Innovazioni V18-2 Build 9000

Generalità

  • Si è introdotta l'abbreviazione di tasti "F4" per montare i componenti, ovvero per passare alla visione con l'icona "visione componenti" (occhio). Appena evidenziato un componente, si può montare con il tasto "F4". Naturalmente si può anche prima tenere premuto il tasto "F4" e poi selezionare un componente.
  • È stata ritoccata fondamentalmente la possibilità di inserimento dei valori imperiali. Oltre al nuovo "inserimento rapido", che permette l'inserimento più facile e più rapido di valori editabili nel sistema di misure imperiali, si è ampliata anche la possibilità di inserimento esistente. A ciò si sono introdotte le nuove opzioni "unità di base per inserimenti senza simboli di piedi/pollici", "indicazione standard" e "inserimento rapido" nelle pre-regolazioni (Alt+F7) in "formatta mento delle cifre di misura". Le possibilità di impostazione sono offerte nelle pre-regolazioni solo se è attivo il sistema di misure imperiali.
    Con "unita di base per inserimenti senza simboli di piedi/pollici" si stabilisce quale unità (Yard, piedi, pollici) viene inserita senza simboli. Se questa, ad esempio, si trova su "piede" e si scrive il valore "1" in un campo valori editabile, il valore corrisponde a 1` (piede). Così adesso si riesce a decidere fondamentalmente, con quale unità di misura (Yard, piede, pollice) si deve lavorare senza dover inserire il rispettivo simbolo.
    Con l'impostazione "indicazione standard" si stabilisce come si devono indicare i valori inseriti. Se questa, ad esempio, si trova su "piede e pollice" e si inserisce 1 yard, si indica automaticamente come 3`(piedi).
    Un'altra possibilità di inserimento consiste nel fatto di separare le unità con uno spazio. Così, ad esempio, si può inserire il valore "12`8 ½" anche come 0 12 8 32 (nel caso di inserimenti di valori con yard).
    Attivando l'opzione "inserimento rapido", come alternativa alle possibilità di inserimento di cui sopra si può inserire una serie di cifre senza simboli. Le unità delle serie di cifre sono suddivise come segue:
     

    yard

    piede

    pollice

    frazione

    inserimento

    risultato

    01

    02

    03

    05

    01020305

    1 2‘ 3 5/64“

    00

    00

    05

    32

    532

    5 ½“

    00

    10

    02

    24

    100224

    10‘ 2 3/8

    00

    00

    00

    00

    12

    12/64

    00

    12

    00

    00

    12,

    12‘

    Nel caso dell'inserimento rapido un'unità di misura corrisponde a rispettivamente due cifre. Inserendo un numero con separatore decimale si riutilizza automaticamente l'inserimento standard. Pur essendo attivo l'inserimento rapido, continua a funzionare, e come finora, l'inserimento con simboli di piedi/pollici come anche l'inserimento con separatore decimale.
    Adesso con l'impostazione imperiale è possibile usare come calcolatore i campi di valori, analogamente al sistema metrico.
    Esempi per le possibilità di inserimento più ampie:

    inserimento classico

    inserimento rapido precisione 1/32

    inserimento rapido precisione 1/64

    inserimento con spazio
    (piede)

    inserimento-decimale (yard)

    inserimento-decimale (piede)

    9‘-0“

    90000

    90000

    9  0

    3.0

    9.0

    10‘-6“

    100600

    100600

    10  6

    3.5

    10.5

    14‘-3“

    140300

    140300

    14  3

    4.75

    14.25

    12‘-8 ½“

    120816

    120832

    12  8  32

     

     

    15‘-10 3/8“

    151012

    151024

    15  10  24

     

     

  • Indipendentemente dall'impostazione metrica o imperiale, adesso oltre alle unità metriche è possibile scegliere anche "feet/inch" per gli spazi immaginari e l'assegnazione automatica del nome per i dati fondamentali.

Rappresentazione 3D Visualizzazione

  • Da subito nella versione 18-2 si possono utilizzare delle grafiche trasparenti per la visualizzazione. Per poter rappresentare le grafiche trasparenti nel programma, è necessario che queste siano state salvate nel formato Portable Network Graphic (*png). Per rappresentare tali grafiche nel programma SEMA come testura semitrasparente, è stata inserita nella cartella generale per le testure in "copertura / trasparenza" la nuova opzione "auto". Dopo aver selezionato questa nuova opzione vengono rappresentate correttamente tutte i luoghi trasparenti definiti nella grafica.
  • Per rendere ancora più chiari ed espressivi i disegni al dettaglio si è aggiunto il nuovo tipo di copertura "spigoli nascosti tratteggiati" ai tipi di rappresentazione 3D esistenti "retiglia", "nascondi spigoli" ecc... Con questo tipo di rappresentazione si calcola altrettanto la visibilità dei singoli spigoli, come per "spigoli nascosti invisibili", con la differenza che escono tutti gli spigoli nascosti con le linee tratteggiate. A ciò si è integrata la nuova icona "spigoli nascosti tratteggiati" in tutte le barre di simboli 3D. Si può accedere alla funzione in tutte le visioni 3D, dove finora funzionava anche "spigoli nascosti invisibili" (visione obliqua 3D, visione nord, visione sud, visione est, visione ovest, visione dall'alto Per vedere le lavorazioni nel modo "spigoli nascosti tratteggiati", è necessario che queste siano attivate (icona "opzioni per la rappresentazione delle lavorazioni" - "lavorazione per spigoli nascosti").
    Per i disegni di produzione dei componenti in legno e in acciaio questo modo adesso è attivo come standard. Così le visioni laterali e la proiezione a 3 sistemi vengono rappresentate in modo molto chiaro con le linee tratteggiate. Disegnando ad esempio un componente in legno, si rappresentano automaticamente in modo tratteggiato tutti gli spigoli nascosti nella rispettiva visione. Nel caso del disegno di produzione per i componenti in acciaio, gli angoli nascosti nella proiezione a 3 sistemi vengono indicati automaticamente in modo tratteggiato. <Filmato - Spigoli di componente nascosti tratteggiati>
    Come per tutte le linee tratteggiate secondo DIN, la scala di uscita influisce molto sulla lunghezza delle singole strisce. Più elevata è la scala, più lunghi diventano gli elementi individuali della linea tratteggiata.
    Nei tipi di rappresentazione "spigoli nascosti invisibili" e "spigoli nascosti tratteggiati" è stata ottimizzata la rappresentazione di oggetti cilindrici (spesso bulloni e fori) in modo tale che non vengono più indicati dei fastidiosi spigoli intermedi. Per tutti i componenti in acciaio standard (profili L-, C-, T-, I-) si disegnano gli angoli interni ed esterni arrotondati anche senza spigoli intermedi fastidiosi.
    Il calcolo degli spigoli nascosti può durare un pò di tempo, a seconda del numero di componenti rappresentati. Il calcolo ora avviene in sottofondo. Così è possibile continuare a lavorare nel programma durante il calcolo. Una piccola barra progressiva sul bordo in basso del disegno indica il progresso del calcolo in sottofondo.
    Nel caso della rappresentazione di progetti con più cornici di posizione risulta un particolare risparmio di tempo.
    Qui ora vengono calcolati contemporaneamente più cornici di posizione e non più l'una dopo l'altra. <Filmato - Spigoli di componente nascosti tratteggiati>

PIA, CAD, QUO, MCAD

  • Nella versione 18-2 è stata resa notevolmente più rapida la riduzione di linee. Se finora poteva durare alcuni minuti la riduzione di una grossa quantità di oggetti, adesso questo avviene in una frazione di tempo. Visto che con l'archiviazione di disegni nelle immagini o la creazione di una visione di 4 lati si esegue automaticamente la riduzione di linee, anche questi comandi ne approfittano in maniera notevole. <Filmato - Dettagli importanti per CAD>
  • Adesso il programma aggiorna automaticamente le modifiche di un'autoquotatura. Così non occorre più avviare a mano la quotatura usando la presa (QUO).
  • Da subito si possono creare le quote di altezza in modo relativo, assoluto o riferito all'altezza oltre lo zero normale. A ciò nella prima cartella della misura di altezza si è aggiunta l'impostazione "altezza". Così è possibile ad esempio Quotare in modo assoluto finestre, porte e macro nella visione di parete con riferimento all'altezza del piano. Con l'impostazione "oltre zero normale" prende il valore dalla gestione di disegno e lo calcola relativamente e automaticamente con l'inserimento.
    Oltre alle nuove impostazioni si sono integrati nell'argomento "gestione di disegno" gli spazi immaginari "altezza relativa", "altezza assoluta" e "altezza oltre zero normale". Usando questi spazi immaginari in un testo CAD, essi valutano la relativa altezza nella posizione attuale del testo. Inoltre nell'argomento "componente" si sono messi a disposizione "altezza architrave assoluta", "altezza architrave oltre ZN", "altezza parapetto assoluta", "altezza parapetto oltre ZN", "spigolo inferiore componente relativo", "spigolo superiore componente relativo", "spigolo inferiore componente assoluto", "spigolo superiore componente assoluto", "spigolo inferiore componente oltre ZN" e "spigolo superiore componente oltre ZN". <Filmato - Dettagli importanti per CAD>
  • Con l'autoquotatura per la visione di parete, e per gli elementi di tetto e solaio è possibile ora quotare automaticamente il centro di gravità calcolato. A ciò nell'ultima cartella "det" dell'autoquotatura si è aggiunto il rimando "centro di gravità". Facendo lì riferimento ad una relativa linea di misura, dopo aver creata l'autoquotatura si quota anche il centro di gravità. In questo contesto è importante che sia attivo il centro di gravità nelle impostazioni di indicazione (F7) in pareti, corpi di parete.
  • Finora si potevano assegnare i punti di ancoraggio per gli oggetti CAD solo se questi erano già definiti come gruppo. Da subito è possibile evidenziare singoli oggetti CAD e poi eseguire direttamente il comando di lavorazione "varie 1/2/3 punti di ancoraggio". Adesso il programma crea automaticamente un gruppo dai componenti evidenziati e quindi si possono assegnare direttamente i punti di ancoraggio. <Filmato - Dettagli importanti per CAD>
  • Per la valutazione della massima altezza e lunghezza di pareti ed elementi di tetto e solaio si sono messi a disposizione i nuovi spazi immaginari "lunghezza parete" e "altezza parete" nell'argomento "componente". Questi spazi immaginari valutano la lunghezza e l'altezza compreso tutte le sporgenze di strato. (ditta Gumpp & Maier)

Profilo

  • L'assistente profilo adesso è una cosiddetta "finestra-non-modale" Questo vuol dire che non occorre più chiudere la finestra profilo per prelevare delle misure dal progetto che sono necessarie per creare il profilo. Inoltre nel "programma principale" si possono eseguire quasi tutte le funzioni. Ad esempio, si possono creare, ovvero mettere sezioni e visioni. È possibile accedere in qualsiasi momento alle parti del programma CAD e Quotatura.
    Passando nella "selezione programma" a "profili/abbaini", si apre la gestione di profili (PR dati fondamentali individuali). Qui l'utente può scegliere che tetto, lucernario, capriata e profilo di abbaino si deve creare. Come al solito adesso si può creare il profilo con chiarezza nell'assistente profilo (indicare modo assistente). Nel "modo-assistente" è possibile salvare in qualsiasi momento il progresso di creazione del profilo. Gli inserimenti che mancano si possono prelevare direttamente dal progetto di costruzione. (misurare con comando di controllo, linee ausiliari in CAD, linee di misura, misure di altezza, ecc.) Con la funzione della pipetta è anche possibile riprendere valori possibili dai profili nella visione dall'alto negli spazi di inserimento del profilo.
    Per non creare conflitti nei dati fondamentali, quando è aperto il profilo sono in parte disattivi i comandi di assonometria, disposizione puntoni e capriate. Inoltre con il profilo aperto non si può salvare nessuna superficie del tetto in maniera locale con il progetto.
    Per questo modo di lavorare naturalmente si presta bene un "sistema a due schermi". Il profilo da creare può essere sistemato con chiarezza sul secondo schermo, mentre su quello principale si trova la pianta oppure, ad esempio, il disegno in sezione di un tetto già esistente. <Filmato - Assistente di profilo in parallelo al progetto>

Quotatura carpentieri

  • Nella quotatura di carpentieri adesso è possibile fare indicare l'angolo di macchina per tagli particolari e tagli falso puntone.
    Come taglio particolare si possono definire tutti i tagli di gronda ai legnami che non sono perpendicolari oppure orizzontali e che con la superficie laterale verticale si trovano in posizione obliqua rispetto al profilo normale di una superficie di tetto.
    Per cui i tagli particolari si possono trovare sui puntoni compluvio, displuvio e puntoni avanzati obliqui e sui falsi puntoni, se sono smussati e non inclinati.
    L'angolo di macchina indicato rappresenta l'angolo per il quale bisogna orientare la sega se si deve tagliare lungo il rapportatore del taglio particolare o lungo il rapportatore di taglio a piombo.
    Nel caso dell'angolo di macchina indicato, l'angolo di 0° significa una lama di sega verticale.
    Per standardizzare l'uscita si calcola da subito in maniera identica anche l'angolo di macchina di falsi puntoni nella visione dall'alto (F7/ tetto/ puntoni/ misura falso puntone). (angolo di macchina 0° = lama di segna verticale)
    Con l'impostazione di indicazione "angolo di macchina" (F7/ elementi/ quotatura carpentieri) è possibile rendere attivo o disattivo l'angolo nella quotatura di carpenteria.
    In questo contesto l'angolo di macchina per puntoni displuvio, compluvio e timpano viene indicato nella "quotatura minima" e per i puntoni obliqui ed i tavoloni compluvio nella "quotatura massima".
    Per il taglio particolare doppio alla gronda l'angolo di macchina viene rappresentato in direzione del componente, par la parte sinistra "verde" e per la parte destra "blu".
    Inoltre nell'argomento "componente" è stato messo a disposizione lo spazio immaginario @C-ANGOLO-MACCH@. Con questo spazio immaginario è possibile inserire l'angolo di macchina come blocco di testo per gli elementi.

Parete Solaio

  • Per numerare in maniera ancora più rapida ed efficiente le pareti e gli elementi si è sviluppato il comando di lavorazione "numero progressivo". Per poter selezionare la funzione nuova, bisogna prima evidenziare una parete un elemento. In seguito si può richiamare la nuova funzione attraverso "varie, numero progressivo" ed il comando si avvia nello spazio inserimenti in basso.
    Nel primo rigo bisogna stabilire la denominazione della parete desiderata. Un esempio per la numerazione delle pareti esterne sarebbe "PE 100". Nella prossima riga si deve definire la lunghezza del passo. Questa lunghezza del passo poi viene moltiplicata per il valore definito precedentemente. Assegnati entrambi i valori è possibile allocare via via la numerazione alle singole pareti. La prima parete quindi ottiene il nome "PE 100", la seconda ottiene ad esempio con una lunghezza di passo di 5 il nome "PE 105". In questo contesto il nome è agganciato sempre al mouse, così si vede subito quale numero viene assegnato per prossimo. <Filmato - Dettagli importanti per le costruzioni in legno>
  • Per poter cambiare successivamente l'orientamento delle pareti si è integrata una nuova funzione nel programma SEMA. Così si possono correggere con pochi clic le pareti che non sono state inserite bene o che sono state create erratamente con un import. Per poter richiamare la funzione nuova occorre evidenziare prima una o più pareti. In seguito viene richiamato il comando attraverso "varie, cambiare orientamento parete" e si avvia nello spazio inserimenti inferiore. Adesso nell'area disegno viene rappresentata otticamente una nuova direzione per ogni parete. Quindi avendo creato una parete da sinistra e destra, questa simbolica indica la nuova posizione sulla parete, cioè da destra a sinistra. Inoltre è possibile riprendere nel comando altre pareti anche successivamente. Con un clic nell'area disegno o con "Enter" si passa allo spazio inserimenti alla richiesta "asse fisso". Lì viene stabilito quale spigolo rimane dopo aver girato la parete. Lì si può scegliere lo spigolo esterno o lo strato zero. Inoltre è possibile determinare con un'opzione addizionale (Alt+1) se si devono cambiare anche finestre, porte e macro. A seconda della selezione si cambia la posizione (posizione-Z) o rimane la stessa dopo il cambio. Inoltre la funzione addizionale determina se le sporgenze di stato nel menu delle sporgenze di strato vengono spostate dall'altra parte della parete o meno. Dopo un'altro clic nell'area disegno o Enter, si chiude il comando. La particolarità di questa funzione nuova è che si conservano tutte le geometrie della parete. Siccome girando le pareti varia anche il punto zero di divisione, bisogna creare di nuovo i legnami o le coperture create. <Filmato - Dettagli importanti per le costruzioni in legno>
  • Il nuovo comando di creazione "assegnare parete" è stato integrato nella selezione del programma in pareti. Così è possibile sostituire ancora più precisamente le pareti nel progetto con un'altro dato fondamentale. Eseguendo il comando si aprono come al solito le pareti che sono disponibili nei dati fondamentali. Lì bisogna selezionare il dato fondamentale della parete che deve sostituire le pareti esistenti nel progetto. In seguito nel progetto bisogna evidenziare individualmente le pareti interessate, o con un casello evidenziatore, o una linea, oppure tenendo premuto tasto Ctrl . Come alternativa è possibile anche evidenziare le pareti prima di avviare il comando e poi richiamare il comando. Il prossimo passo è quello di definire il riferimento delle pareti esistenti. Le pareti assegnate nuove si orientano verso questo punto di riferimento. Si può scegliere tra i punti di riferimento: Destra all'esterno, destra legno/muro, centro legno/muro, sinistra legno/muro e sinistra all'esterno Definito il punto di riferimento delle pareti esistenti, bisogna poi definire il riferimento della parete nuova. In questo menu di selezione sono disponibili tutti gli strati esistenti a sinistra e destra, come anche a destra legno/muro, a centro legno/muro e sinistra legno/muro della nuova parete. La nuova posizione viene rappresentata in maniera ottica sulla costruzione già esistente. Alla fine si conferma il comando con "OK" e si sostituiscono tutte le pareti esistenti. La particolarità di questo comando è inoltre che viene ripresa la geometria delle pareti esistenti.
  • Per facilitare il lavoro con i corpi di solaio e fori di solaio si sono ampliati e abilitati alcuni comandi in merito. <Filmato - Dettagli importanti per le costruzioni in legno>
    È stato ampliato il comando già esistente "corpo di solaio / foro di solaio su poligono". Così da subito è possibile selezionare poligoni arrotondati o cerchi. Finora queste forme si dovevano riprendere faticosamente con "forma libera".
    È nuova la possibilità di creare i fori nel solaio usando il comando di lavorazione "perforare". Dopo aver evidenziato e perforato all'interno il corpo di solaio, il programma crea automaticamente un foro di solaio.
    Per modificare successivamente la posizione di un corpo di parete o i un foro i parete è stato abilitato il comando di lavorazione "posizione". Così si possono spostare entrambi i componenti con le relative istanze. Naturalmente i legnami e le coperture partecipano all'interno del corpo di parete. <Filmato - Dettagli importanti per le costruzioni in legno>
  • Per facilitare il lavoro nel container disegno e componente di porte e finestre, da subito vengono rappresentati e numerati otticamente i punti di riferimento selezionati. Dopo aver definito un componente per la costruzione, la visione dall'alto o la visione, vengono numerati i punti di riferimento selezionati e messi in risalto visivo con un punto rosso. Così si riesce a controllare e ripercorrere in secondo tempo e in maniera rapida quali sono stati i punti di riferimento determinati.
  • Nelle regolazioni-indicazione (F7) è stata ampliata l'opzione "misure di spigoli" in coperture (parete, solaio, elemento tetto e elemento solaio). Con lo spazio inserimenti dietro l'opzione "misure di spigolo da una larghezza di" è possibile sopprimere le misure nel disegno visione. Essendo una copertura inferiore al valore definito, non si rappresentano più le misure di spigolo Questa opzione crea una rappresentazione più chiara nella rispettiva visione soprattutto quando si tratta di coperture strette.
  • I comandi di lavorazione "perforare e aggiungere oggetto" sono stati abilitati per pareti, solai, elementi, strati, coperture, finestre, porte e macro. Questo offre l'enorme vantaggio che le geometrie impegnative e laboriose possono essere impostate prima con gli oggetti CAD e poi trasferite agli oggetti citati usando i comandi nuovi.
  • Dopo l'uscita di parete automatica delle pareti evidenziate, alla fine comando vengono disevidenziate correttamente tutte le pareti (ditta Strüby). <Filmato - Dettagli importanti per le costruzioni in legno>
  • Nel caso di una determinata costellazione di finestre e macro potevano sorgere dei problemi nella rappresentazione del corpo di parete. Questo è stato corretto (ditta Sletzka)

Lamiera

  • Adesso il profilo di componenti a spigolo si quota in automatico anche nel disegno di produzione, analogamente all'editore profilo. A ciò è stata inserita un'autoquotatura per profili a spigolo sia per l'editore profilo che per il disegno di produzione. Si riesce ad impostare questo attraverso un rimando nelle pre-regolazioni (Alt+F7) in "generalità" nella cartella "quotatura". In "profilo lamiera disegno di produzione" è disponibile un campo di rimando per una quotatura. Per ottenere un'autoquotatura corretta anche nel profilo del disegno di produzione, è stato ampliato il dato fondamentale riguardo al tipo "componente-lamiera". Scegliendo questo tipo di quotatura nella prima cartella "auto", si può accendere/spegnere il blocco di dati presso "(profilo) componente lamiera" e si può mettere la quotatura elemento su valore o numero e, tramite le variazioni di colori, il colore del profilo su automatico oppure originale. Nella cartella "quo" sono disponibili due campi di rimando. Il campo di rimando "linea di misura orizzontale" si riferisce alla quotatura di profilo, il campo di rimando "dato fondamentale" al blocco di dati. Dai dati fondamentali qui assegnati si usa esclusivamente la cartella "ottica". Cosi è possibile impostare quotatura e blocco dati in colori, dimensioni e tipo di scrittura differenti. Le misure ed i testi possono essere copiati, modificati e spostati con la posizione come al solito usando i comandi di lavorazione. Facendo un calcolo nuovo della quotatura, si respingono tutte le modifiche.
    Le modifiche nei dati fondamentali rimandati hanno effetto diretto anche sull'editore profilo. Indipendentemente dalle impostazioni nei dati fondamentali di quotatura funzionano come al solito tutti i pulsanti di indicazione nell'editore profilo.
    Nell'ambito della quotatura automatica di profili a spigolo è stato ritoccato anche il modello di progetto del disegno di produzione. <Filmato - Profilo a spigolo in disegno di produzione>

Scale

  • Per ottenere una visione d'insieme effettiva di tutta la situazione della scala, a partire dalla versione 18-2 è possibile richiamare uno sviluppo totale di una parte della scala. In questa visione si hanno sotto controllo tutti i componenti e si possono eseguire eventualmente delle modifiche manuali.
    Evidenziando una presa totale di fianco (FiA), corrimano (CRM), corrente (COR), longherone (LNG) o campo steccati (CS) ed un clic dell'icona "visione componente" (abbreviazione tasti F4) nella barra di simboli superiore, ci si trova nella rispettiva visione totale di una parte di scala. Con "immagine su" ovvero "immagine giù" si può cambiare la parte di scala. Nel menu sospeso "scale" (comando scale) si può, se sono assegnati più componenti (fianco, corrimano, corrente e longherone) oppure una ringhiera ad una parte di scala, passare tra i vari piani dei componenti, "sfogliare indietro" o "sfogliare avanti" con "ringhiera- "piano". Nello stesso menu, con "passare tra sviluppo componente individuale e sviluppo totale" è possibile passare allo sviluppo individuale del rispettivo componente selezionato nello sviluppo totale. E viceversa, si può passare allo sviluppo totale della parte di scala, se ci si trova nello sviluppo del componente individuale.
    Nello sviluppo totale vengono rappresentati i componenti fianco, corrimano, longherone e corrente rispettivamente con la loro parte interna (linea di calcolo) e gli steccati sul loro asse. Così nascono piani differenti con valori diversi. Il valore viene calcolato sempre dall'elemento di marcia che forma la base, ovvero dal poligono di scala. Il valore viene indicato in maniera negativa o positiva, dipendentemente da dove si trova il componente, all'interno dell'elemento di marcia o del poligono di scala. Se, ad esempio, un fianco della parte interna si trova precisamente sullo spigolo del poligono di scala, nel menu "scale" viene indicato "fianco 0,00" Se il fianco si trova al di fuori del poligono di scala, esso viene indicato con valori positivi, e all'interno con valori negativi.
    Evidenziando un componente nello sviluppo totale, sono disponibili i rispettivi comandi di lavorazione possibili, come ad esempio tagliare, unire/dividere, perforare, aggiungere, posizione, modificare, tipo finale, cancellare, calcolare e testura 3D. Così è possibile modificare, allungare o accorciare la posizione di montanti o steccati. I collegamenti angolari di componenti a tavole possono essere lavorati con il comando per tagliare. Con il comando per perforare o aggiungere è possibile aggiungere o ritagliare un casello, una forma libera o un oggetto. I tipi finali possono essere assegnati, i tasselli, gli oggetti 3D o colleganti a recipiente possono ottenere una nuova posizione successivamente.
    Nelle regolazioni di indicazione (F7) della scala, nella cartella dello sviluppo, vi è la possibilità per i fianchi di fare indicare i cerchi per la distanza. Questi servono per il controllo se può essere ancora mantenuta la misura di distanza impostata dopo una modifica manuale. <Filmato - Sviluppo totale della scala>
  • Con la molteplicità di nuovi comandi per l'adattamento Spline, l'utente ha la possibilità di impostare i suoi componenti a tavola (fianco, corrimano, corrente, longherone) il modo individuale e costruttivo.
    Se ci si trova in uno sviluppo totale di una scala e si evidenzia uno o più componenti dello stesso tipo, è possibile con il nuovo comando "posizione" richiamare la nuova funzione "adattamento Spline". Si apre lo spazio inserimenti con la richiesta "da" quale punto "a" quale punto dello Spline bisogna adattare. Sull'indicatore del mouse si vede se ci si trova sulla parte inferiore o superiore del componente. Con il primo clic del mouse (da) sulla posizione desiderata si determina l'inizio, con il secondo clic del mouse (a) la fine dell'area desiderata in cui deve avvenire un adattamento. Essendoci nell'area selezionata un inizio o una fine di un componente, viene chiesto se si deve adattare il "centro", lo "inizio" o la "fine". Si può o selezionare e confermare questo nello spazio inserimenti, oppure si seleziona con un clic del mouse la posizione da modificare. Lo spline ora è agganciato all'indicatore del mouse e può essere riposizionato.
    In basso a destra nello spazio inserimenti si trovano quattro opzioni di adattamento con cui si seleziona quale base di calcolo va usata per il nuovo Spline. Fondamentalmente si cancella lo Spline originale nell'area indicata.
    Con "P" (punto) si inserisce un punto d'appoggio attraverso il quale passa lo Spline e finisce al punto iniziale o finale.
    Con "L" (lineare) si ripartisce linearmente la differenza di altezza a più punti di appoggio. La suddivisione viene indicata sull'indicatore del mouse.
    Con "QD" si divide la differenza di altezza con una funzione quadratica (x per due) a più punti di appoggio. La suddivisione viene indicata sull'indicatore del mouse.
    Con "QT" si divide la differenza di altezza con una funzione quadratica (x quattro) su alcuni punti di appoggio. La suddivisione viene indicata sull'indicatore del mouse.
    Ci sono altre due opzioni per trasferire lo Spline modificato sullo stesso componente oppure su altri componenti-
    L'opzione „calcolare in parallelo lo spigolo opposto“ trasferisce l'adattamento di Spline allo spigolo di componente opposto. Qui si fa attenzione che si rispetti il parallelismo nell'area modificata.
    Con l'opzione „adattare componenti/curvature dipendenti“ si può trasferire la curvatura agli altri componenti (corrimano e corrente). Qui è importante che per questi componenti nella serie di dati del componente, sia definito anche lo "spigolo di riferimento" giusto per il calcolo della curvatura, come ad esempio lo "spigolo superiore fianchi"- Essendo lo "spigolo di riferimento", ad esempio, impostato su spigolo anteriore pedata, vuol dire che questa opzione non ha effetto.
    Per indietreggiare uno Spline modificato allo Spline calcolato originariamente ci sono nello spazio inserimenti le opzioni „indietreggiare spigolo inferiore a originale“ e "indietreggiare spigolo superiore a originale" da poter selezionare. Per eseguire questo si evidenzia il componente desiderato e si sceglie la rispettiva opzione con un clic del mouse.
    Con i cerchi per la distanza che si rendono visibili nelle regolazioni di indicazione (F7) per i fianchi e nella cartella "sviluppo" si può controllare se con l'adattamento si mantiene la distanza fianco necessaria.
  • Per le alzate è disponibile nella cartella "vis" il nuovo tipo di collegamento "alzata viene mortasata con spigolo posteriore nella pedata" presso "collegamento sopra". Per il parametro destinato allo "spigolo superiore profilo" è possibile definire una larghezza di scanalatura e una profondità di scanalatura. <Filmato - Sviluppo totale della scala>
  • In un caso speciale non si esportavano le superfici di smusso per un longherone. Questo è stato corretto. (ditta ebs).
  • L'export macchina è stato ampliato al fine che una campana a tasto o una fresa di profilo in un ciclo di lavorazione possa lavorare una pedata con diverse distanze dal componente. Con l'impostazione "PROFILOT=1" nel file INI si può attivare un export plurimo dello spigolo anteriore, spigolo posteriore e degli spigoli laterali della pedata.
    Nel file INI si esegue una copia dello spigolo originario, in questo esempio lo spigolo anteriore della pedata, inserendolo di nuovo con un numero di identificazione di centinaia di migliaia. Con l'impostazione "LPARAM_REAL_0" si può inserire la distanza in millimetri dallo spigolo originario. <Filmato - Dettagli importanti per la costruzione di scale>
  • Spigolo originario spigolo anteriore pedata:
    ;KT_STUFE_VK ; tipo di spigolo gradino spigolo anteriore
    IDNR=1110 ; identifica lo spigolo (assegnato in modo fisso)
    FARBE=3 ; numero di colore come in ACAD 0..255
    LTYPE=AUSGEZOGEN ; tipo, uno della lista all'inizio
    LNAME=STUFE_VORDER_KANTE ; nome di linea (da inserire liberamente)
    LAYER= STUFE_VORDER_KANTE ; nome del layer (da inserire liberamente)
    PLINE=5 ; 0: uscita come linea individuale
    ; 1: uscita come polilinea
    ; 3: uscita con arco, ovvero con linea individuale
    ; 4: uscita con arco, ovvero polilinea
    ; 5: uscita come polilinea con archi integrati
  • Spigolo nuovo con distanza da spigolo originario:
    ;KT_STUFE_VK_PROFILFRAESER ; tipo di spigolo gradino spigolo anteriore
    IDNR=101110 ; identifica lo spigolo (assegnato in modo fisso)
    FARBE=150 ; numero di colore come in ACAD 0..255
    LTYPE=AUSGEZOGEN ; tipo, uno della lista all'inizio
    LNAME=STUFE_VORDER_KANTE_P ; nome del layer (da inserire liberamente)
    LAYER= STUFE_VORDER_KANTE_P ; nome del layer (da inserire liberamente)
    PLINE=5 ; 0: uscita come linea individuale
    LPARAM_REAL_0 =6 ; 1: uscita come polilinea
    ; 3: uscita con arco, ovvero con linea individuale
    ; 4: uscita con arco, ovvero polilinea
    ; 5: uscita come polilinea con archi integrati <Filmato - Dettagli importanti per la costruzione di scale>
  • Adesso è possibile impostare in modo individuale i nomi dei file DXF. Sono disponibili più informazioni del rispettivo progetto di costruzione per l'integrazione nel nome del file. Così durante il ciclo di produzione è possibile identificare e ordinare i componenti tramite la definizione del loro nome. Per la definizione chiara di un file DXF+ è possibile impostare un prologo ed un epilogo per ogni file. Con gli spazi immaginari si possono valutare le informazioni dei campi di progetto di costruzione 0.30, il numero di piano interno, l'abbreviazione di piano ed il numerp della scala.
    Ecco un esempio di una pedata, che prima è uscita senza informazioni supplementari, poi con l'informazione supplementare del numero di progetto di costruzione dalle proprietà del progetto di costruzione e con l'informazione del piano proveniente dalla gestione di disegno, una volta come prologo e una volta come epilogo.
    Nome del file generato di una pedata senza prologo o epilogo: TS_5_0_N.DXF
    nome di file di una pedata con un prologo „TS_PROLOG = @BV-FELD0@@Z-GESCHOSS-NAME@“: 006DachgeschoßTS_5_0_N.DXF
    nome di file di una pedata con un epilogo „TS_EPILOG = @BV-FELD0@@Z-GESCHOSS-NAME@“: TS_5_0006Dachgeschoß_N.DXF
  • Ecco i prologhi messi a disposizione per i componenti normali e le ottimizzazioni:
    AB_PROLOG = copertura pedata
    AN_PROLOG = colla pedata
    TS_PROLOG = pedata
    SS _PROLOG = alzata
    SB _PROLOG = alzata blocco
    WA _PROLOG = fianco
    WK _PROLOG = pezzo doppia curvatura - fianco
    HO _PROLOG = longherone
    AK _PROLOG = doppia curvatura longherone
    HL_PROLOG = corrimano
    HK_PROLOG = doppia curvatura corrimano
    HW _PROLOG = corrimano chiocciola orizzontale
    HS _PROLOG = corrimano chiocciola verticale
    HC _PROLOG = corrimano capping
    HF _PROLOG = corrimano fitting
    GU _PROLOG = corrente
    GK _PROLOG = corrente doppia curvatura
    GW _PROLOG = corrente chiocciola orizzontale
    GS _PROLOG = corrente chiocciola verticale
    GC _PROLOG = corrente capping
    GF_PROLOG = corrente fitting
    WAHA_ PROLOG = ottimizzazione fianco corrimano
    WAGU_ PROLOG = ottimizzazione fianco corrente
    HOHA_ PROLOG = ottimizzazione longherone corrimano
    HOGU_ PROLOG = ottimizzazione longherone corrente
    HAGU_ PROLOG = ottimizzazione corrente corrimano
    VERLEIM_ PROLOG = ottimizzazione colla
    PLATTE_ PROLOG = ottimizzazione fianco corrimano
  • Ecco gli epiloghi messi a disposizione per i componenti normali e le lavorazioni:
    AB_EPILOG = copertura pedata
    AN_EPILOG = colla pedata
    TS_EPILOG = pedata
    SS_EPILOG = copertura pedata
    SB_EPILOG = alzata blocco
    WA_EPILOG = fianco
    WK_EPILOG = pezzo doppia curvatura fianco
    HO_EPILOG = longherone
    AK_EPILOG = doppia curvatura longherone
    HL_EPILOG = corrimano
    HK_EPILOG = doppia curvatura corrimano
    HW_EPILOG = corrimano chiocciola orizzontale
    HS_EPILOG = corrimano chiocciola verticale
    HC_EPILOG = corrimano - capping
    HF_EPILOG = corrimano fitting
    GU_EPILOG = corrente
    GK_EPILOG = doppia curvatura corrente
    GW_EPILOG = corrente chiocciola orizzontale
    GS_EPILOG = corrente chiocciola verticale
    GC_EPILOG = corrente capping
    GF_EPILOG = corrente fitting
    MNT_EPILOG = montante
    ST_EPILOG = steccato
    NE_EPILOG = nesting
    EST_EPILOG = corpo estrusione
    FIACRM_EPILOG = ottimizzazione fianco corrimano
    FIACOR_EPILOG = ottimizzazione fianco corrente
    LOCRM_EPILOG = ottimizzazione longherone corrimano
    LOCRM_EPILOG = ottimizzazione longherone corrente
    CRMCOR_EPILOG = ottimizzazione corrimano corrente
    COLLA_EPILOG = ottimizzazione colla
    PANNELLO_EPILOG = ottimizzazione pannello
  • Ecco gli spazi immaginari che vengono valutati:
    @BV-FELD0@ - @BV-FELD30@ campo-PR 0 - 30
    @Z-GESCHOSS-NR-INTERN@ numero di piano interno
    @Z-GESCHOSS-NAME@ nome di piano
    @Z-GESCHOSS-KUERZEL@ abbreviazione piano
    @TR_TREPPENNUMMER@ numero di scala

Oggetti 3D

  • Nella versione 18-1 si è reso possibile, di assegnare un tipo di indicazione per quasi tutti gli oggetti/gruppi 3D (ad eccezione di lavorazione 3D, punti 3D e linee 3D). Così, ad esempio, i colleganti creati dai corpi di estrusione possono ricevere lo stato di indicazione "mezzo di collegamento". A ciò per gli oggetti 3D alla cartella "va" si è aggiunta la "impostazione di indicazione" - "tipo di indicazione" Questa opzione viene indicata solo nella gestione di dati fondamentali. Non appena è impiegato un oggetto nel progetto di costruzione si chiude in dissolvenza questa opzione. Generalmente il tipo di indicazione è messo su "oggetti 3D". Nella gestione di dati fondamentali questo tipo di indicazione può essere messo una volta a "mezzo di collegamento 3D" o "lavorazione 3D". Dopo aver cambiato e salvato il dato fondamentale diventa disattivo il tipo di indicazione e non può essere più modificato. L'oggetto 3D reagisce alle relative regolazioni di indicazione, a seconda del tipo di indicazione impostato.

Dati fondamentali componenti programma

  • L'azione "indicare solo rami di albero con dati" nella gestione di dati fondamentali è stata resa molto più veloce.
  • Si sono continuati ad ottimizzare e facilitare l'inserimento e la codificazione delle password nella gestione di dati fondamentali. È facilmente possibile modificare, assegnare successivamente o cancellare completamente le password di dati fondamentali esistenti. Per arrivare all'inserimento della password bisogna richiamare le proprietà del raccoglitore di dati fondamentali. Volendo assegnare una password ad un raccoglitore di dati fondamentali esistente bisogna mettere un segno davanti al campo della password. In seguito è possibile assegnare una password con al massimo 10 caratteri. Per una maggiore chiarezza di inserimento della password è possibile rappresentarla in maniera non codificata con l'icona accanto allo spazio inserimenti. Dopo aver confermato "OK" si salva la password in maniera permanente con il raccoglitore. Volendo cancellare una password esistente bisogna richiamare di nuovo le proprietà del raccoglitore In seguito il programma richiede la password esistente. Dopo aver inserito correttamente la password si può togliere il segno davanti allo spazio inserimenti Se invece si deve modificare la password si può rimettere il segno e definire una password nuova.

Elementi individuali

  • Per gli incastri ad anima di puntoni displuvio e compluvio, con il CMP o con l'export CMP adesso si creano anche i fori per i chiodi di puntoni, se nelle regolazioni generali, per l'incastro, è impostato il trapano per foro puntone come "foro individuale". (ditta EBH)

Sistemi di misurazione

  • È stata ampliata la coordinata-Z di punti 3D e linee 3D (impostazioni F7). Adesso si può rendere visibile a scelta o in modo combinato l'altezza assoluta, l'altezza relativa o l'altezza oltre lo zero normale. Le informazioni vengono rappresentate sia nella visione dall'alto che in 3D. È nuovo anche la scrittura di componente libera viene indicata nella bandierina del rispettivo punto 3D o linea 3D.