Innovazioni V18-1 Build 8800

Generalità

  • Si sono eseguiti una riorganizzazione ottica o ed un perfezionamento delle funzionalità dello Startcenter. È stata esteso l’elenco dei progetti di costruzione usati per ultimo. Si è reso possibile l’accesso diretto a finanche 20 progetti. Inoltre quando si entra nello Startcenter è già attivo il progetto di costruzione usato per ultimo e può essere richiamato con ENTER. Si può navigare in questo elenco anche usando i tasti freccia.
  • Nella versione 18-1 è stata integrata una nuova funzione con la quale si possono cercare ed evidenziare tutti i componenti in un progetto di costruzione. Così, ad esempio, è possibile cercare ed evidenziare i componenti che presentano una determinata sezione trasversale o che superano una determinata lunghezza di componente. Questa funzione nuova è stata integrata accanto al pulsante “de-marcaggio” nello spazio inserimenti inferiore del programma. Cliccando il nuovo simbolo (lente di ingrandimento) si aprono le possibilità di selezione ed inserimento:
    Al fine di definire le impostazioni per la ricerca si può aprire un’altra finestra attraverso l’ultimo pulsante (lente di ingrandimento con ruota dentata). Nel primo spazio inserimenti bisogna definire il valore del componente che si deve cercare. Cliccando questo spazio si apre il menu di selezione dello spazio immaginario, dove si può scegliere o lo spazio immaginario proposto dal programma o quelli definiti individualmente. Nel secondo spazio si definisce la relazione di ricerca, e sono disponibili le possibilità di selezione: = uguale, < inferiore, > superiore, ≠ disuguale, ≤ inferiore uguale a, e ≥ superiore uguale a. Nell’ultimo campo bisogna inserire il valore per cui si deve fare la ricerca. Volendo fare la ricerca per alcuni valori, è possibile farlo con un punto e virgola (;) come segno di divisione. Come valore di proposta il programma cerca automaticamente tutti i valori di componente che si trovano per lo spazio immaginario impostato. Cercando ad esempio una larghezza vengono elencate tutte le larghezze dei componenti attualmente visibili. Inoltre questi valori di proposta possono essere aggiornati in seguito con F3. In questo contesto non si considerano i componenti non visibili.
    Per cercare i componenti più lunghi di 7,00 metri quindi bisogna eseguire le seguenti impostazioni:
    lunghezza spazio immaginario, relazione di ricerca > superiore ed un valore di 7,00. Dopo “avviare ricerca” si chiude la finestra e vengono evidenziati automaticamente i componenti visibili con una lunghezza superiore a 7,00 metri.
    Per migliorare ancora la ricerca si possono ramificare finanche 8 richieste di ricerca l’una con l’altra. Cliccando il segno del più verde alla fine della prima ricerca si può aggiungere un secondo spazio. Inoltre dietro il primo spazio si apre un menu a tendina con la selezione „E“, „OPPURE“. Volendo cercare ed evidenziare componenti superiori a 7,00 metri o inferiori a 30 centimetri si potrebbe fare come segue.
    Primo spazio: lunghezza spazio immaginario, relazione di ricerca > superiore, un valore di 7,00 e nel menu a tendina „OPPURE“.
    Secondo spazio: lunghezza spazio immaginario, relazione di ricerca < inferiore, un valore di 0,30.
    Un esempio con la selezione „E“ potrebbe essere come segue:
    Primo spazio: lunghezza spazio immaginario, relazione di ricerca > superiore, un valore di 7,00 e nel menu a tendina „E“.
    Secondo spazio: denominazione di componente spazio immaginario, relazione di ricerca = uguale, arcareccio.
    Così si sono evidenziati tutti gli arcarecci nel progetto con una lunghezza superiore a 7,00 metri.
    Volendo cancellare una delle altre richieste di ricerca, lo si può fare con l’icona a forma di un bidone dietro il rispettivo spazio. In più è possibile perfezionare ulteriormente queste richieste di ricerca con >> di più…>>. Lì si può decidere se si devono ricercare ed evidenziare tutti i componenti o soltanto quelli evidenziati. Inoltre la ricerca si può svolgere in tutti i piani, oppure si può limitare a quello attuale. Per lla ricerca di testi è anche possibile considerare le scritte in maiuscolo o minuscolo. Inoltre con il pulsante „invertire selezione“ si possono invertire rapidamente tutte le relazioni di ricerca, quindi da > superiore uguale si passa a ≤ inferiore uguale a.
    Dopo aver avviato una ricerca vengono elencate nel menu a tendina della barra di simboli inferiore le ultime sei richieste usate. In questo contesto il programma assegna automaticamente un nome che risulta dai criteri impostati. Con „Enter“ o un clic sull’icona accanto al menu a tendina, si possono avviare le ricerche già create. Aprendo il menu a tendina e cliccando l’ago alla fine del nome si può fare un favorito dalla ricerca usata per ultima. I favoriti creati vengono messi in ordine alfabetico e salvati. Così possono essere ri-selezionati e riutilizzati in qualsiasi momento. Per togliere una richiesta dall’elenco di favoriti basta cliccare l’asterisco dietro il nome.
    Con il menu a tendina chiuso e con un clic destro è inoltre possibile cancellare e rinomare una richiesta di ricerca o definirne un comando utente. Dopo aver selezionato il comando utente si apre la solita finestra per definire tali comandi. Si può assegnare un nome, una descrizione e un simbolo. Dopo aver definito correttamente il comando, quest’ultimo finisce nel menu di adattamento nella categoria dei “comandi individuali” e può essere messo in un luogo qualsiasi di una barra di simboli nel programma. Così è possibile collocare ed eseguire facilmente e rapidamente un numero qualsiasi di richieste di ricerca. Naturalmente con “modificare“ nel menu di adattamento è possibile adattare in qualsiasi momento i comandi per richiesta di ricerca già creati. Grazie a tutte queste possibilità è possibile filtrare in maniera rapida e facile tutti i componenti. <Filmato - Cercare ed evienziare>
  • I dispositivi indicativi ad alta definizione possono facilitare notevolmente il lavoro al computer. Insieme all’ingrandimento opzionale e individuale (impostazione Windows) dell’immagine indicata si può realizzare un enorme perfezionamento ergonomico sul posto di lavoro:
    Elevata nitidezza di tutte le parti dell’immagine con ogni dimensione d’immagine desiderata!
    La versione 18-1 di SEMA sfrutta totalmente i vantaggi dei dispositivi indicativi ad alta definizione nell’ambito degli sviluppi di SEMA Power e quindi offre una maggiore ergonomia e comodità sul posto di lavoro.
    Ci sono molti coefficienti che determinano insieme la nitidezza dell’immagine. Uno di questi coefficienti è la dimensione del dispositivo indicativo (ad esempio lo schermo) e spesso viene indicato con la lunghezza diagonale dello schermo. L’unità di indicazione in genere è quella del „pollice“. Inoltre viene indicato un rapporto laterale „larghezza rispetto ad altezza“, ad es. 16:9.
    Un altro coefficiente è quello della definizione del dispositivo indicativo. I dispositivi digitali utilizzano molti punti d’immagine (Pixel) per rappresentare un‘immagine. Per definizione di un dispositivo indicativo si intende il paio di valori di punti d’immagine (Pixeln) impegnati che il dispositivo presenta in larghezza e altezza.
    Se uno schermo offre 1920 Pixel attraverso la larghezza display e 1080 attraverso il display altezza si dice ad esempio: definizione 1920x1080 Pixel, nome „full high definition“ (Full HD)
    È determinante per la possibile nitidezza d’immagine il numero di punti d’immagine utilizzati per lunghezza (superficie) sull’immagine, la cosiddetta densità di pixel (punti d’immagine per pollice o pixel per pollice). Nel caso degli schermi si parla piuttosto di PPI (Pixels Per Inch), e per la stampa piuttosto di DPI (Dots Per Inch)
    Più elevato è il numero nativo di DPI/PPI (più punti d’immagine sono impegnati per un pollice), più nitida può essere l’indicazione dell’immagine. Gli schermi con una definizione Ultra HD (4K) quindi presentano una maggiore densità di pixel seppure le dimensioni sono uguali. Ad esempio uno schermo Ultra HD (4K) con una dimensione di 28 pollici ed una definizione nativa di 3840x2160 una densità di pixel di 157 PPI. Uno schermo Full-HD della stessa dimensione ed una definizione nativa di 1920x1080 ha solo una densità di pixel pari a 78 PPI. Quindi l’immagine sullo schermo 4K Ha una definizione 4 volte maggiore ed è essenzialmente più nitida.
    Il SEMA Software adesso offre la massima nitidezza d’immagine per ogni densità di pixel, ed è quindi „DPI Aware“.
    Per lavorare perfettamente con gli schermi Ultra HD bisogna considerare una nuova raccomandazione di hardware. Nel caso di sistemi a più schermi con uno schermo ultra HD, Windows 10 rappresenta ad esempio una requisito fondamentale, in quanto solo Windows 10 riesce a modificare la scala degli schermi in maniera diversa. (link alla raccomandazione Hardware)
    Nell’ambito di questa innovazione è stata adattata allo standard attuale anche la piattaforma di SEMA. Tutte le icone di SEMA sono state sostituite da grafiche vettoriali di cui scala è modificabile. L’icona disegno è stata perfezionata essenzialmente nel contenuto ed è stata standardizzata. Per la piattaforma si è scelta un’ottica piatta moderna senza dispersione di colori. <Filmato - SEMA Power parte 3: ottica perfetta su schermi 4K>
  • Nel menu di adattamento in cartella “opzioni” è stato introdotto un regolatore scorrevole per le dimensioni dei simboli. Con questo regolatore è possibile impostare globalmente una dimensione per tutte le barre di simboli. Grazie a questa nuova tecnologia di icone quest’ultime sono perfettamente nitide indipendentemente dalla dimensione impostata. La dimensione iniziale è quella della scala Windows. Con la stessa tecnologia nella cartella „barre di simboli“ è possibile impostare in modo individuale la dimensione per ogni barra di simboli. Questo offre all’utente ancora una maggiore ergonomia individuale sul posto di lavoro. <Filmato - SEMA Power parte 3: ottica perfetta su schermi 4K>
  • Nell’ambito dei „simboli” è stata ritoccata la creazione di pulsanti utenti (definire comando utente). È possibile usare come al solito il “simbolo dalla previsione”. In questo contesto viene indicato automaticamente una previsione per i possibili gradi delle dimensioni dei simboli. Tramite „simbolo dal file…“ si può altrettanto assegnare come al solito un file come previsione. Oltre ai formati d’immagine possibili finora, si possono ora caricare anche i file *.svg (grafica vettoriale modificabile nella scala). Usando una grafica pixel invece di una grafica vettoriale serve eventualmente la definizione di una variante supplementare, ingrandita in formato pixel.
    In „Simboli di SEMA“ vengono offerte tutte le icone SEMA in qualità di grafiche vettoriali. Queste hanno la massima nitidezza con ogni ingrandimento. <Filmato - SEMA Power parte 3: ottica perfetta su schermi 4K>

PIA, CAD, QUO, MCAD

  • Si sono ampliati i componenti CAD dei dati fondamentali di lavoro ed originari di SEMA. Nel gruppo dei mezzi di collegamento sono disponibili ancoraggi di cemento, viti da cemento, barre filettate, viti per legno, struttura composita legno-cemento, viti a testa svasata con calotta, viti metriche, viti a testa svasta, viti a testata disco, e viti da testata. I nuovi CAD sono disponibili in automatico solo con una installazione nuova della versione. Naturalmente è possibile prendere questi componenti in maniera singola o a gruppi nei dati fondamentali di lavoro esistenti.
  • Adesso è possibile trasferire correttamente con la pipetta una linea di misura dal disegno nel dato fondamentale. (Fa. Pfletschinger)
  • Si è ritoccato il funzionamento di visibilità riguardo ai poligoni raggruppati. (ditta IKB)

Disposizione puntoni

  • Si è rielaborata la serie di comandi per creare un lucernario. (ditta Kiefer)
  • In un caso speciale non si aggiornava correttamente la lunghezza di puntoni indicata. Questo è stato corretto. (ditta Eiblmayer)

Parete solaio

  • Dalla versione 18-1 i componenti MCAD con un rimando ai legnami creano anche dei componenti negli strati a sinistra e destra. Inoltre questa tecnologia è stata estesa anche su finestre, porte e macro. (ditta Pfletschinger)
  • La rappresentazione del corpo di parete nella visione della parete è stata ottimizzata in un caso speciale. (ditta Skaletzka)

Lamiera

  • Dalla versione 18-1 è disponibile la nuova interfaccia SMX (Sheet Metal Exchange). Questa interfaccia standardizzata per i dati di produzione nel settore della lavorazione della lamiera è stata sviluppata da SEMA in collaborazione con vari costruttori di macchine. In questo momento con questa interfaccia si riescono a pilotare le macchine dei costruttori Jorns, Thalmann, Schröder e Trumpf. A ciò è stato ampliato il comando „export alla macchina di lavorazione lamiera“ che si può selezionare in “file”. Oltre a „Schechtl S-Touch“ adesso è disponibile anche „SMX Export“.
    Nel dialogo di Export è possibile richamere, modificare e salvare le impostazioni conosciute come anche impostare il percorso export ed il nome del file.
    SMX Export (liste /elementi, macchina di lavorazione attuale) è stato aggiunto anche alle preregolazioni (Alt+F7).
    Analogamente ai componenti in legno con “SMX” è possibile esportare anche i componenti in lamiera direttamente dal disegno. L’icona avvia l’export alle macchina di lavorazione della lamiera o alla maggina di lavorazione elementi in legno a seconda di quale componente è stato evidenziato. Come standard viene offerto sempre l’export usato per ultimo, cosa che si vede dallo Hint dell’icona. Il dialogo export si comporta in modo identico all’export dalla lista elementi.
    Nell’ambito dell’interfaccia SMX è stato introdotto „l’accorciamento di piega“ per i componenti in lamiera. Questo occorre assolutamente, perché per causa della distensione del metallo la lamiera si allunga nel punto in cui viene piegata. Per compensare questo effetto si definisce la lamiera in maniera più corta, in modo che la lamiera dopo la piegatura abbia la lunghezza desiderata. Si considera sia l’effetto geometrico che quello fisico. Dovuto all’effetto geometrico viene rappresentato l’arrotondamento che si crea con la piegatura direttamente presso il componente in lamiera. Per il calcolo si sposta relativamente la fibre naturale della lamiera nella piegatura (effetto fisico).
    L’impostazione dell’accorciamento di piegatura si esegue in „Alt+F7“ nella rubrica „valutazioni, nella cartella „coperture“. Nel campo di selezione dello “accorciamento piegatura”“ è possibile impostare „DIN 6935“ per eseguire un accorciamento di piegatura ai sensi DIN oppure l’accorciamento di piegatura specifico per le macchine Thalmann „DIN Plus T15“. Impostando „DIN 6935“, si attiva il campo „raggio utensile per accorciamento-DIN [mm]“ per definire il relativo raggio di utensile. Usando „DIN Plus T15“, vuol dire che è disattivo il campo per il raggio d‘utente. Per „DIN Plus T15“ è stata depositata una tabella con le relative valutazioni secondo la rigidità del materiale. Questa viene richiamata in sottofondo ed i componenti vengono valutati relativamente.
    Nell’ambito dell’accorciamento di piegatura è stato ampliato anche il dato fondamentale. Nella cartella „fnd“ è possibile decidere per ogni dato fondamentale quale accorciamento di piegatura va usato. Nella cartela “va” è possibile definire la categoria di rigidità del materiale rilevante per il calcolo concreto dell’accorciamento di piegatura per „DIN Plus T15“.
    Grazie a questa innovazione i componenti in lamiera vengono calcolati correttamente in rappresentazione, sviluppo e valutazione. <Filmato - Export macchina / interfaccia SMX>

Nesting

  • Adesso nel Nesting-Manager, nel comando „ottimizzazione componenti di scala“ oltre alle funzioni del Nesting esistenti "ottimizzazione fianco/corrimano", "ottmizzazione fianco/corrente" e "ottimizzazione corrimano/corrente“ le nuove funzioni di Nesting „ottimizzazione longherone/corrimano“ e „ottimizzazione „longherone/corrente.
    Per le ottimizzazioni indicate vi é fondamentalmente l’impostazione del tipo di ottimizzazione.
    Standard: si ottimizza in modo che si generi un pezzo grezzo nesting piú piccolo possibile.
    Componente inizio/fine: con questa ottimizzazione si cerca di mettere le estremità del componente in modo che si possa eseguire un taglio sega comune almeno in una parte. Si verifica prima l’inizio del componente. Se non è possibile fare un’ottimizzazione qui, si usa l’estremità finale del componente,
    Componente inizio/fine: con questa ottimizzazione si cerca di mettere le estremità finali del componente in modo che si possa eseguire un taglio sega comune almeno in una parte. Si verifica prima la fine del componente. Se non è possibile fare un’ottimizzazione, si usa l’inizio del componente.
    Taglio inizio/fine: L’ottimizzazione fa senso facendo un intersezione bisettrica dei componenti. L’ottimizzazione cerca di mettere insieme i componenti in modo che si possano lavorare con un taglio di sega i tagli di smusso. Si verifica prima il taglio all’inizio del componente. Se qui è impossibile fare un’ottimizzazione si usa il taglio alla fine del componente.
    taglio inizio/fine: Questa ottimizzazione fa senso un intersezione bisettrica dei componenti. L’ottimizzazione cerca di mettere insieme i componenti in modo che si possano lavorare con un taglio di sega i tagli di smusso. Si verifica prima il taglio alla fine del componente. Se qui è impossibile fare un’ottimizzazione si usa il taglio all’inizio del componente.
    Se i componenti da ottimizzare si trovano nel Nesting-Manager, si possono evidenziare e si può selezionare l’ottimizzazione desiderata. In "componenti grezzi Nesting" sono elencati i componenti grezzi necessari con i loro componenti contenuti. Fondamentalmente si ottimizzano sempre i componenti che nella costruzione si trovano l’uno sull’altro. Inoltre si fa attenzione che gli eventuali fori di steccati in un componente si orientino alla parte esterna del pezzo grezzo Nesting. È possibile sempre mettere manualmente un altro componente nel componente grezzo nesting.

Scale

  • Con la registrazione, „ALZ_SOPRA_MNT_TEN= (valore)“ nell‘Inifile, Con questa impostazione si possono fresare la tasche di tenone nel montante con il valore inserito, se finiscono direttamente al profilo del montante.
  • Nell’uscita automatica della scala ora è possibile ottimizzare insieme anche longherone e corrimano oppure longherone e corrente. A ciò bisogna stabilire una denominazione per l’uscita in stampa, selezionare nella colonna „disegno“ l’ottimizzazione desiderata ed assegnare un modello di progetto, un’impostazione di indicazione ed una scala. Nella colonna „P“ (parametro), si può inserire la distanza minima tra i componenti e la distanza dei bordi di intestatura. Selezionando il comando „uscita“ si ottimizzano insieme sempre i componenti che nella costruzione si trova l’uno sull‘altro.
    Per l’export alla macchina bisogna stabilire una denominazione e nella colonna “componente” occorre selezionare l’ottimizzazione desiderata. Nella colonna „P“ (parametro) si può inserire la distanza minima tra i componenti e la distanza dal pezzo grezzo. Selezionano il comando “uscita” si ottimizzano insieme sempre i componenti che nella costruzione si trovano l’uno sull‘altro. Si possono combinare l’uno con l’altro i componenti stretti e larghi. Gli aspiratori possono essere messi sotto il componente largo.

Oggetti 3D

  • Adesso si aggiorna di nuovo correttamente la previsione quando si mettono gli oggetti 3D. (ditta Lehner)

Statica

  • Il nuovo programma di statica „Friedrich und Lochner“ è disponibile nell’area download sul sito di SEMA FRILO System Next 4.2017.515. Dopo aver installato il „FRILO System Next“ si può installare la nuova versione „R-2017-2-SEMA“ con il comando di aggiornamento nel „FRILO System Next“.
    Per poter usare le seguenti innovazioni è assolutamente necessario installare un programma SEMA a partire dalla versione 17-2 ed il programma FRILO.
  • Il nuovo programma FRILO "supporto legno" (HO1+) sostituisce il vecchio "supporto legno" (HO1) e serve adesso come programma standard il dimensionamento e la trasmissione di carico dal programma SEMA.
    Con la nuova piattaforma di programma FRILO è possibile calcolare sezioni trasversali uniche (cerchio, rettangolo) e plurimi che sono collegati in modo flessibile. Altre informazioni riguardo al nuovo supporto legno FRILO si trovano sul manuale per l‘utente o sul scheda del prodotto.
  • Si eliminano le norme di statica superate per il calcolo proveniente dalle preregolazioni (Alt F7). Per il calcolo statico sono disponibili gli ultimi Eurocodes per il rispettivo Paese.
  • Per il calcolo della normativa „ÖNORM EN 1995:2015“ è stato corretto lo sfruttamento della flessione nella finestra del calcolo. (ditta Frank).