lungo“, „lungo – corto plateau“, „smusso“, „incastro in basso“ e „incastro in alto “. In più si può inserire per l’altezza del collegamento ad incastro un valore fisso o percentuale dall’alto o dal basso.
  • Gli angoli delle pedate possono essere arrotondati. Esiste la possibilità di assegnare un tracciato a parte ed un raggio a parte per ogni angolo di pedata.
  • Oggetti 3D adattabili per steccati e montanti. Nei dati fondamentali in visualizzazione/oggetti 3-D >> altri oggetti 3D >> stile di scala, è disponibile il gruppo di oggetto base. In questo gruppo si sono disposti due oggetti di base differenti.
    “L’oggetto“ serve per disporre oggetti 3D per steccati e montanti che si riferiscono all’inizio o alla fine del componente. „L’oggetto base a centro“ è per gli oggetti 3D che sono fissati al centro e che vanno adattati all’inizio ed alla fine. Così si possono creare degli oggetti 3D che non si deformano cambiando ad esempio la lunghezza, ma che rimangono costanti sulle posizioni desiderate e che il resto si adatta alla lunghezza del componente. <Filmato - Oggetti 3D adattabili>
  • È stato ritoccato ed ampliato anche il comportamento del tipo finale quando si esegue la funzione „tagliare 1 volta & allungare/accorciare“. È possibile riprendere semplicemente il tipo finale proposto o prelevare come al solito il tipo finale desiderato dai dati fondamentali. Naturalmente per assegnare il tipo finale è utile anche la possibilità di riprendere il tipo finale tramite „copiare“ o la selezione rapida (freccia piccola al pulsante dati fondamentali).
  • Nella serie di dati del fianco, nella cartella „VER“, sono disponibili nello sviluppo nuovi tipi di calcolo delle curvature.
    Curvatura continua: lo sviluppo della curvatura viene calcolato su tutta la parte della scala e si adatta a pieche e montanti. I collegamenti di fianchi vengono creati senza giunti. Questo calcolo di curvatura è stato ripreso dalle versioni precedenti.
    Curvatura interrotta: lo sviluppo della curvatura viene interrotto presso le pieghe ed i montanti. Ogni fianco usa per il calcolo solo le alzate presenti. Così può formarsi un giunto tra i fianchi. Il grande vantaggio di questo calcolo è che vengono calcolate le tavole con una larghezza ridotta. In più con l’impostazione addizionale „BA/AL = AL à BA“ si possono creare fianchi assolutamente paralleli.
    Dritto: si crea un fianco senza curvatura. Per calcolare la distanza, ovvero l’inclinazione del fianco si usano solo le pedate non bilanciate. Non si considerano le pedate bilanciate. Questa impostazione si usa spesso per le scale non curvate.
    Parzialmente dritto 1 lato: fianchi dritti con adattamento speziale della distanza sopra e sotto. Si calcola l’inclinazione dei fianchi presso le pedate non bilanciate. Si cerca di tenere il fianco dritto il più possibile. Nella parte bilanciata il fianco ora si adatta solo a spigolo superiore o spigolo inferiore della distanza impostata.
    Parzialmente dritto 2 lati: fianchi dritti con sviluppo di curvatura interrotto e adattamento parallelo alla distanza. Qui si combinano solo due criteri del calcolo. Il fianco viene tenuto dritto nella zona delle pedate non bilanciate. In caso di pedate bilanciate si calcola un adattamento parallelo della distanza. In fianco ottiene una curvatura in questa zona. I componenti non vengono adattati ai loro passaggi. Così può formarsi un giunto tra i fianchi. Il vantaggio di questo calcolo è che si presenta una sezione trasversale minore del fianco rispetto all’impostazione „GdpB“.
    Parzialmente dritto compensazione: fianchi dritti con sviluppo di curvatura continuo e adattamento parallelo alla distanza. Questa è una combinazione di più criteri di calcolo. In questa zona il fianco viene tenuto dritto dalle pedate non bilanciate. Nel caso di pedate bilanciate si calcola un adattamento parallelo della distanza. Il fianco ottiene una curvatura in questa zona. In più si calcola una compensazione sui passaggi dei componenti (collegamento fianco con fianco), vale a dire che non c’è giunto tra il primo ed il secondo fianco.
  • La funzione „presa di punto sulla linea laterale“, nel bilanciamento singolo, funziona anche per le scale senza il vuoto centrale della scala.

Oggetti 3D

  • È stata modificata la risoluzione di profili toni. (MooBie Holzbau)
  • Per gli oggetti 3D ancorati adesso esiste la possibilità di inserire la distanza di ancore in percentuale. Si fa questo nella cartella „anc“ dell’oggetto 3D. Si inserisce il valore in percentuale o la distanza necessaria dallo spigolo del componente. Così si riesce a creare ad esempio un foro 3D sul legno sempre con una distanza del 15 % dalla superficie del componente.
  • È stata ampliata la cartella „Lav“ per l’effetto delle lavorazioni 3D sui componenti. Qui l’utente ora ha le seguenti possibilità: „effetto su tutti“; „effetto sui componenti destinatari“; „effetto su tutti gli altri“ ed „effetto su quelli selezionati“. Impostando “effetto su tutti” si crea una lavorazione su tutti i componenti colpiti dalla lavorazione 3D. „Effetto su componenti destinatari“, significa che la lavorazione viene creata solo sull’oggetto ancorato. „Effetto su tutti gli altri“, vuol dire che ricevono una lavorazione tutti i componenti colpiti, tranne il componente su cui è stata ancorata la lavorazione. „Effetto su quelli selezionati“: si determinano con un clic del mouse i componenti che devono recevere una lavorazione.
  • Si esegue di nuovo correttamente il calcolo del peso per profili rotondi girati e descritti.. (ABZ Bodenseekreis)
  • Oggetti 3D ancorati su un componente, oltre alle due dimensioni di finora (spesso LARGHEZZA e LUNGHEZZA) ora possono prendere dal componente anche la PROFONDITÁ dinamica.
    Si fa questo come finora solo se la dimensione interessata è tenuta variabile (pulsante „var“). Per la dimensione che poi si serve della PROFONDITÀ dinamica è stato integrato un pulsante addizionale in modo tale da abilitare esplicitamente questa funzionalità. (pulsante "modo A" = modo ancoraggio). Se questo pulsante fosse visibile nel caso di un oggetto 3D, significa che si può abilitare una volta sola la funzionalità (presa della PROFONDITÀ), se necessario.
    Dopodiché sparisce il pulsante e la funzione viene determinata esclusivamente dall’impostazione FIS/VAR per la dimensione. La "PROFONDITÀ“ del componente, sul quale è ancorato l’oggetto 3D, viene calcolata dalla “profondità passante massima” presso i punti angolari (+centro) dell’oggetto 3D.
    Esempio:
    Richiesta: si deve impostare un foro 3D ancorato su una superficie di legno in modo che questo entri nel legno sempre solo al 50 % - indipendentemente dalla presente profondità di legno.
    Realizzazione: mettete a „var“ la lunghezza del foro ancorato (così assume l’intera profondità passante) e mettete la distanza dell’ancora alla FINE a -50 %.

Parete solaio 3D

  • Si rappresentano di nuovo correttamente le aperture delle macro di pareti negli strati. (ditta Aga e ditta Stadelmann&Stutz)
  • Adesso è possibile rimettere gli elementi di tetto e solaio sull’altezza originaria (posizione originaria), come i corpi di parete.
  • Nel caso della chiodatura in automatico si è aggiunta la zona di collisione al trattamento delle linee di chiodatura. Esiste ora la possibilità di inserire distanze di bordo dalla chiodatura assoluta sia per le aperture che per le zone marginali. Nelle aree impostate non si crea la chiodatura assoluta. Le impostazioni del trattamento di collisione valgono altrettanto per le tranciature a finestra e strati.
  • È stato riprogrammato il centro di gravità del peso dei corpi di parete / tetto / solaio. Partecipano a questo calcolo tutti i componenti che hanno una registrazione nella definizione del peso e che possiedono l’impostazione “SI” per il calcolo del centro di gravità. Di questi componenti si calcola rispettivamente il centro di gravità individuale che poi vengono raggruppati in un centro di gravità totale della parete. Possono partecipare al calcolo del centro di gravità solo i componenti disegnati nella visione come anche gli oggetti ancorati. Attraverso il controllo del componente si può vedere il peso totale della parete. Il peso dei componenti che partecipano al calcolo del centro di gravità può essere indicato tramite lo spazio immaginario „peso CG“. Nella distinta del materiale viene valutato anche il peso/peso centro di gravità. Se la parete ha una registrazione di peso individuale, allora si usa questo, altrimenti prevalgono i componenti nella parete. Si considerano altrettanto nel calcolo del centro di gravità e del peso le aperture di finestre, porte e macro. <Filmato - Peso e centro di gravità>
  • Si è ampliata la logica della pluriparete automatica in modo che adesso si possa fare un’ottimizzaione attraverso la numerazione delle pareti. Con un’impostazione nel menu della pluriparete automatica è possibile compiere un raggruppamento previdente secondo un ordine determinato usando il numero di parete, ovvero di elemento. In questa circostanza si comincia con il numero più piccolo e si considera, a seconda delle impostazioni in Alt-F7, un determinato numero di pareti con numero progressivo che vanno bene sul piano di lavoro (l’impostazione si trova in Alt+F7 in pareti – varie – numero previdente per pluriparete).Quest’opzione offre all’utente la base perfetta per la produzione di pluripareti e piani di carico. Adesso si possono creare come pluriparete le pareti senza legni come anche le pareti singole (l’impostazione si trova in Alt+F7 in pareti- varie- tollerare parete singola come parete multipla e tollerare parete senza legno come parete multipla). Questi ampliamenti della pluriparete valgono anche per gli elementi di tetto e solaio.
  • È stato ampliato il dato fondamentale degli elementi di tetto e solaio. Con l’aiuto del campo di rimando “varie” (2a cartella) è possibile assegnare un MCAD o dei legni a tutti gli spigoli non definiti degli elementi del tetto e del solaio.
  • Si è resa più facile la modifica degli strati di parete, tetto e solaio. In “profilo di parete”, „lavorare strati“ l’utente ha ora la possibilità di evidenziare e modificare gli strati. Questa funzione ampliata offre una moltitudine di possibilità per modificare a mano gli strati rispettivamente nelle zone differenti. Come prima si trasferisce la modifica del corpo di parete allo strato. Se invece si stampano gli strati, quando si allunga/accorcia la parete rimangono invariate le sporgenze di strato restanti all’inizio ed alla fine della parete. Lo stampo rimane sulla posizione originaria. L’indietreggiamento di tutte gli stampi manuali viene eseguito con il comando „tagliare su altezza originale” oppure “tagliare a tetto “. <Filmato - Modifica degli strati>
  • È stata ampliata l’uscita automatica della pluriparete. Con l’uscita esiste ora la possibilità di scegliere tra le impostazioni „distanza del legno“ e „distanza degli strati“. È stata altrettanto ampliata l’uscita manuale. Con la creazione manuale di una pluriparete l’utente ha ora anche la possibilità di definire la distanza tra gli strati delle pareti. A tale scopo si è ampliato il menu selettivo per la „sporgenza di strato“.
  • Si è eliminato il problema di arrotondamento per il trasferimento a Laser Con. (ditta Wigo)
  • Per poter soddisfare le esigenze delle costruzioni in legno alternative si sono programmati per la parete automatica nuovi raccordi, ovvero collegamenti di parete. Ad esempio per il sistema „Two by Four“ si sono usate delle sezioni di legname molto deboli in modo che qui diventi necessario usare correnti superiori doppi, ovvero correnti inferiori doppi. Per garantire la massima stabilità per pareti di collegamento, collegamenti angolari e pareti congiunte si allunga rispettivamente un corrente superiore o corrente inferiore nella parete vicina accorciandolo rispettivamente nella parete collegata. Quindi si esegue una dentatura delle pareti l’una con l’altra.
    Per ottenere una dentatura sugli angoli della parete bisogna procedere come segue. Nel dato fondamentale del legno di parete (ad esempio: corrente) bisogna scegliere rispettivamente „si“ per l’impostazione „allungare inizio“ e „allungare fine“. Questi legni modificati poi possono essere integrati in un dato fondamentale di parete e vengono usati per la parete automatica. L’allungamento o l’accorciamento dei correnti avviene poi automaticamente.
    Naturalmente per i collegamenti a T valgono le stesse impostazioni come per i correnti. In questo caso si allunga il corrente superiore della parete a T. Il corrente superiore della parete longitudinale viene aperto automaticamente e tagliato al corrente allungato della parete a T.
    Si offre una soluzione anche per pareti particolarmente lunghe che vanno congiunte. Ai correnti occorre l’impostazione descritta in precedenza. La misura di allungamento dei correnti può essere inserita in Alt F7 in „legni/disposizione travi“, „elementi“, „misura di allungamento, misura di accorciamento per giunto longitudinale parete“. Il legno allungato accorcia automaticamente il legno colpito. In caso di un valore positivo in Alt F7 si allunga il legno alla fine della parete. In caso di un valore negativo si allunga il legno all’inizio della parete. <Filmato - "Two by four" System>
  • È stato ampliato il menu degli strati per la valutazione degli strati. Qui esiste la possibilità di far partecipare alla superficie da individuare tutti gli strati o solo alcuni singoli strati. Per gli strati che partecipano al calcolo si individua l’ombra. La superficie di conteggio viene valutata nella distinta del materiale tramite uno spazio immaginario (spazio immaginario-> superficie di calcolo). L’ampliamento della superficie di calcolo si riferisce agli elementi di parete, tetto e solaio.
  • Per la valutazione della superficie e del volume esiste ora la possibilità di calcolare lo strato HO dalla parte di vista o dal profilo massimo dello strato HO. L’impostazione si trova in Alt F7 in valutazioni-> superfici ed aperture.
  • È stata ampliata la parete automatica in modo tale da poter creare delle pareti in legno massiccio. Adesso esiste la possibilità di creare nello strato HO un legno attraverso tutto il corpo di parete. Il legno si adatta automaticamente al profilo della parete e crea una OUTLINE. Per la creazione del legno si assegna un legno al corrente inferiore ed all’inizio della parete. Assegnando un legno al corrente inferiore della parete, significa che il legno viene creato in orizzontale, per l’inizio della parete invece in verticale. Nel campo addizionale della parete occorre la seguente registrazione:
    LEGNO MASSICCIO
    PROFILO DI PARETE
    FINE.
    Queste pareti possono essere trasferite attraverso il programma elementi alle macchine Hundegger PBA oppure tramite il formato BTL alle altre macchine (vedi anche programma elementi)
  • Adesso esiste la possibilità di evidenziare più spigoli di strato in sezione tenendo premuto il tasto SHIFT e con il rettangolo di evidenziamento (ditta Kampa)

Interfaccia DXF I3

  • Adesso l’import grafico permette la lettura corretta di grafiche GIF. (ditta: Zimmerei Fahrenberger GmbH)

 

Innovazioni V10.2 Build 4600

Generalità

  • Con il comando „grafica“ si possono inserire nel CAD anche i file PDF. I file vengono indicati subito con la selezione.
  • È più variabile l’assegnazione di nomi per la stampa del disegno in formato PDF. Nelle preregolazioni (Alt + F7) in generalità -> varie -> stampa disegno si può variare anche il nome del file usando gli spazi immaginari. (ditta Dittus)
  • Attraverso il menu strumenti -> opzioni -> eliminare file esterni adesso è possibile cancellare dal progetto di costruzione i file terzi che non servono più (grafiche ecc…). Questo si può realizzare o a mano mediante la prima voce „ripulire/sistemare progetto attuale“ o attraverso il programma in modo automatico attraverso la seconda voce „ripulita/sistemazione automatica“ quando si chiude il progetto.
  • Per rendere più semplice l’approccio con i programmi SEMA abbiamo realizzato dei filmati introduttivi che prospettano il facile uso ed il modo di procedere con il programma SEMA.
  • Avvicinando il mouse alle grafiche lineari importate, si evidenziano soltanto le linee anziché tutto il “poligono”. (ditta Regnauer)
  • Con l’invio dei progetti di costruzione mediante il programma Outlook non dovrebbe più apparire il messaggio che annuncia che non si è potuto cancellare un determinato indice.
  • Nel comando di lavorazione „cancellare“ si può impostare se deve apparire una domanda di conferma. Eseguendo il comando si può impostare quest’opzione per la richiesta di sicurezza (ditta Riedelsberger)
  • Lo standard per la creazione di un piano di costruzione è stato impostato in modo che il piano di costruzione si visualizzi subito dopo la creazione.
  • Evidenziando una superficie di tetto ed un legno della disposizione di travi e attivando l’opzione visibilità „rendere visibili solo componenti evidenziati (superficie di tetto, tetto parziale, parete…)” ora vengono rappresentati entrambi i componenti.
  • Con il comando "stabilire direzione nord" il mouse indica sempre l’attuale direzione nord. (ditta Kampa)
  • Si possono inserire le distinte del materiale nel disegno. Il modo di procedere è questo: scegliere la lista desiderata tra liste/elementi, copiare la lista con CTRL+ C, passare poi al disegno desiderato ed inserire nel disegno come testo la lista copiata in precedenza. Il programma assegna automaticamente il tipo di scrittura e la dimensione. Nel caso in cui si desideri un’altro formato per la scrittura si può inserire con CTRL+ V anche mediante il comando CAD “testo a più righe”. <Filmato - Import 3D>
  • Se è impostata su „lista“ la rappresentazione dei dati fondamentali, per il comando di creazione, ora in basso viene indicata anche una fascia orizzontale di scorrimento. Usando questa fascia si può scorrere „scroll“ a destra in caso di “nomi dati fondamentali“ lunghi. Inoltre con un clic destro del mouse nella selezione dei dati fondamentali in „visione“ si può impostare la „larghezza massima finestra“ e la finestra del dato fondamentale assume la massima larghezza del possibile nome di dato fondamentale. (ditta Kampa)
  • Si sono perfezionate le prestazioni del programma nelle seguenti parti: (ditta Pagano, ditta Cost ecc.)
    • Inserimento dei componenti nell’archivio intermediario.
    • Calcolo delle lavorazioni con oggetto 3D.
    • Nelle preregolazioni (Alt + F7)-> generalità-> risoluzione dei corpi d’estrusione e di rotazione-> più, è possibile scegliere di rappresentare i fori con una crocetta e l’asse del foro (aumento della velocità del calcolo CSG (calcolo in sottofondo) quando ci sono molti fori)
    • Nell’ambito del CAD si sono resi più veloci l’uscita del testo, la modifica contemporanea di alcuni testi (ad esempio tipo di scrittura) la perforazione delle linee, la copia, lo spostamento, il raggruppamento, l’evidenziamento ed il disevidenziamento. Si è aumentata la velocità della composizione dell’immagine nonostante la presenza di molte linee corte.
    • Si è reso ancora una volta più veloce il calcolo delle lavorazioni in sottofondo su PC con processore Dual Core (Core 2 Duo).
  • BTL 10.0: Il programma SEMA esporta adesso i file BTL anche in formato BTLV10.0. Circa 15 anni fa SEMA ha sviluppato il formato BTL al fine di avere una possibilità di descrivere i componenti indipendentemente dalla posizione sulla macchina e dall’utensile ecc… . Cadwork ha utilizzato questo formato per il trasferimento al nostro programma elementi sviluppandolo come noi nel corso degli anni, ma indipendentemente da SEMA. Nell’anno 2007 entrambe le aziende hanno standardizzato lo sviluppo dei vari linguaggi in modo tale da generare un formato BTL unico. Nel programma SEMA si continua ad utilizzare un formato interno molto simile al formato BTL.
    Nel momento in cui si esportano dei componenti alle macchine il programma usa:
    - o il formato BVN per le macchine di Hundegger
    - o il formato BTL V10 (dalla SEMA V10.2) per tutti gli altri tipi di macchina.
    Il programma SEMA esporta i componenti in formato BTL. Le macchine per la lavorazione dei singoli elementi di una dozzina di fabbricatori internazionali riescono a leggere questo formato. Questo tipo di trasferimento è in azione da oltre 200 clienti. In questo settore collaboriamo con i nostri concorrenti e con i fabbricatori di macchine in modo tale da garantire soprattutto ai nostri clienti un trasferimento di dati affidabile attraverso un’interfaccia dati unica e standardizzata. Naturalmente si continuerà anche in futuro a sviluppare il formato. In Internet, alla pagina www.design2machine.com viene descritto questo formato. La pagina si rivolge in prima linea ai fabbricatori di macchine e di software che per il trasferimento dei dati usano BTLV10. Lì trovate la documentazione dell’interfaccia ed un Viewer. Il Viewer serve per lo sviluppo e l’assistenza destinata alla visualizzazione ed al controllo dei file BTL. Tutto il resto va sviluppato a cura di ogni stesso fabbricatore di software e di macchine. Per evitare che corrano delle voci: Abbiamo aumentato le nostre risorse nella nostra sezione per lo sviluppo, soprattutto nell’ambito del trasferimento alle macchine di lavorazione degli elementi e stiamo intensificando le operazioni di sviluppo sia per le varie macchine Hundegger che per gli altri tipi di macchina con il formato BTLV10!
  • Al fine di rendere più veloce il calcolo delle lavorazioni di legnami si possono ora disegnar i fori anche in qualità di assi. A tale scopo si ripreso nelle preregolazioni (Alt F7) in "generalità", "ottica", "soluzione dei corpi di estrusione e di rotazione", "più" la "rappresentazione dei fori". Perciò attivando "disegnare fori come asse" si rappresenta il foro solo con u nasse e con una croce all’entrata ed all’uscita. Si riduce in maniera considerevole l’operazione di calcolo specialmente per i componenti con molti fori. (ditta Cost) (questa innovazione è già compresa in Build 4400.)
  • Si è ottimizzato il trattamento dei font. (ditta Köthensdorfer)
  • Se si inseriscono gli spazi immaginari "orario" e "data" in un percorso o nome di file, adesso viene sostituito il doppio punto con una sottolinea. Il doppio punto nel percorso o nome di file non è ammesso. (ditta Dittus)
  • Per i progetti memorizzati vengono caricati subito correttamente le impostazioni F7 senza dover comporre un’ulteriore immagine. (ditta Adlerhaus)
  • Si è migliorata la verifica del contenuto di progetto nel modo progetto 2. Adesso nelle impostazioni F7 utilizzate si riconoscono come due impostazioni individuali le parole per piano. (ditta Kobus)

PIA, CAD, QUO, MCAD

  • Creando testi CAD con cornice su un tratteggiato si cancella il tratteggiato all’interno della cornice.
  • Per cambiare un testo di un rigo esiste la possibilità di illustrare per completo lo spazio d’inserimento. Con un clic destro su "testo" nel dato fondamentale si può selezionare l’opzione "spazio d’inserimento grande". Si apre una nuova finestra in cui si può indicare ed editare comodamente il testo. <Filmato - Import 3D>
  • Per la modifica dei file Word o Excel (che sono stati integrati prima attraverso una nuova grafica) esiste la possibilità di modificare velocemente i dati usando un nuovo comando. Dopo aver importato il file bisogna evidenziarlo e cliccare poi l’icona “editare file integrati”. Così si apre il documento Word o Excel e può essere modificato comodamente. L’icona per il comando "edita dati integrati" è disponibile nel "menu adattamento" (visione-> fasce simboli-> adattare-> comandi-> modificare). Così il cliente ha modo di collocare questo comando a piacere sulla barra degli strumenti. <Filmato - Import 3D>
  • I dati fondamentali MCAD sono stati perfezionati per l’inserimento di „archi“ e „componente smusso“. Per inserire componenti con lo smusso adesso sono disponibili alcune possibilità. L’utente può dare al componente uno smusso per zona o per parte. Per l’uscita dello smusso l’utente prende il relativo componente MCAD (rotondo/rettangolare o inclinato di 45°). Queste lavorazioni vengono rappresentate nella visualizzazione. Anche gli archi vengono creati mediante il relativo MCAD con riferimento al lato, con lunghezza e profondità variabile.
  • In questo momento esiste la possibilità di assegnare alla finestra o alla porta un componente di testo. Questa funzione è stata perfezionata. Adesso esiste uno spazio immaginario che indica la battuta della porta. Le parti di battuta 1e 3 vengono indicate come DIN a sinistra, le parti 2 e 4 sono DIN a destra. Se ad esempio nella porta si assegna lo spazio immaginario nella cartella ML nel campo “libero 1”, significa che nella distinta del materiale si vede anche il senso di battuta DIN. Lo spazio immaginario si trova in "componente" @B-battuta@.

Assonometria

  • Per calcolare le sporgenze di facciata (in considerazione della suddivisione orizzontale tegole) si può richiamare con il tasto “F3” del dato fondamentale della linea di facciata un calcolo intermediario. Si accede a questo calcolo intermediario anche mediante un pulsante accanto all’inserimento della sporgenza (ad esempio in caso di un’assonometria attraverso il comando „tetto parziale libero“ usando una linea di facciata)
    Si può richiamare questo calcolo intermediario con F3 nell’inserimento della sporgenza al fine di inserire un tetto ad una falde. Il testo nel rigo di stato sottostante fa notare questa funzionalità.

Coperture tetto

  • Si è perfezionato l’inserimento manuale di coperture. Per il comando "zona copertura" adesso è disponibile anche l’istanza d’inserimento girata. Quindi adesso si possono mettere delle tavole di rivestimento anche sugli arcarecci sormontati o altre costruzioni nel raster del materiale. Così è possibile eseguire un inserimento parallelo alla gronda (rivestimento sul puntone) e perpendicolare alla gronda (rivestimento sull’arcareccio sormontato) rispetto alla linea di falda del tetto.
  • Si sono ritoccati e perfezionati i dati fondamentali delle tegole (vedi descrizione dettagliata in "dati fondamentali componente contenuto cura")
  • Si disegnano correttamente le tavole di gronda che scorrono sui displuvi o sui compluvi anche con un interasse di tavole da gronda inserito. (ditta Jobega)

Interfaccia DXF e SCI-XML

  • Nella versione 10.2 è stato perfezionato l’import DXF/ DWG. Adesso esiste la possibilità di importare con questa funzione anche le grafiche vettoriali come ad esempio i file DWG. Dopo aver eseguito l’import, gli elementi CAD vengono raggruppati automaticamente in modo che si possano modificare più facilmente. Eccezione: se si riprendono i Layer significa che il disegno non viene raggruppato dato che parti del disegno si trovano su diversi Layer. La modifica successiva della dimensione funziona anche con l’aiuto del comando „ritagliare con punto di riferimento“.
    Importando dei file DXF con più di "1000 metri di dimensione" si presenta il messaggio che il file è troppo grande. Abbiamo le seguenti possibilità: importare lo stesso il file, ridurre l’estensione del disegno per l’import oppure adattare il coefficiente in Alt F7. Fondamentalmente con l’avvio del computer è valida l’impostazione Alt F7. Durante la sessione rimangono validi gli adattamenti del percorso import o del coefficiente.
    Con l’import si colloca il disegno DXF al punto zero. Ciò viene eseguito automaticamente se il punto del disegno DXF dista più di 100 metri dal nostro punto zero. Così si evita un posizionamento "sfavorevole" del disegno. <Filmato - Import 3D>
  • Si esportano gli oggetti 3CAD anche con „Export DXF 3D“.

Elementi

  • Si è perfezionato l’export di tagli particolari; incastri e intestature alle macchine per la lavorazione di elementi Hundegger P10, K1 e K2.
    • Per i tagli particolari, gli incastri e le intestature che la relativa macchina non riesce a produrre con un una macro di macchina, è possibile stabilire che devono essere “prelavorati” con un gruppo sega. Il taglio particolare, gli incastri e le intestature vengono prodotti mediante alcuni tagli singoli della sega fino al punto in cui la tecnologia ed i valori limite della machina lo permettono.
    • Per la Hundegger P10 si può impostare questa funzione in strumenti -> dati di macchina -> Hundegger P10 impostazioni generali -> ottimizzazione della lavorazione -> taglio particolare con sega, incastri con sega e innestatura con sega. In più con l’inserimento dei limiti trasversali della sega per i gruppi 1:5 e 1:6 si può ottenere che non si trasferiscono i tagli di sega che superano questo limiti trasversale. Se il valore min. e max. corrisponde a 0, si trasferiscono sempre tutti i tagli sega.
    • Per le Hundegger K1 e K2 si può impostare questa funzione in strumenti -> dati di macchina -> Hundegger K1 e K2 -> impostazioni generali -> 01 sega -> taglio particolare con sega; 02 incastro -> incastro con sega e 03 intestatura -> intestature con sega. Inoltre si può impostare anche la correzione della corsa. Visto che secondo i fabbricatori di macchine può variare di ca. 5 mm la precisione della profondità di sega, abbiamo scelto il default a meno 5 mm. Questo significa che la corsa trasferita alla macchina si riduce di 5 mm.
    • Indicazione importante! Al fine che funzioni correttamente l’esecuzione delle lavorazioni con il gruppo sega, è importante che i dati attuali degli utensili montanti (sega) corrispondano ai dati di macchina della macchina ed ai dati di macchina nel programma SEMA. Bisogna in ogni caso controllare ed adattare eventualmente il diametro e lo spessore della lama di sega (ditta Kaserer, ditta Lerchenmüller, ditta Gessner .......)
  • Il nuovo pulsante “salvare come immagine” esiste anche nel programma elementi in "modificare". Dopo aver cliccato questo pulsante ed assegnato un nome, il disegno attuale viene salvato automaticamente come immagine. Si può richiamare quest’immagine dalla gestione dei disegni (cartella „immagini“) in ogni momento.
  • Negli elementi si è introdotta la nuova lavorazione dello smusso. Si inserisce questa lavorazione attraverso MCAD (vedi dati fondamentali). La lavorazione si vede anche nella visione 3D testurata.
  • È stata introdotta la lavorazione „correzione di sezione“ soprattutto per le esigenze della costruzione a blocchi. Si entra inserisce questa lavorazione attraverso MCAD (vedi dati fondamentali).
  • La lavorazione Arco è stata introdotta come lavorazione elementi. Si inserisce questa lavorazione o attraverso MCAD o attraverso lavorazione 3D (vedi dati fondamentali).
  • Negli elementi si è messo a disposizione come lavorazione a parte il foro tenone troncante.
  • Il componente superiore (legno triangolare) di una parete costruita a blocchi viene trasferita anche agli elementi ed alle macchine. (Francia)
  • Nelle preregolazioni generali (Alt + F7) si può impostare in valutazioni-> varie-> in "info-testo" quale testo si deve trasferire „sul“ componente scegliendo lo spazio immaginario ed inserendo un testo a piacere. (ditta Gessner)
  • Non si creano più dei fori che si trovano sulla parte interna. (ditta Zimmermann)
  • Alla lavorazione della coda di rondine si è aggiunto un appianamento centrale. Questo appianamento viene trasferito relativamente anche alle macchine Hundegger. (ditta Philiphaus, ditta Hammer, ditta Greenside)
  • Adesso è possibile controllare i componenti negli elementi anche con una rappresentazione 3D testurata e nella nuova illustrazione delle superfici con gli spigoli. I relativi pulsanti sono stati integrati nella fascia di simboli standard.
  • Nell’ambito dell’export alla Hundegger KX ed alla Speed-Cut si può impostare nelle regolazioni generali per la macchina, per le lavorazioni longitudinali se lo smusso va prodotto con il gruppo 15:2 o con il gruppo 15:8. (ditta Hilberg)
  • Adesso si trasferiscono anche alla macchina Hundegger KX determinati fori frontali con inclinazione. (Fa. Jobega)
  • Nel caso di due intestature di fronte su un corrente di capriata si trasferisce correttamente la lunghezza dell’intestatura alla macchina Hundegger KX. (Francia)
  • Si è ottimizzato il comando dell’intaccatura alla gronda. Si esegue l’orientamento dell’intaccatura alla gronda rispettivamente all’inizio o alla fine del componente. (centro di lavorazione elementi „Abbundzentrum Bodenseekreis“)
  • Si trasferisce una scanalatura con inclinazione (salita) anche alla macchina Hundegger KX/Speed-Cut. (Italia)
  • Marcatori di strisce che si trovano in posizione coincidente con un taglio all’inizio ed alla fina vengono tralasciati quando si esegue l’export alle macchine Hundegger KX/Speed-Cut. Si può inserire questo come opzione nelle impostazioni generali della macchina in: gruppo marcaggio on oppure off. Questa ottimizzazione normalmente è attivata come standard (ditta Kampa)
  • Si può inserire nelle regolazioni generali della macchina l’export delle piallatura alla Hundegger KX/Speed-Cut. (ditta Kampa)
  • Le intestature laterali di un arcareccio attraverso due intestature 3D vengono trasferite alla macchina Hundegger K2 come scanalatura. (ditta Galli - Italia)
  • Sulle macchine Hundegger KX si riesce a comandare la lavorazione “30:0 profilo da definire a piacere”. Si può creare e trasferire questa lavorazione come „corpo d’estrusione con lavorazione“ (vedi anche oggetti 3D/3CAD. Nelle impostazioni generali delle macchine qui si può stabilire il diametro della fresa con la quale si deve eseguire la lavorazione.
    Indicazione di sicurezza: dato che le macchine non eseguono automaticamente gli angoli interni, essi vengono arrotondati al meglio possibile in base al diametro della fresa quando si esegue l’export. Si consiglia di controllare attentamente le lavorazioni che vengono trasferite come „profilo da definire a piacere“ prima di eseguire la produzione, in quanto non riusciamo a controllare l’esecuzione effettiva. Ad esempio possono venire a mancare parti più grandi che vanno eliminate dalla parte d’avanzamento della macchina o può creare problemi il corso della fresa durante la produzione. (richiesta ditta Chauvin, ditta Sauter e molti altri)
  • Si è perfezionato lo sfruttamento del processore nell’ambito degli elementi. (centro di taglio „Abbundzentrum Bodenseekreis“)
  • In caso di intestature che si trovano esattamente l’una sull’altra si trasferisce quella più larga. (ditta Pagano)

Macchine prefabbricati

  • Si è riprogrammato il pilotaggio delle macchine BOS - MOB. Qusta macchina è stata assunta relativamente nell’export FHP (prefabbricati).
  • Per la macchina Weinmann si è eseguito un adattamento dello spessore pannelli. Adesso con la lavorazione dei pannelli si fa uscire anche la profondità della lavorazione.

Profilo

  • Si è resa possibile la definizione di un lucernario nell’assistente profilo (vedi descrizione dettagliata in „disposizione puntoni“)

Dati fondamentali componenti

  • Si sono perfezionati ancora nei dati fondamentali i mezzi di collegamento 3 CAD di Simpson. Si sono integrati ca. 120 mezzi di collegamento nei dati fondamentali esistenti.
  • Si sono perfezionati le travi in acciaio 3 CAD esistenti. Nel gruppo „costruzioni in acciaio, travi I“ si trovano le dimensioni usuali. Nell’ambito delle travi HEA,HEB,HEM e IPE adesso si trovano nei dati fondamentali le dimensioni 100-450. Le travi con lavorazione sono state aggiunte anche nella costruzione sistematica in legno e nella disposizione di puntoni (ditta Maier).
  • Nei dati fondamentali è archiviata per l’utente anche una foratura 3D variabile.
  • I fabbricatori di case a blocchi adesso possono impostare nella formula MCAD anche il diametro della foratura a tuffo nella foratura di trazione.
  • Si sono rifatti completamente i componenti CAD nell’ambito dell’architettura, dell’architettura d’interni e della tecnologia della casa e si sono aggiunti circa 800 oggetti. I rispettivi gruppi principali sono suddivisi ed offrono all’utente una moltitudine di diversi oggetti CAD. Così, ad esempio, il gruppo „architettura“ si è suddiviso in 13 parti che offrono tutto ciò che serve creare il progetto di richiesta della licenza, da balcone, porta, finestra fino ad arrivare agli accessori.
  • Adesso si può disattivare il trapano foro di puntone per incastri nel caso dei seguenti tipi di dato fondamentale: trave-I, profili rettangolari, lavorazioni 3D, scanalatura e fessurta. Solo se si crea un incastro dall’intersezione del componente, diventa efficace l’impostazione nella cartella „lavor“ -> in incastro mediante intestatura -> foro chiodo -> auto o normale. (Meister – Zimmermann)
  • Nel gruppo di dati fondamentali della visualizzaione / oggetti 3D si sono aggiunte alle lavorazioni 3D i gruppi del profilo e dell’arco. Con queste nuove lavorazioni si possono inserire sulle teste di saette degli archi semplici e doppi, delle teste di profilo e dei profili.

Dati fondamentali componenti programma

  • Alla lavorazione 3D „profilo“ si è aggiunta una testa di diamante. (scuola professionale di Kassel)

Dati fondamentali componenti contenuto cura

  • Si sono rifatti e perfezionati come segue i dati fondamentali delle tegole:
    • Si è rifatto completamente il programma di consegna dei fabbricatori di tegole Creaton, Meindl, Eternit, Jungmeier, Gettnauer, Jakobi e Walther, si sono aggiunte le tegole nuove e si sono aggiornate quelle esistenti.
    • Si è assunta nei dati fondamentali l’intera gamma di prodotti della ditta Koramic. Le ditte KellerAG, Mühlacker, von Müller e Bogen appartengono adesso a Koramic e quindi sono state eliminate dai dati fondamentali SEMA
    • Sono stati altrettanto integrati nei dati fondamentali di SEMA gli interi programmi di tegole dei fabbricatori Pfleiderer, Laumans, ZZWankor e Röben.
    • Tutti i dati fondamentali di SEMA contengono sia le tegole di superficie che tutti gli accessori, dalla tegola finale displuvio alla molla di colmo fino ad arrivare alla tegola di muro del colmo ad una falda. Con l’aiuto di una semplice assegnazione della struttura del tetto nel profilo o direttamente nell’assonometria si accede nel modo più facile ad una intera lista di ordinazione per il fabbricatore di tegole.
    • Tutti di dati fondamentali delle tegole sono disponibili nel recipiente originale. L’utente ha la possibilità di prenderli molto facilmente e metterli nel recipiente di lavoro desiderato.
  • Nelle lavorazioni del programma MCAD si sono preparati i relativi componenti MCAD per le nuove lavorazioni di elementi per smusso, arco, correzione di sezione.
  • Si è messo a disposizione un MCAD per il taglio verticale all’inizio/alla fine del componente, da usare nella vista dall’alto.
  • Si sono ritoccati i componenti MCAD per l’incastro di marcaggio con riferimento all’inclinazione.
  • I legni con tipo finale tenone, memorizzati nei dati fondamentali SEMA costr.sist. in legno, ora sono impostati in modo che il tenone si genera automaticamente anche contro elementi inclinati. Prima erano impostati di default, in modo che si creavano solo contro elementi ad angolo retto.
  • Si sono messe a disposizione nuove testure per i portoni garage (ditta Maier, Francia ed altri)

Disposizione di puntoni

  • Nel disegno di profilo del lucernario viene indicata anche la quota della traversa inferiore.
  • Alle scelte d’indicazione per il lucernario (F7) si è aggiunta la „veduta superiore“.
  • Adesso la tavola di tamponamento libera o rettangolare può essere inserita anche con il riferimento allo spigolo inferiore del puntone. A tale proposito si è ampliato il dato fondamentale della tavola di tamponamento. Questa nuova istanza è stata inserita in „tipo/riferimento“. Adesso è possibile di collegare una tavola di tamponamento direttamente allo spigolo inferiore del puntone allo strato di parete esterno (ad esempio intonaco). (ditta Fingerhut, ditta Beilharz, ditta Kampa, Russia)
  • Adesso si possono spostare le parti di un puntone diviso indipendentemente l’uno dall’altro. In questo caso si crea automaticamente sulla dima un nuovo punto di suddivisione.
  • Si possono abbassare gli elementi (displuvi, puntoni compluvio, ecc…) già nei dati fondamentali o direttamente durante la creazione. Si è attivata la relativa impostazione.
  • Si sono perfezionate le impostazioni riguardo al rivestimento di gronda. Adesso si può impostare anche che devono essere intaccati solo gli elementi (displuvi, puntoni compluvio, ecc…). (Alt F7, valutazioni, tetto, rivestimento di gronda, di più, selezione componente rivestimento gronda e profondità) (ABZ Stutensee)
  • Il collegamento angolare „tenone con giunto Gehrung“ funziona anche con il tenone orizzontale. Al componente bisogna semplicemente assegnare il tenone desiderato ed al componente opposto il relativo foro di tenone.
  • I puntoni copiati riprendono il fissaggio del puntone originario.
  • La larghezza della coda di rondine in „%“ viene valutata correttamente anche in caso di tagli obliqui. (Francia)
  • Con la copia degli abbaini con punto di riferimento s’inseriscono correttamente gli arcarecci di abbaino sull’altezza corretta. (ditta Brüninghof)
  • Si è perfezionata l’operazione d’intersezione (rapportare) dei componenti con le superfici di smusso dei puntoni displuvio e compluvio. (Francia)
  • I fori delle lavorazioni 3D o dei componenti in acciaio creano la lavorazione corretta anche sui tenoni. (Francia)
  • Si è corretto un incastro specifico su un falso puntone d’abbaino. (Röhrig, Mücke)
  • Nella versione 10.2 si è rifatto fondamentalmente l’inserimento del lucernario. In "profili/abbaini" si può costruire una traversa da lucernario già nel programma profili. A tale fine oltre ai vari profili ed abbaini è stato inserito il lucernario. Creando qui un nuovo lucernario si accede ai dati fondamentali dove sarà possibile scegliere il lucernario desiderato. Il cliente li troverà l’intera gamma di prodotti delle ditte Roto e Velux, naturalmente tutti quelli del programma di fornitura aggiornato. Scelto il lucernario desiderato (ad esempio Roto 6/11) si possono eseguire tutti gli altri inserimenti nell’assistente sperimentato. In primo luogo si assegna al lucernario il profilo di tetto desiderato (stesso modo di procedere come per la creazione di un abbaino). Larghezza ed altezza del lucernario sono stati ripresi correttamente dal modello selezionato sulla 2a cartella. Anche la distanza laterale della tegola viene indicata dal fabbricatore e quindi può essere ripreso. Considerando la listellatura del tetto principale viene inserita soltanto l’altezza di veduta desiderata, il programma calcola automaticamente l’altezza di veduta reale, considerando la distanza listelli dallo spigolo inferiore della finestra, e la indica nel campo disattivo dell’altezza di veduta reale. Nella 3a cartella si definiscono il tipo di rivestimento (orizzontale, verticale...) ed il relativo gioco di montaggio. Traverse e traversine vengono definite mediante un rimando e quindi possono essere stabiliti completamente a piacere (tipo finale, sezione, cartella LM ecc.). A tale scopo si è aggiunto ai dati fondamentali il tipo di componente speciale „traversa/traversina“. È altrettanto disponibile per il lucernario stesso una cartella LM dove si possono inserire tutte le indicazioni necessarie per l’ordine e la valutazione che trovano destinazione con il trasferimento, nella distinta del materiale. Normalmente il lucernario viene conteggiato nella lista parziale “materiale tetto”.
    La cartella per l’ottica viene usata specialmente per i dati fondamentali del lucernario. Ci si trova un campo di rimando ad un oggetto 3D che può essere assegnato al lucernario e che può essere collocato automaticamente in maniera corretta. Visto che sono variabili larghezza e altezza dell’oggetto 3D, va bene per tutte le dimensioni dei lucernari. Per quanto riguarda l’aspetto (plastica, legno) nei dati fondamentali sono disponibili vari lucernari (oggetti 3D). Inoltre si può impostare la testura desiderata per il rivestimento interno creato automaticamente (risulta del tipo del rivestimento)
    L’immagine dati in continuo aggiornamento sostiene come il solito gli inserimenti nell’assistente. Tutte le misure necessarie di taglio e montaggio sono pilotati dal nuovo dato fondamentale per la quotatura automatica “lucernario”. Terminato il lucernario nell’assistente, si può stampare il disegno del lucernario partendo dalla gestione dei profili. Si esegue l’inserimento nella disposizione di puntoni con il nuovo comando "lucernario". Viene proposto subito il lucernario creato nel profilo che può essere inserito nello spazio inserimenti con pochi dati. Come per il programma profili o abbaini non è assolutamente necessaria la creazione nell’assistente; si può accedere anche ad un lucernario "libero" proveniente dai dati fondamentali. Attraverso il pulsante opzioni (in basso a destra nello spazio per gli inserimenti) si può mettere il lucernario nella trama orizzontale delle tegole del tetto principale oppure si può rinunciare alla suddivisione delle tegole. Attraverso il numero di presa si può accedere di nuovo ai dati del lucernario inserito nella disposizione di puntoni. In questo modo si rendono possibili i comandi di lavorazione "modifica", "posizione", "copiare", "calcolare" e naturalmente "cancellare". Il lucernario può essere assegnato anche ad un elemento del tetto oppure può essere usato in un componente d’edificio.
    Per la stampa si possono indicare con il pulsante F7 diversi testi, come larghezza e altezza oppure la descrizione del lucernario. Attraverso il rimando nel dato fondamentale all’oggetto 3D e l’impostazione di testura del rivestimento, il lucernario viene rappresentato in perfetta visuale. Ciò determina un aspetto reale all’edificio, e specialmente dalla vista interna (il muoversi nell’edificio) si riesce a presentare al cliente un’ambiente reale con lucernario. <Filmato - Lucernario>
  • Si sono perfezionati i marcaggi per il disegno dei componenti (puntoni ed elementi) sui pannelli. Al campo "marcaggi sull’arcareccio" nel dato fondamentale degli arcarecci si è aggiunta l’impostazione "incastro preciso". Con l’impostazione "incastro preciso" al posto di marcaggi si creano i cosiddetti incastri di marcaggio che hanno la stessa lunghezza della base d’incastro. Quindi l’incastro non viene creato su tutta la larghezza dell’arcareccio. Questo è richiesto soprattutto su arcarecci di colmo con puntoni spostati al fine di poter distinguere quale „traccia“ appartiene al determinato puntone. Si può inserire la profondità di questi „incastri di marcaggio“ in Alt F7 in liste/elementi-> elementi-> modifiche speciali-> più-> profondità incastro. Si può stabilire in Alt F7 in valutazioni-> tetto-> trasferire traccie all’arcareccio-> più , se l’incastro di marcaggio va eseguito a destra, a sinistra o su entrambi le parti.
  • Al tipo finale "coda di rondine" si è aggiunto l’inserimento di un cosiddetto appianamento centrale. Si può inserire questo nella seconda cartella del tipo finale. L’appianamento centrale crea una superficie d’appoggio orizzontale presso la parte rotonda del tenone a coda di rondine. Così si riesce a creare una superficie d’appoggio maggiore soprattutto per i componenti con una grande sezione trasversale.
  • Esiste un nuovo modo d’inserimento per i componenti di edificio. Oltre ad "addizionare“ ed "adattare" ora c’è la possibilita nuova d’inserimento "adattare + nome". Con questa regolazione si adattano i piani del componente ai relativi piani destinatari solo se oltre all’uso (pareti con/senza tetto, solaio) ed all’altezza è identico anche il nome del piano. (ditta Pagano) (questa innovazine è già compresa in Build 4400.)
  • Le lavorazioni 3D „tagli“ non perdono più il loro riferimento al componente, quando vengono definiti in un componente edificio e vengono re-inseriti.

Scale

  • Nella serie di dati della pedata, nel rimando “angoli“, si può influenzare la parte di mortasa delle pedate. Lì sono disponibili le impostazioni „acuto“, „mortasato“ e adesso anche un „angolo libero“.
  • È disponibile nella stessa serie di dati l’arrotondamento degli angoli di pedata. Si può stabilire un „raggio d’arrotondamento“ per ogni angolo di gradino. Così adesso si possono arrotondare facilmente le pedate di una scala portante. Nel caso di scale unite ad incastro si può rastremare la pedata in modo tale da permettere un montaggio più facile.
  • Soluzione più veloce per gli angoli concavi. In F7, scale >> generale >>visione dall’alto si può impostare una freccia d’evidenziamento per angoli concavi. Così si crea una freccia di marcaggio su un angolo concavo che si vede nella visione dall’alto e nello sviluppo.
  • Nella versione 10.2 si è reso possibile l’inserimento dei fianchi " da - a". Se si creano più fianchi su una parte della scala usando la possibilità di costruzione „da – a“, significa che è disponibile una serie di dati individuale per ciascun fianco. Il gran vantaggio di questo è che adesso si possono creare dei fianchi con uno spessore diverso su un lato della scala. <Filmato - Inserimento di fianchi avanzato>
  • Se finora si potevano solo unire i fianchi a piombo, adesso esiste la possibilità di farlo ad angolo retto, in modo orizzontale e con un angolo a piacere.
  • Adesso con il comando tagliare (tagliare 1x/allungare/accorciare) si possono lavorare montanti e steccati. Il comando per allungare/accorciare funziona in tutte le visioni, negli sviluppi, nelle sezioni e nelle visioni 3D. Il comando tagliare 1x si trova naturalmente solo nelle visioni in cui fa senso. Così si è resa molto più flessibile la possibilità di impostare le ringhiere. <Filmato - Tagliare/allungare montanti e steccati>
  • Si è perfezionato l’export alla macchina WoodWOP. Adesso è possibile allocare delle lavorazioni di fresa anche ai fori orizzontali. Si possono separare i fori degli steccati dai fori dei tipi finali. Inoltre nel file INI si è reso possibile inserire delle variabili. Così si possono esportare attraverso un file INI anche i componenti con uno spessore diverso e la posizione foro Z.
  • Sono disponibili ulteriori collegamenti di alzate.
  • Si è ritoccato l’export delle scale alle macchine. Si mettono in maniera corretta i fori di tasselli nei montanti (ditta)
  • Si è ritoccato il trasferimento a Woodwop nell’ambito del trasferimento dei fori orizzontali (Rogg Breitenbrunn)
  • Si tratta più correttamente e si memorizza anche l’operazione di cancellazione di alzate dalla serie di dati automatici.
  • L’export DXF è stato ritoccato nell’ambito delle lavorazioni di colleganti a vaso.
  • Il comando "tagliare collegamento angolare" adesso funziona anche con i corrimano che sono stati costruiti con l’istanza „da – a“.
  • Si può di nuovo modificare la posizione della scala tramite la presa della scala. Tutti i componenti si adattano matematicamente alla posizione desiderata. (ditta Gemmeke)
  • Il fianco viene calcolato correttamente, anche se si è inserita una distanza di uscita. (ditta Schilling)

Rappresentazione visualizzazione 3D

  • Con la versione 10.2 si offre al cliente una visualizzazione perfetta. Oltre all’attuale rappresentazione testurata, si è resa possibile la rappresentazione fotorealistica che permette l’illustrazione del progetto in modo naturale e realistico. Si nota la qualità delle „foto“ grazie alla migliore rappresentazione della testura, degli spigoli lisci e della luce del giorno naturale. Le foto hanno un effetto particolarmente reale grazie all’ombra naturale che produce la posizione del sole regolabile. Si possono ottenere effetti speciali anche con la brillantezza ed il riflesso di determinate testure, ad esempio pavimenti di mattonelle o parquet. A tale scopo si sono aggiunti al dato fondamentale di testura le impostazioni „brillantezza“ e „riflesso“. Così è possibile ad esempio che la scala si rispecchi in maniera naturale nel pavimento di mattonelle.
    La nuova icona per la rappresentazione fotorealistica si trova nel meno sospeso 3D accanto alla rappresentazione testurata. Con il primo clic su questo pulsante nuovo si apre un nuovo dato fondamentale in cui sono sistemate le varie possibilità d’impostazione per la rappresentazione fotorealistica.
    Le impostazioni „sole“, „luce del giorno“ e „ambiente“ determinano la chiarezza dell’immagine. Con “luce flash” si può attivare un’addizionale luce di macchina fotografica. L’inserimento di quest’impostazione viene fatta in percentuale.
    La posizione del sole si può stabilire o in base ai punti cardinali o con riferimento all’osservatore. Con il riferimento a „nord“ con 90° il sole splende precisamente dall’est, con 180° dal sud e con 270° dall’ovest. In diesem Zug wurde auch beim Befehl „Nordrichtung festlegen“ der Winkel der Nordrichtung auf 0° geändert.
    Nel caso dell’impostazione „osservatore“ il sole si trova precisamente sopra l’osservatore. Impostando la direzione ed un determinato grado si sposta il sole dall’osservatore. L’inclinazione definisce l’angolo del sole sull’orizzonte.
    Proprio con la posizione del sole in riferimento ai punti cardinali si riesce a rappresentare l’edificio con i raggi del sole reali in un momento desiderato della giornata.
    È disponibile nella seconda cartella del dato fondamentale il modo “normale” oppure “ottimale”. Si ottiene la migliore qualità dell’immagine, proprio in riferimento al calcolo della luce del giorno, usando l’impostazione “ottimale”. Per il modo “normale” invece occorre meno tempo di calcolo. L’ultima impostazione „luce“ decide se si calcola la luce del giorno per la parte esterna o la parte interna. Quindi è possibile scattare delle „foto“ dell’edificio quando si passa attraverso l’interno dell’edificio.
    Al fine di rendere più facile l’utente l’uso delle diverse impostazioni SEMA ha preparato determinati dati fondamentali. Così nella selezione è possibile scegliere delle impostazioni predefinite come „sole di mezzogiorno“ o „visione esterna standard“. Nei dati fondamentali le impostazioni si trovano in “visualizzazione / oggetti 3D”, “rappresentazione foto”. “.
    Accanto all’icona della „rappresentazione fotorealistica“ esiste un altrettanto nuovo pulsante che permette l’entrata diretta nell’impostazione della rispettiva scena.
    Per cui i dati vengono memorizzati per la rispettiva scena. Questo significa che si possono salvare le immagini anche come “viste 3D” e che sono disponibili in qualsiasi momento. È anche sempre possibile la “memorizzazione in un’immagine”.
    I clienti che hanno già acquistato il modulo „visualizzazione“ ottengono la nuova „rappresentazione fotorealistica“ nell’ambito del contratto di assistenza. La “rappresentazione testurata” è disponibile per tutti i clienti con la versione 10.2. <Filmato - Rappresentazione foto-realistica>
  • Nella versione 10.2 è stato programmato un nuovo tipo di rappresentazione 3D: "illustrazione superfici con spigoli". In questa rappresentazione vengono disegnate le superfici non trasparenti in bianco e nero. Attivando inoltre il pulsante "legni semitrasparente" significa che gli spigoli invisibili vengono disegnati in un leggero grigio. Questo tipo di rappresentazione offre massima chiarezza soprattutto in caso di punti di congiunzione complicati o di frammenti dettagliati. Il pulsante per la "illustrazione superfici con spigoli" è stato aggiunto alla barra degli strumenti “visione 3D”.
  • È nuovo anche il pulsante "salvare come immagine illustrazione attuale“. Dopo aver cliccato questo pulsante ed assegnato un nome il disegno attuale viene archiviato automaticamente in un’immagine che può essere richiamata dalla gestione disegni (cartella: “immagini”) in qualsiasi momento. Questo comando è inoltre disponibile nel menu principale in modificare e quindi può essere utilizzato in qualsiasi vista dall’alto, vista in facciata ecc… . L’icona per il comando "salvare come immagine illustrazione” è disponibile nel “menu adattamento” (visione-> fasce di simboli-> adattare-> comandi-> modificare). Di conseguenza ogni cliente può collocare questo comando a piacere sulla barra degli strumenti.
  • Nella visualizzazione adesso si rappresentano correttamente anche le finestre di timpano oblique, e le finestre triangolari.
  • Si può interrompere con „ESC“ il calcolo della rappresentazione fotorealistica.

Oggetti 3D/3CAD

  • Nella versione V 10.2 viene calcolato il volume netto esatto per i corpi di rotazione e di estrusione nell’ambito del trasferimento distinta del materiale. Se il peso di un corpo di rotazione o d’estrusione è definito con l’impostazione kg/m³, ne risulta un calcolo esatto del peso. Inoltre nell’ambito del trasferimento distinta materiale si calcola il peso anche per il gruppo 3D che consiste in più oggetti 3D individuali (in questa circostanza si esegue l’addizione dei pesi individuali degli elementi del gruppo) Per questa funzione bisogna badare alle seguenti condizioni: - Il gruppo va trasferito alla distinta del materiale, NON si trasferiscono tutti gli elementi individuali subordinati (impostare rispettivamente il pulsante "trasf LM" nella cartella LM). - Tutti gli elementi subordinati (se fosse importante per il peso del gruppo) devono essere previsti di una registrazione che definisce il peso, ad esempio kg/m², la definizione di peso del gruppo invece deve essere 0 (ad esempio 0 kg/cad.). Naturalmente è possibile definire diversi pesi per i singoli elementi del gruppo. Esempio: 1° corpo definito con kg/mlin., 2° corpo definito con kg/m³. Si indica il peso di corpi 3D anche attraverso la funzione di controllo (istanza "componente").
  • Per la collaborazione con altri sistemi CAD è stato programmato l’import di dati 3DS. Così si riescono a leggere i dati 3DS di altri sistemi CAD. L’import avviene attraverso file->import ->import 3DS o usando il menu 3CAD (comando import 3DS). Per poter lavorare meglio nella sezione o nella pianta in F7 in 3CAD-> oggetti 3D-> oggetti 3D esterni si passa a “dettaglio”. All’utente si offrono quindi delle possibilità nuove per modificare il progetto di costruzione. <Filmato - Import 3D>
  • Creando i corpi d’estrusione è possibile definire se essi creano delle lavorazioni che poi fresano il profilo disegnato sui componenti di legno (vedi elementi). A tale scopo si è perfezionato il comando „creare corpo d’estrusione“. Eseguendo la nuova funzione "corpo d’estrusione con lavorazione", è possibile definire se la lavorazione va eseguita nel senso basso/dietro o alto/davanti. Inoltre si definisce automaticamente nel corpo d’estrusione che la lavorazione deve agire su “tutti” i componenti di legno. Il colore del corpo d’estrusione viene messo a grigio e trasparente e per il trasferimento alla distinta del materiale si prestabilisce “no”. Queste impostazioni possono essere modificate come al solito successivamente con il comando per la modifica. Ai possono inserire, raggruppare ed archiviare come dato fondamentale anche combinazioni con altre lavorazioni 3D. Ci sono esempi relativi nei dati fondamentali SEMA. Per la produzione su una macchina per la lavorazione degli elementi bisogna fare attenzione anche all’indicazione di sicurezza nella parte per gli elementi! (richiesta delle ditte Chauvin, Sauter e varie). Nei gruppi di lavorazione liberamente raggruppati adesso si possono copiare e girare le lavorazioni raggruppate in modo che essi entrino o restino negli stessi gruppi. <Filmato - Lavorazioni 3D>
  • La lavorazione „arco“ è stata programmata anche come lavorazione 3CAD. Per la lavorazione dell’arco si può scegliere come opzione, se l’arco va eseguito in modo concavo o convesso.

Parete solaio 3D

  • Per i solai e gli elementi del tetto si è perfezionata l’immagine in sezione verticale ed orizzontale. Qui si creano in sezione anche i legnami che prima erano assegnati all’elemento di tetto e solaio.
  • Si è ampliato l’F7 per l’indicazione delle superfici delle finestre e delle dimensioni delle porte. Attivando „superficie“ in F7, in profilo parete-> finestra si indica la dimensione della finestra ( m²) nella visione. La stessa cosa vale anche per la vista dall’alto della parete.
  • Non si respinge più la quotatura manuale di porte e finestre dopo una nuova parete automatica, anzi viene adattata correttamente alle circostanze.
  • Per la quotatura automatica della parete e degli elementi del tetto l’utente ha anche la possibilità di disattivare la quotatura del legname. Così non si esegue più la quotatura del legname.
  • La circonferenza del corpo di parete viene trasferita anche alla distinta del materiale e poi valutata relativamente.
  • Trasferendo delle pareti (senza parete automatica) alla distinta del materiale, lo strato 0 (isolazione) viene indicato al posto giusto.
  • Se per parete/tetto e elementi di tetto sono assegnati dei legnami, adesso sono visibili nell’immagine di sezione (orizzontale/verticale).
  • Adesso per correttezza si usa la dimensione reale per il calcolo del peso di una parete.
  • Per le sporgenze di strati ora si possono inserire anche dei valori che superano 1 metro. (ditta Regnauer)
  • Si sono ritoccati i dislivelli di strato delle macro nell’ambito del "pulsante – cambia". (ditta Regnauer)

Quotatura carpentieri

  • Richiamando un disegno di dettaglio memorizzato appare un avviso che indica una eventuale modifica del componente (ad esempio se il componente è stato tagliato oppure se ottiene un nuovo incastro avendo inserito un nuovo arcareccio). Dopo aver confermato questo messaggio di avviso si può aggiornare il disegno usando il pulsante „aggiornamento“ in modo che corrispondano componente e disegno.
  • Nella versione 10.2 si sono eseguiti perfezionamenti fondamentali della quotatura carpentieri. Nel disegno del componente sono abilitate le parti del programma “CAD” e “quotatura”. Al componente disegnato si possono quindi aggiungere a mano delle linee di misura, angoli, come anche dei testi CAD individuali o delle simboliche. Per poter quotare a mano un componente quindi non bisogna più archiviare il disegno in un’immagine. Dalla versione 10.2 la quotatura del disegno di montaggio creata automaticamente consiste anche in linee di misure „reali“, punti di misura ecc…, per cui possono essere anche lavorati con tutti i comandi di lavorazione conosciuti. Quindi si possono apportare dei punti di misura addizionali alle linee di misura esistenti, si possono spostare tutte le linee di misura e si possono modificare le impostazioni ottiche....... Naturalmente è possibile anche salvare il disegno quotato del componente. A tale fine si è aggiunto alla barra degli strumenti il pulsante „salvare“. Cliccandolo si riesce ad assegnare al disegno un nome autonomo. Si può confermare semplicemente il nome proposto o darne un altro. Il disegno salvato viene archiviato automaticamente nella gestione dei disegni, a cui si è aggiunta la nuova cartella “componenti”. Da qui si possono aprire o stampare anche i disegni di componenti salvati. Quindi è facile eseguire l’integrazione del disegno del componente in modelli di progetto o cornici di posizione predefiniti.
    Il componente viene identificato in maniera chiara sia con il nome che con il suo numero di elemento che viene individuato automaticamente. Per trovare facilmente nel disegno (ad es.: pianta o vista della parete) il componente salvato si è programmato il pulsante „vai a „. Questo pulsante apre la vista appartenente ed evidenzia il componente ricercato. Con un pulsante si è abilitata la possibilità di copiare anche i disegni di componenti salvati. Tutte le altre funzioni, come “aprire”, “in finestra”, “chiudere”, “modificare” e “cancellare”, vengono utilizzate come nelle altre cartelle della gestione di disegni e quindi sono conosciute. Se si deve lavorare successivamente un componente salvato (il componente viene accorciato, serve un’altro tipo finale o un’altra sezione del componente), non significa che il disegno del componente salvato sia da rifare, può essere aggiornato. A tale scopo si è aggiunto il pulsante „aggiornare“ al menu del disegno del componente. Si aggiornano il componente e le linee di misura automatiche, rimangono invariati la quotatura aggiunta manualmente oppure i testi CAD scritti appositamente. <Filmato - Quotatura carpentieri>
  • Inoltre adesso nel disegno è possibile osservare il componente in maniera tridimensionale ed in maniera testurata. Il componente viene rappresentato con tutte le lavorazioni (incastri, tenoni, tagli, ecc…) e quindi serve per un migliore controllo ed una maggiore chiarezza nella produzione. È stata anche integrato nella quotatura carpentieri il nuovo tipo di rappresentazione „illustrazione superfici con spigoli". Con l’aiuto della “presa” abilitata si può girare il componente potendolo così osservare da tutte le parti. In questi tipi di rappresentazione sono efficaci anche i pulsanti „ruotare“ e „voltare“. Per vedere gli spigoli invisibili del componente è disponibile il pulsante „componente semitrasparente“.
    Tutti i pulsanti necessari sono disponibili automaticamente nel menu del disegno del componente. <Filmato - Quotatura carpentieri>

 

Innovazioni V10.1 Build 4400

Generalità

  • Nell’uscita automatica delle pareti vi è una classificazione secondo i numeri di V. (ditta Regnauer)
  • Se si inserisce una grafica in un componente di leggenda, quest’ultima rimane anche per i progetti di costruzione nuovi.
  • La selezione del testo automatico del campo "pacchetto" nella cartella LM appare anche nella versione francese.
  • A causa dell’assegnazione complicata dei diritti di accesso nelle reti Peer-to-Peer non si riusciva ad accedere sempre correttamente da altri computer ai progetti di costruzione che erano stati creati con il modo di progetto 2 (2.l) e si trovavano negli indici abilitati. Dovuto a questa problematica di diritti non si riusciva sempre a riprendere questi progetti di costruzione nella gestione dei progetti di costruzione. Le modifiche eseguite garantiscono che i progetti di costruzione creati nell’indice abilitato vengano assunti in maniera corretta. (ditta Jestädt, ditta Frankenhauser, ditta Lerch, ditta 3Z- Wagerswil, ditta Denker, Italia)
  • È stata resa più veloce la composizione della lista di progetti nella gestione di progetti.
  • Si è integrato il comando di controllo per l'import DXF. Così si possono controllare determinate misure già durante l'import di un disegno DXF.
  • Si possono usare gli spazi immaginari nelle preregolazioni anche per l'export TGF. (ditta Dittus)
  • L’impostazione F7 " illustrazione della superficie di tagli dei legnami con crocetta" ( si trova in F7 tra immagini e 3D -> 3D verticale) viene salvata correttamente. (ditta Regnauer)
  • È di nuovo visibile l'indicazione dello stato per il calcolo in sottofondo anche nel caso dell'impostazione classica.
  • Si riesce di nuovo a modificare e salvare in maniera corretta la legenda. (ditta Bien- Zenker)
  • Escono in maniera corretta gli angoli di quotatura che sono inferiori ad un grado (<1°). (ditta Renggli)
  • La fascia di scroll nella gestione del disegno scorre di nuovo con il mouse. (ditta Renggli)
  • È stato rifatto il trasferimento a Build Desk nell’ambito del trasferimento di zone per le pareti interne. (Holzbau Rat und Tat)
  • Per il sistema operativo Windows 2000 è stata ritoccata la fascia di attualità in modo che si rivede la „spia“ della visibilità.
  • Copiando il contenuto di un disegno in un’immagine i componenti ricevono di nuovo il loro coloro originario.
  • È disponibile di nuovo il pulsante per la gestione del progetto. (ditta Schiegg, ditta Barnimer, ditta Burghart)

Gestione dei progetti di costruzione

  • Si è perfezionata ancora una volta la sicurezza di dati nel modo di gestione dei progetti di costruzione 2.0 (2.1). Fra l’altro si è inserito un’indicazione in terminare o riaccendere Windows che bisogna prima chiudere il progetto per poi spegnere il computer.
PIANTA, CAD, QUO, MCAD

  • Cancellando le macro, si respingono anche le lavorazioni MCAD ramificate. (ditta Chauvin)
  • È stato ritoccato l'export DXF a 2D. Si esportano i tipi di linea, gli spessori di striscia, i campioni di riempimento ed i Layer. In questa circostanza i tratteggiati vengono esportati su un Layer comune denominato "tratteggiato".
  • Usando gli spazi immaginari con le coordinate X, Y, e XY si può lavorare anche con la linea guida. (ditta Wigo)
  • Si sono ritoccate e migliorate le informazioni Layer per i componenti (ditta IKB)
  • Ora dopo la divisione delle pareti i componenti MCAD vengono ora assegnati correttamente alla relativa parete. (ditta Wigo)
  • Si presentano di nuovo in maniera corretta i simboli delle macro. (Creativ Haus)
  • Non compaiono più nella pianta i poligoni che sono stati modificatri specificamente nelle immagini usando la funzione "in primo piano/ in sottofondo". (ditta Proegger)
  • Con il comando "inserire componente" nell'istanza "nastro di gomma" funziona di nuovo il pulsante per l'opzione "rapporto x/y". (ditta Regnauer)
  • Per l’import di grafiche esistevano alcuni problemi dovuti alla costellazione di sistemi operativi e le scritture Windows installate in modo che non si effettuava l’import. Ciò è stato corretto. (ditta Proegger, ditta Bliem)
  • Adesso si possono eseguire delle lavorazioni posticipate di ritaglio e di aggiunta per i caselli MCAD che contengono una lavorazione senza perdere la formula, ovvero la lavorazione (ditta Weiss, ditta Kampa, ditta Bien)
Assonometria

  • Si è ritoccata la descrizione F7 delle superfici e degli strati del tetto. Non ci sono più delle sovrascrizioni per le dimensioni delle superfici e degli strati, per il blocco di dati della listellatura indicati. Si salva la posizione dei dati spostati.
  • Per l'adattamento dell'inclinazione adesso con un semplice clic del mouse si possono riprendere le pendenze direttamente dal disegno delle superfici del tetto esistenti.
Coperture 3D parete solaio

  • Gli oggetti 3D descritti nelle coperture sono visibili in tutte le sezioni.
  • Si trasferiscono anche alla parte inferiore le sporgenze di strato per gli elementi del solaio.
  • Nel caso di una listellatura orizzontale ora si esegue correttamente la suddivisione della parete in base al trama dell'edificio. (ditta Adlerhaus)
Elementi

  • Nel menu "impostazioni generali" della Hundegger K2 si è inserito per il punto 17 „coda di rondine“ un punto subordinato "1702/1703 foro tenone - CR inclinato/traverso". Qui si può stabilire „senza strappo“ (interno ed esterno), il default non è senza strappi, come lo era finora). La rispettiva impostazione viene importata con l’export della macchina per il foro di CR orientato (solo K2).
  • È stato rifatto il trasferimento delle fresature per le costruzioni a blocchi (ditta Chauvin)
  • Si è tradotta nella versione francese l'impostazione delle profondità previste per la fresa di costruzione a blocchi in modo tale da poter leggere e capire bene tutte le impostazioni. Inoltre si sono ritoccate le impostazioni riferite alle lunghezze a magazzino. (ditta Chauvin).
  • Si è integrato il comando di controllo negli elementi. Così si possono controllare le misure anche nel disegno degli elementi.
  • Nella lista degli elementi ora si possono elencare anche le lavorazioni dei componenti. Si può eseguire il comando nel menu in strumenti > lista delle lavorazioni o con la nuova icona. (Fa. Frankenhauser)
  • Si possono convertire sulla parte del foro a svaso i fori che passano attraverso tutto il componente sulla parte del foro a svaso, se vi esiste una foratura a svaso. Questo può essere impostato nei dati generali delle macchine Hundegger K1/K2/K3/Speed Cut. (ditta Pagano).
  • Con il trasferimento al centro di taglio ESSETRE viene eseguita sempre l’impostazione „calcolo nuovo del componente“.
  • Si esportano di nuovo le forature con profondità alla Hundegger P10 (ditta Picker)
  • Con la rotazione del componente vengono trattati correttamente i marcaggi. (ditta Lachner)
  • Si sono eliminati i problemi di pialla con l’export alla Hundegger P10. (ditta Bohm)
Calcolo veloce

  • Adesso si può inserire il supplemento per una voce anche in percentuale. In questo contesto bisogna basta inserire nel il segno della percentuale ed il supplemento viene calcolato in percentuale (50%). Se si inserisce un valore senza il segno della percentuale significa che il supplemento viene calcolato come si faceva finora, cioè in numero di pezzi.
  • Il prezzo totale viene aggiornato dopo aver cancellato una voce. (ditta Fleschhut)
  • Si è messo a disposizione un nuovo modello di uscita in cui si rappresenta anche la grafica di previsione del progetto di costruzione.
  • In "modificare" - > "rinumerare le voci" si è inserito un nuovo comando per la rinumerazione delle voci, come anche un'icona nella fascia dei simboli. Cosi si contano automaticamente le prime due cifre della numerazione secondo i titoli.
  • Per la stampa di testo precedente e testo successivo si valutano anche gli spazi immaginari. Ad esempio il progetto:@PR-CAMPO1@ oppure n. capitolato: @PR-CAMPO0@.
  • In "file" -> "gestione delle liste" si può depositare un modello di calcolo usando il comando "in qualità di modello". Per questa funzione si è messa a disposizione nella fascia di simboli un'icona apposita che si trova accanto a destra dell'icona "salvare".
Distinta del materiale

  • Per la stampa di testo precedente e testo successivo si valutano anche gli spazi immaginari. Ad esempio progetto:@PR-CAMPO1@ oppure N. CAP: @PR-CAMPO0@.
  • Si è inserito un nuovo tipo di ottimizzazione per l'ottimizzazione degli elementi, cioè l'ottimizzazione del materiale a magazzino. Per impostare l'ottimizzazione bisogna prima indicare "materiale a magazzino". Si possono inserire massimo 4 lunghezze per ogni sezione. Si possono salvare le varie quantità di materiale a magazzino e riusarle per altri progetti. <Filmato - Innovazioni costruzione a blocchi>
  • Con altri valori di ottimizzazione si può regolare con precisione il risultato caso per caso.
  • Quando si esegue un’ulteriore trasferimento si trasmette correttamente il contatore del numero per il trasferimento di "componenti selezionati" nell’ambito dell’elementizzazione. (ditta Christa)
Profilo

  • Per gli abbaini a 2 falde con intestatura di colmo non si disegnava la linea di misura per la suddivisione quando si faceva la quotatura di montaggio. Questo è stato corretto.
  • Adesso l'appoggio sul muro nel disegno del profilo non scompare più quando si inserisce una sporgenza negativa.
  • Si quota la lunghezza di sporgenza di un profilo anche se non c'è un appoggio sul muro o se è negativo lo spigolo superiore della banchina. (ditta Kampa)
  • Si può inserire anche una distanza negativa fra i listelli di gronda. Così è possibile fare sporgere l'ultimo listello sul puntone in modo tale da collegare ad esempio una tavola di gronda. <Filmato - Innovazioni assistente profilo>
  • Inoltre si è aggiunto un modo alla distanza dei listelli di gronda. Con l'impostazione "auto" si sposta l'ultima tavola in modo che non sporga nel caso di un taglio a piombo del puntone sulla gronda o degli strati del tetto. Anche questa impostazione era un desiderio per la costruzione di tavole da gronda. Con il modo "libero" si può eseguire l'inserimento a mano. <Filmato - Innovazioni assistente profilo>
  • Si è abilitata la distanza di listelli di colmo degli abbaini ad una falda ed a trapezio. Così si riesce a spostare il listello di colmo di una misura desiderata in modo tale da poter organizzare a piacere il passaggio delle tegole del tetto principale alla falda dell'abbaino. <Filmato - Innovazioni assistente profilo>
  • Per calcolare la misura di base in caso di un tetto con un'inclinazione disuguale si è integrato un pulsante nell'assistente del profilo accanto all'inserimento della misura di base. Con questo calcolo ausiliare si deve prima inserire la larghezza totale dell'edificio. Dopo aver inserito gli altri dati richiesti per profilo e controprofilo si calcola la misura di base effettiva che poi appare sul pulsante OK. Cliccando OK si riprende automaticamente la misura di base calcolata. Così si può calcolare un colmo che non si trova a centro già durante la creazione del profilo. <Filmato - Innovazioni assistente profilo>
  • Oltre ai soliti tipi di quotatura "muratore" e "montaggio", nella versione 10.1 si offre una quotatora speciale: "copritetto". Con l'aiuto del solito pulsante per le quotature si può passare attraverso i diversi tipi di quotatura.
    Con la quotatura "copritetto" si quota solo la listellatura del profilo con le misure assolute e relative. Si quota altrettanto l'altezza di struttura del tetto. Così è disponibile un disegno chiaro per sistemare i listelli sul tetto.
    Questa quotatura si è resa possibile attraverso il perfezionamento nel dato fondamentale della quotatura automatica. Alla cartella della vuotatura si è aggiunto un campo di rimando per una linea di misura per la listellatura. Inoltre si può definire anche la distanza della linea di misura. Così adesso è possibile anche attivare la listellatura del profilo nella quotatura del montaggio nel momento in cui si deve quotare sul disegno di montaggio. Naturalmente lo si può altrettanto impostare per il dato fondamentale della quotatura automatica degli abbaini. <Filmato - Innovazioni assistente profilo>
  • Nella versione 10.1 si è perfezionata la suddivisione degli arcarecci sormontati per il tetto ad arcarecci sormontati. Gli arcarecci sormontati ora non vengono più messi esclusivamente in maniera ruotata con l'inclinazione del tetto ma possono essere suddivisi anche a piombo. A tale scopo ora si valuta il campo dell'angolo di rotazione per l'arcareccio. Per semplificare l'inserimento nell'assistente del profilo questo campo è già disponibile nella cartella "sormontato". Con un angolo di rotazione di 0° (naturalmente si possono inserire angoli a piacere) si sistemano quindi gli arcarecci sormontati a piombo sotto i puntoni. Con l'aiuto dell'inserimento della profondità d'incastro (ovvero misura superiore) si possono fare entrare come al solito gli arcarecci nei puntoni. <Filmato - Innovazioni assistente profilo>
  • Nell'immagine di dati dell'assistente del profilo si possono controllare direttamente nel disegno le misure, gli angoli ed i dati dei componenti. A tale scopo si è integrato come icona nella fascia di simboli il comando "controllare/misurare nel disegno". La funzione corrisponde al solito comando di controllo nel disegno "normale". Così sono disponibile le istanze "controllo su 2 punti", "controllo su linea", "controllo di angolo" come anche il "controllo di componente". Il comando può rimanere aperto durante gli inserimenti nell'assistente e riattivato a necessità eseguendo un semplice clic nel comando. Naturalmente il comando di controllo è disponibile anche nel 3D dell'immagine di dati. Così si possono controllare determinate misura già durante l'inserimento del profilo. Inoltre con Ctrl+C e Ctrl+V si possono riprendere la misura dal comando di controllo direttamente nell'inserimento. <Filmato - Innovazioni assistente profilo>

Dati fondamentali elementi programma

  • Per i legnami della parete in cui si è eliminata la descrizione attraverso il multiedit (modifica contemporanea di più componenti) non si ripristinano più le descrizioni dei legnami quando si copiano. Questo funziona però solo con i legnami creati nuovi, per i quali si è cancellata la descrizione. (ditta Jobega)
  • È stata rifatta la sostituzione dei „corpi d’estrusione“ descritti nei legnami. (ditta Jobega)
  • Dai dati fondamentali originali si possono prendere dei dati per argomento, anche se il recipiente di dati fondamentali si trova su CD.
Dati fondamentali componenti contenuto aggiornamento

  • Si sono rifatti e perfezionati come segue i dati fondamentali delle tegole:
  • Il fabbricante di tegole Braas è stato suddiviso nei gruppi "pietre di copertura" e "tegole". Le pietre di copertura (in cemento) sono state adattate al volume di fornitura attuale. Il programma delle tegole (tegole di creta) è stato assunto nei dati fondamentali e contiene prodotti delle ditte di quelle che furono le ditte Rupp e Heisterholz. Il fabbricante di una volta “Heisterholz” quindi non è più elencato nei dati fondamentali.
  • Per ragioni di maggiore chiarezza si sono suddivisi altrettanto in pietre di copertura e tegole i prodotti della ditta Nelskamp. Qui si sono assunte anche delle tegole nuove (soprattutto tegole per grandi superfici) e si sono aggiornate le tegole esistenti in modo che sia presente nel programma SEMA tutto il volume di fornitura della ditta Nelskamp.
  • La tegola per grandi superfici si è altrettanto aggiunta alla linea di produzione del fabbricante Erlus.
  • È stata assunta nei dati fondamentali tutta la linea di produzione della ditta Bramac.
  • Altrettanto si è assunta nei dati fondamentali di SEMA tutta la gamma di tegole del fabbricante Trost.
  • Tutti di dati fondamentali di tegole SEMA contengono sia le tegole per le superfici che tutti gli accessori, dal corsoio di bava alla molla di colmo fino ad arrivare al mattone del muretto di colmo per tetti ad 1 falda. Con la semplice assegnazione della struttura del tetto nel profilo o direttamente nell’assonometria si ottiene nel modo più semplice una lista di ordinazione per il fabbricante di tegole.
  • Nel recipiente originale sono offerti tutti i dati fondamentali di tegole. L’utente riesce così a prenderli facilmente nel recipiente di lavoro desiderato.
  • Inoltre si sono predisposte delle testure per le tegole, in modo che si riuscisse ad illustrare il tetto in maniera naturale.
  • I dati fondamentali del tetto parziale sono stati dotati di un’immagine di dati in continuo aggiornamento. Così si spiegano con l’immagine i dati fondamentali ad esempio della struttura del tetto con l’isolamento. Si è riempita con un’illustrazione testurata anche l’immagine di dati dello strato di tegole. Così è diventata più facile dal punto di vista ottico la selezione della tegola desiderata.
  • Agli elementi del gruppo „disposizione di travi“ si è aggiunto il nuovo componente “tavola di posizionamento”. Creata su una dima o su due punti la “tavola di posizionamento” si calcola tra le travi e crea una scanalatura nello stesso con il tipo finale impostato “entrata”.
  • Si sono ritoccati i componenti MCAD del gruppo WEinmann. Adesso si trasferiscono con la profondità di strato giusta le profondità delle lavorazioni di fresa, trapano e sega.
  • Nei dati fondamentali della quotatura automatica ora si offrono dei dati fondamentali speciali per il disegno di montaggio di profili ed abbaini nel quale è impostata addizionalmente la linea di misura per la listellatura. Questo significa che quando si integra il dato fondamentale "profilo montaggio e listellatura" viene quotata la listellatura del profilo.
  • Per i montanti di scala e gli steccati ora sono disponibili anche i tipi finali „tenone“ e „tassello“.
  • Ai dati fondamentali di divisione della costruzione sistematica in legno si è aggiunta l’impostazione "paretefissa centro". Questo permette nella parete automatica l’operazione di suddividere i montanti partendo dal centro della parete.
  • È disponibile una tavola profila che può essere descritta specialmente per la visualizzazione di rivestimenti messi sopra. (visualizzazione/ oggetti 3D altri oggetti 3D costruzione in legno rivestimento)
  • Nei testi precedenti dei modelli di calcolo veloce si sono registrati anche i relativi spazi immaginari.
  • Per il calcolo veloce si sono creati due modelli per l'uscita con la grafica di previsione del progetto di costruzione.
  • Nel calcolo veloce si è disposto un nuovo modello (costruzione sistematica in legno , parete interna ed esterna) in cui vengono elencati i dati della parete divisi in parete interna e parete esterna.
  • Si è creato come progetto di costruzione modello il progetto "progetto richiesta di licenza Austria 2" .
  • Ai modelli della distinta del materiale / degli elementi si sono aggiunte le tavole di posizionamento.
  • Per la valutazione delle tegole del tetto si sono ampliati i modelli della distinta del materiale delle "coperture tetto". Qui si sono predisposte altre due liste parziali, una per le "tegole" ed una per le "coperture del tetto", cioè per tutti gli altri componenti. In cui queste funzionano correttamente solo se nella cartella LM delle tegole si è allocato il tipo 1 alle "tegole". Abbiamo ritoccato le tegole in tal senso ed allocato il tipo1 nella cartella LM alle "tegole". Inoltre nelle nostre tegole si è inserito nelle annotazioni il nuovo spazio immaginario @DA_SCHNAME@. Questo spazio immaginario riprende il nome dello strato del materiale nel campo delle annotazioni. Così si può eseguire una classificazione o divisione ancora più precisa nella distinta del materiale.
Disposizione di puntoni

  • Si è perfezionato il posizionamento di montanti, specialmente per i puntoni displuvio e puntoni compluvio ribassati. Adesso vengono tagliati correttamente sotto l’elemento. (Italia)
  • Si è ritoccato il comando "tagliare, rapportare". Adesso si creano in maniera corretta i tagli doppi sugli arcarecci smussati (Italia, Francia)
  • Quando si dispongono gli abbaini ad una falda ed a trapezio ora si usa come standard l'inserimento "da punto -> a punto". L'inserimento "da puntone -> a puntone" appare se si clicca il pulsante delle opzioni nella riga degli inserimenti. (Alois Hochecker)
  • Al tipo finale del tenone si è aggiunto l'inserimento del gioco di montaggio. A tale scopo si è assegnata una 2a cartella al dato fondamentale. Adesso si può inserire un gioco di montaggio per ogni parte del componente. Il foro del tenone nel pezzo opposto viene creato con la dimensione ingrandita del gioco di montaggio inserito. (ditta Chauvin)
  • Si può assegnare il gioco di montaggio anche per il tenone a coda di rondine (2a cartella del dato fondamentale). Qui si tratta di un gioco laterale globale intorno al tenone. Il foro di tenone viene ingrandito aggiungendo il gioco inserito. Il dato inserito viene diviso per entrambi i lati (Chauvin).
  • Nella versione 10.1 si è aggiunto il comando "tavole di posizionamento" alla disposizione di puntoni. A tale scopo si è programmato un componente completamente nuovo con un proprio dato fondamentale. Nei dati fondamentali SEMA mette a disposizione alcune versioni delle tavole di posizionamento. Il dato fondamentale viene spiegato da un'immagine dati in continuo aggiornamento offerta sia come immagine di sezione che come illustrazione 3D testurata. I tre tipi della tavola di posizionamento, cioè verticale, ad angolo retto ed orizzontale, possono essere definiti comodamente nella selezione dell'imagine del dato fondamentale. Questi tre tipi esistono con il riferimento all'arcareccio o in qualità di componenti completamente liberi. Sia larghezza che altezza si può determinare con un inserimento a piacere o in maniera automatica. Per il calcolo automatico dell'altezza sono importanti lo spigolo superiore del puntone di riferimento e naturalmente anche l'arcareccio di riferimento. Inoltre si può definire se si deve smussare la parte superiore e la parte inferiore della tavola di posizionamento. Si è considerato anche l'inserimento di un aria; la tavola di posizionamento viene fatta più stretta per la misura inserita. Scegliendo una tavolo di posizionamento con riferimento all'arcareccio, significa che si può definire una distanza già nel dato fondamentale. In questo modo si possono preparare nei dati fondamentali le più svariate versioni di tavole di posizionamento.
    Nella seconda cartella del dato fondamentale si trovano come al solito i rimandi al tipo finale desiderato del componente (vedi descrizione più dettagliata sotto)
    Le altre cartelle servono, come anche nel caso degli altri componenti, per le impostazioni ottiche e per le informazioni destinate alla distinta del materiale.
    L'inserimento delle tavole di posizionamento si esegue nella disposizione di puntoni. L'istanza di comando nella riga per gli inserimenti viene determinata dal tipo della tavola di posizionamento. All'inizio si descrive l'inserimento della tavola di posizionamento con riferimento all'arcareccio. Dopo aver ciccato un barcareccio di riferimento (ad esempio la banchina) si scelgono il primo e l'ultimo puntone tra i quali si deve mettere la tavola di posizionamento. Naturalmente si possono ciccare come componente iniziale o finale anche i displuvi, compluvi oppure i puntoni girati. Se si vuole creare una tavola di posizionamento continua, allora in basso a destra nella riga per gli inserimenti c'è il pulsante opzionale "dividere tavola di posizionamento tra i legnami (Alt F1)".
    Se con il comando di creazione si seleziona un dato fondamentale con una tavola di posizionamento libera, allora la riga d'inserimento corrisponde al classico inserimento del componente con la determinazione di percorso, definizione della distanza (in pianta o inclinazione) e posizione del componente. Per inserire il percorso sono disponibili come al solito tutte le istanze d'inserimento, come quelle "su 2 punti", "con angolo" ecc… . Si può altrettanto selezionare il pulsante opzionale descritto sopra.
    Così si possono eseguire anche delle costruzioni con tavole di posizionamento su arcarecci crescenti oppure con delle tavole di posizionamento libere..
    Naturalmente si possono anche modificare le tavole di posizionamento create. A tale scopo sono disponibili i comandi di lavorazione "tagliare", "modificare", "posizione", "copiare", "componente", "dividere/unire", "cancellare", "testura 3D" e "tipo finale".
    La tavola di posizionamento è stata integrata anche nelle impostazioni dei colori in modo tale da poter definire il colore della linea, la larghezza della linea, il tipo della linea e la testura del componente.
    Al fine di poter scrivere sul progetto le lunghezze, i numeri di componente ecc. Si sono ampliate relativamente le impostazioni F7.
    Inoltre è sempre disponibile un disegno di montaggio come anche per tutti gli altri componenti. (pulsante "visione legno singolo")
    Le tavole di posizionamento vengono naturalmente anche trasferite alla distinta del materiale. Per ciò nella distinta del materiale si è predisposta appositamente una lista parziale "tavole di posizionamento". Le tavole di posizionamento sono anche presenti nella lista di legnami "completa". In Alt F7 in "valutazioni"-> "tetto"-> classificazione di puntoni, arcarecci …" si può stabilire dove devono essere elencate le tavole di posizionamento (dopo gli arcarecci o alla fine).
    Le tavole di posizionamento vanno anche negli elementi. Questo significa che si possono fabbricare le tavole di posizionamento anche sui centri di lavorazione degli elementi. <Filmato - Nuovo componente: tavola di posizionamento e tipo finale entrata>
  • Specialmente per la tavola di posizionamento si è creato il nuovo tipo finale "entrata". Anche questo nuovo dato fondamentale viene spiegato da un'immagine dati testurata. In quest'immagine vengono aggiornati ed illustrati subito tutti gli inserimenti.
    Tramite questa entrata si riesce a costruire perfettamente ad esempio una scanalatura di tavola di posizionamento sul puntone normale ma anche sul puntone displuvio e compluvio. Prima si definisce la profondità di entrata nel pezzo opposto. Si può inserire questa profondità ad angolo retto con il pezzo opposto o misurata nel senso del componente.
    Inoltre si può inserire un gioco di montaggio per ogni parte della tavola di posizionamento. Di conseguenza si fa più grande la lavorazione del pezzo opposto. Al posto di un gioco di montaggio si può ottenere dal componente l'uscita della lavorazione opposta. L'uscita impostata per la parte di riferimento 3 significa allora che la scanalatura della tavola di posizionamento esce sulla parte superiore del puntone, anche se la tavola di posizionamento non arriva fino allo spigolo superiore del puntone a causa dell'aria impostata.
    Alla fine si può inserire un gioco di montaggio sulla parte frontale. La lavorazione al pezzo opposto sarà fatta relativamente più grande.
    È vero che questo tipo finale "entrata" è predestinato per la tavola di posizionamento, ma può essere utilizzato anche per tutti gli altri componenti. <Filmato - Nuovo componente: tavola di posizionamento e tipo finale entrata>
  • È stato eliminato il problema del tratteggiato di montanti nella disposizione di puntoni sotto il sistema operativo Windows 2000. (ditta Vario)
  • I falsi puntoni degli abbaini a trapezio che sono stati creati con l'abbaino a trapezio del vecchio programma di profili (Basic Profile) si intersecano corretamente con il tavolone compluvio.
  • È stata corretta l’intersezione speziale tra puntone ed arcareccio (incastro a tallone al colmo). (ditta Thimmel)
  • I componenti in acciaio descritti in legnami di parete e solaio vengono illustrati come tali nella visione dall’alto (visione) nell’ambito dei tipi finali attivati. (F7à parete legnià elementià collegamenti finalià impostazione: lavorazione 3D)
Scale

  • Si è perfezionato il calcolo della salita dei componenti dritti. Adesso si creano tavole con un'altezza ridotta. Inoltre i fianchi dritti adesso sono assolutamente paralleli se nella curva del fiano è stato inserito AL -> BA. Se si riprende la curvatura del fianco nel corrimano significa che adesso si mantiene anche l'altezza di parapetto.
  • È stata messa a disposizione un'ulteriore intersezione die gattelli. Adesso si possono creare i collegamenti di battelli (incastri) con un solo legno frontale visibile. A tale scopo bisogna selezionare il collegamento di altezza "lunghezza di compensazione totale" quando si fa l'intersezione delle tavole. (ditta Linker) <Filmato - Innovazioni scale>
  • Si possono unire/dividere le tavole (fianchi, longherone, correnti, corrimano) a piombo. Sono disponibili la lunghezza d'unione/divisione, la lunghezza massima del componente ed il numero dei pezzi. (ditta. Simmat) <Filmato - Innovazioni scale>
  • Eseguendo l'unione/divisione delle tavole significa che è disponibile per lo spigolo di unione/divisione un tipo di spigolo individuale (numero ID).
  • Si sono integrate nuove possibilità di bilanciamento nel bilanciamento parallelo e singolo. Adesso è possibile selezionare l'istanza "presa di punto su linea laterale" nel rigo per gli inserimenti. Vale a dire che si possono raddrizzare anche le pedate nella parte della curvatura (richiesta di clienti in Italia, Francia e Austria) <Filmato - Innovazioni scale>
  • I tipi finali ora sono disponibili anche per gli steccati ed i montanti. Nella serie di dati del componente si possono così assegnare i tipi finali esistenti. Bisogna fare attenzione che il tracciato nel tipo finale faccia ancora senso per la singola sezione di componente (ditta Simmat) <Filmato - Tipi finali su steccati e montanti>
  • Adesso si possono pre-allocare i tipi finali anche nella serie di dati automatici nei rispettivi componenti. <Filmato - Tipi finali su steccati e montanti>
  • Per gli steccati ed i montanti si possono attivare in F7 l'angolo di taglio e la quota di ritaglio. (ditta Delalande)
  • Nel file INI ora è disponibile l'impostazione "SPOR_TEN_FIA". Adesso si può assegnare anche una sporgenza pedata - alzata, se all'inizio o alla fine di un fianco è stato assegnato un tenone.( ditta Bermaq ).
  • Sono stati fatti dei perfezionamenti specialmente per il trasferimento a Woodwop. I fori possono essere esportati come tasca, ecc… (ditta Rogg)
  • È stato perfezionato l’export di tavole con più fori (perforazioni).
  • Si è ritoccato il ritaglio di fianchi nell'ambito dell'export DXF (ditta Linker)
  • Ora si possono fare uscire come lavorazioni di forma le forature di steccati nelle tavole (fianco, corrimano, corrente, longherone) e quindi possono ricevere un Layer apposito.
  • Si è perfezionato il calcolo in sottofondo delle lavorazioni di componenti della scala.
  • Si illustrano in maniera corretta anche nella visione i fianchi che hanno subito una modifica della curvatura.
  • Gli intarsi vengono illustrati nello sviluppo die componenti solo se creano una lavorazione sui componenti.
  • È stato rifatto l’export DXF nell’ambito dei fori di tenoni.
  • Dopo la lavorazione manuale delle tavole non vanno più persi i tipi finali.
  • Si rileggono correttamente gli steccati Südmetall.
  • Si sono rifatte le grafiche di previsione delle scale.
  • Non vanno più persi i mezzi di collegamento al tipo finale (tasselli, collegante a vaso, ecc…) dopo aver modificato l’altezza del piano.
  • È stata perfezionata l’operazione di copia delle scale.
  • È stato perfezionato il trasferimento di fori nei gradini a chiocciola.
Oggetti - 3D

  • Si sono ritoccati i mezzi di collegamento di Simpson. In questo contesto si sono integrati i mezzi di collegamento nei file 3DS forniti dal fabbricante e si sono predisposte le relative lavorazioni. Questo significa che questi mezzi di collegamento vengono illustrati con un maggiore livello di dettaglio (fori, ganci ecc…).
  • Generalmente si possono indicare con un maggiore livello di dettaglio nelle rappresentazioni tutti gli oggetti 3DS contenuti (quindi anche mobili). A tale scopo in opzioni di indicazione (F7) in “3CAD” ci sono le impostazioni seguenti suddivise rispettivamente in „mezzi di collegamento“ e „oggetti rimanenti“:
    "oggetti terzi(3DS) in caso di illustrazione nascosta di spigolo": se è attiva questa opzione significa che in “visione 3D con illustrazione nascosta di spigolo” vengono illustrati anche tutti gli oggetti 3DS contenuti. Così si ottiene un risultato „più preciso“ come anche un maggiore calcolo nella composizione dell’immagine.
    "oggetti terzi (3DS)": illustrazione generale dei dati 3DS contenuti nelle visioni di filo(visione dall’alto, visione, 3D). "profilo" significa solo il quadrone che comprende gli oggetti 3DS, "dettagli" significa tutte le superfici singole e gli spigoli degli oggetti contenuti.
    (Avviso: la qualità della rappresentazione-filo di dettagli di un oggetto 3DS importato dipende dal programma 3D in cui è stato creato e con cui è stato esportato. A seconda dell’oggetto e del programma 3D possono esserci delle linee „indesiderate“)
  • Nelle preregolazioni (Alt + F7) : "generalità" - "ottica": "oggetti 3DS illustrati in dettaglio in archivio CAD temporaneo ". Se è attiva questa opzione significa che si copiano perfettamente gli oggetti 3DS illustrati dettagliatamente nell’archivio 3D temporaneo. Con la maggiore precisione del dettaglio aumenta naturalmente anche il numero delle linee CAD che risultano in questi componenti CAD nell’archivo temporaneo.
  • Si è perfezionata la descrizione F7 (denominazione, numero di distinta materiale...) dei mezzi di collegamento e degli oggetti 3D. Soprattutto la descrizione di mezzi di collegamento raggruppati (ad esempio supporti di travi) ora viene stampata in blocco in modo tale da evitare delle sovrascrizioni.
Parete solaio 3D

  • Si è ampliato il menu degli strati per finestre, porte e macro. Con l'opzione "ottimizzazione: sì" si abilitano ancora più possibilità di impostazione per organizzare i dislivelli dei pannelli nell'ambito di queste aperture. Fondamentalmente per questi dislivelli si considera il gioco di pannelli impostato. I dislivelli riguardo agli spigoli di finestra a sinistra e destra sono possibili in entrambi i sensi. I pannelli a sinistra e a destra della finestra si adattano rispettivamente. I dislivelli possono essere impostati sia a sinistra che a destra come anche nell'ambito dell'architrave e del parapetto (ditta Regnauer) <Filmato - Innovazioni parete>
  • Con la nuova opzione di divisione "parete fissa centro" si possono suddividere le pareti in modo che la divisione automatica viene calcolata partendo dal centro. Con questa impostazione e lo spostamento del punto di 0 si mette il primo montante a centro. Se per lo spostamento del punto zero si indica mezza larghezza del pannello, ad esempio -0,625, significa che il risultato, un pannello intero, si trova al centro della parete. <Filmato - Innovazioni parete>
  • Per la divisione delle macro di pareti si può impostare un'ulteriore opzione "ott" (ottimale). Questa comporta che nel caso di una collisione con il montante della suddivisione quest'ultimo non venga cancellato, ma che segue la logica di collisione (come collisione legno-legno Regnauer) <Filmato - Innovazioni parete>
  • Si è ritoccato l'inserimento di aperture nei solai (ditta Wigo)
  • Il nome di pareti è stato aumentato a 30 caratteri (ditta Chauvin)
  • Si possono perforare delle macro. I componenti MCAD ramificati con esse vengono creati automaticamente nuovi. Questo semplifica la creazione di determinate costruzioni angolari nell'ambito della costruzione a blocchi. <Filmato - Innovazioni costruzione a blocchi>
  • Spostando una parete collegata con un'altra parete attraverso un collegamento T si spostano anche le macro appartenenti al collegamento-T. <Filmato - Innovazioni costruzione a blocchi>
  • Per la costruzione a blocchi è stato programmato un sistema automatico d'impacchettamento. Si richiama il menu attraverso "strumenti" - "impacchettamento automatico costruzione a blocchi". Questo sistema automatico permette innanzitutto il calcolo del rango di un tavolone a blocchi assolutamente sullo spigolo superiore del piano attuale. Poi si possono impostare in genere tre combinazioni di impacchettamento: una formazione di piano (cioè un'ulteriore suddivisione all'nterno del piano attuale), una formazione insieme ad un raggruppamento di un numero di legnami di rango oppure solo quello che è stato citato per ultimo. Al completamento dell'automatica tutti i legnami di blocco per i quali è stato messo il nuovo stato "PB auto" (!) ricevono le relative registrazioni nella cartella LM. Per la formazione del piano si può impostare dopo quale altezza oppure dopo quale rango si deve fare la separazione. L'abbreviazione può essere definita a piacere come anche il campo destinatario della registrazione nella cartella LM dei legnami. Con il raggruppamento nel pacchetto si determina quanti ranghi si devono assegnare ad un pacchetto. Si esegue automaticamente la denominazione dei pacchetti alfabetica (A,B,C…) o alfanumerica (01,02,03) nel campo di LM dei legnami prestabilito (ditta Chauvin). <Filmato - Innovazioni costruzione a blocchi>
  • È stata ritoccata la simbolica per la visione dall’alto specialmente per le pareti montate. (ditta Regnauer)
  • Quando si esegue l'uscita automatica della parete e la pluriparete automatica si stampa la descrizione dello spazio immaginario. I testi sono stati tradotti anche nelle lingue straniere.
  • È stato perfezionato in alcuni dettagli l’export Laser (pluriparete, macrozero) (ditta Wigo)
  • È stata corretta l’utilizzazione CPU in modo particolare per il lavoro sul piano di costruzione (Hammer Abbund)

Interfaccia DXF I3

  • Quando si modifica una grafica DXF (grafica vettoriale) si mantiene costante automaticamente il rapporto della parte.