Innovazioni V21-2 Build 10200

Generalità

  • I tempi per la ricomposizione dell’immagine nel cambio piano e nella funzione di visibilità dei piani sono stati molto velocizzati. I piani già calcolati e ai quali non sono state apportate modifiche di contenuto, non richiederanno tempo per la rigenerazione dell’immagine.
  • È stata implementata la possibilità di inserire collegamenti ipertestuali nei campi editabili di un dato fondamentale. Si possono inserire dei link di pagine web (URL), documenti (file) o cartelle (directory) in qualsiasi campo editabile libero, p.es. quello relativo alla cartella LM o IFC. Questi link vengono eseguiti con un clic del mouse tenendo premuto il tasto CTRL. In caso di documenti o cartelle il sistema verifica se il file o la cartella esistono. Solo in questo caso, tenendo premuto il tasto CTRL il link diventerà blu e sottolineato ed sarà eseguibile. Anche i percorsi definiti con l’utilizzo di campi di database vengono eseguiti tenendo premuto il tasto CTRL. Nel caso di un link a un documento, tramite un click sul tasto destro del mouse viene aperta la cartella corrispondente. La verifica di un link web (URL) riguarda solo il prefisso “www.“, “http://“ o “https://“. Essa invece non riguarda l’esistenza e la sicurezza della pagina internet indicata.

PIA, CAD, QUO, MCAD

  • Per accelerare la chiodatura delle tavole di un rivestimento, è stato sviluppato un profilo di chiodatura. Questo profilo di chiodatura riconosce automaticamente tutti i bordi delle tavole e genera singoli punti di chiodatura. Tali profili di chiodatura vengono generati utilizzando una linea MCAD e la seguente formula:
    3DBEARB 0 250 3 (significa: lavorazione in 3D)
    P04 = 4
    P20 = 40
    P21 = 10
    P22 = 20
    P23 = 1
    I parametri 20, 21, 22 e 23 sono nuovi.
    Con il parametro P20 si definisce fino a che larghezza della tavola viene assegnato solo 1 chiodo. A tutte le tavole con una larghezza superiore vengono automaticamente assegnati 2 chiodi.
    P21 definisce la prima distanza dal bordo dell’asse. Se una linea MCAD è disegnata da sinistra a destra, si tratterebbe della distanza del bordo sinistro della tavola.
    P22 definisce la seconda distanza dal bordo dell’asse. Se una linea MCAD è disegnata da sinistra a destra, questa sarebbe la distanza del bordo destro della tavola.
    Con P23 si stabilisce a quale strato si fa riferimento per definire il profilo di chiodatura. P23 = 0 si riferisce allo strato H0, P23 = 1 allo strato 1 a sinistra e P23 = 2 allo strato 1 a destra. Se P23 non è impostato, per determinare il profilo di chiodatura viene utilizzato lo strato in cui è stato creato l’MCAD.
  • Dopo aver creato una linea di misura è possibile applicare un punto di misura, una quotatura per area o una quotatura al punto di intersezione. A questo scopo, nella barra degli strumenti in basso è stata integrata un’apposita opzione (Alt+1) per la creazione delle linee di misura. Se sono stati applicati punti di misura, una quotatura al punto d'intersezione o una quotatura per area, il programma passa automaticamente alla creazione di un'ulteriore linea di misura. Il comando può essere terminato come al solito premendo Esc. <Filmato - Sviluppi di dettagli importanti>
  • Con la nuova parola chiave "SCHICHTDICKEH0" (significa: spessore strato H0) è possibile calcolare in modo automatico lo spessore dello strato di legno/muro. (ditta Zimmermann) <Filmato - Sviluppi di dettagli importanti>
  • La quotatura zona d’ora in poi può essere utilizzata anche nelle immagini.
  • Quando si cancellano dei punti di ancoraggio esistenti, il sistema ora visualizzerà la sequenza e la posizione dei punti di ancoraggio originali.

Disposizione di puntoni

  • Con il cambiamento della rappresentazione 3D delle superfici del tetto in superfici trasparenti, nella versione 20-1 è stata creata la base per i comandi di creazione della disposizione di puntoni in tutte le viste 3D e nelle sezioni verticali e orizzontali.
    Come ulteriori componenti dopo gli arcarecci, i puntoni ed i tiranti ora nella versione 21-2 è possibile generare in 3D e nelle sezioni anche i displuvi, i compluvi, i tavoloni e le tavole di tamponamento.
    Per l’inserimento di elementi e tavole di tamponamento sono disponibili i soliti comandi della rappresentazione 2D.
    L’inserimento dei componenti viene supportato da un’anteprima interattiva dei componenti. <Filmato - Generare i componenti in 3D>
  • Con un arcareccio di riferimento ora le tavole di tamponamento possono essere generate anche su più superfici di tetto. (ditta Röhrig)

Parete Solaio

  • Fin da subito è possibile attivare la descrizione dei componenti delle pareti anche in 3D per tutte le rappresentazioni OpenGL. A tal fine, nelle regolazioni-indicazione (F7) sotto “pareti”, “generalità” e “corpo parete” è stata integrata la cartella “3D”. Qui è possibile adeguare la descrizione secondo la solita procedura. Vista dall’esterno la descrizione nell’immagine 3D viene collocata sul lato sinistro della parete in basso. Con la funzione “descrizione componente libera” i valori dei componenti possono essere collocati anche in altre posizioni. Per garantire che la descrizione del componente sia sempre visibile, questa viene sempre collocata sullo strato più esterno e quello più interno della parete.
  • In caso di rappresentazione con strati spostati ora è possibile definire che la distanza tra gli strati abbia effetto su tutti gli strati. Per questo è necessario attivare l’opzione “distanza strato dal primo strato”. (Fa. Scheidt)
  • Il comando di lavorazione “tagliare” è stato aperto per le pareti in tutte le viste 3D e in una sezione. In queste viste è possibile tagliare le pareti al tetto/solaio/originale così come in altezza. <Filmato - Sviluppi di dettagli importanti>

Coperture Parete Solaio

  • Sui bordi dei pannelli ora è possibile generare lavorazioni di maschio e femmina inserendo i relativi valori. A questo scopo, nella prima scheda sotto “Conformazione bordi” sono stati inseriti quattro campi di rinvio. Qui è possibile assegnare una forma al bordo sinistro e destro del pannello nonché all’inizio e alla fine del pannello. A questo scopo, nei dati fondamentali nel gruppo “coperture” è stato creato il nuovo tipo di dati fondamentali “conformazione bordi”. In “tipo" si stabilisce se si tratta di maschio, femmina o forma libera. Qui è possibile definire il valore del bordo che verrà poi trasmesso alla macchina.
    Creando una copertura con i comandi “copertura/listello”, “parte in genere”, “suddividere settore”, “suddividere settori tra 2 punti” nella vista parete, alle coperture viene assegnata la forma dei bordi precedentemente impostata. Inoltre ogni bordo dei pannelli può essere modificato in un secondo momento, semplicemente selezionando il bordo e adeguando i valori con comando “modifica”. Per controllare i bordi nelle regolazioni-indicazione (F7), alla voce “coperture”, è stata inserita l'opzione “informazioni sui bordi da una larghezza di”. Se tutti i bordi sono correttamente impostati, i dati di maschio/femmina naturalmente vengono trasmessi alla macchina nel modo corretto. (ditta Stark) <Filmato - Femmina e maschio>
  • A partire dalla versione 21-2 nei pannelli possono essere generati dei fori anche senza lavorazioni MCAD. A questo scopo il pannello può essere o perforato manualmente, oppure il foro viene creato automaticamente con una finestra o una porta nella parete automatica. Inoltre per i comandi “copertura/listello” e “parte in genere” è stata creata l’opzione “Attenzione alle aperture/cavità (Alt+2)”. Ovviamente l’apertura genera automaticamente il corrispondente outline per la macchina.
  • Le lavorazioni MCAD sugli spigoli del perimetro dello strato ora possono essere automaticamente interrotte, se una macro, una finestra o una porta penetrano nello spigolo dello strato. Per le porte con apertura fino al pavimento, questo significa che la lavorazione corrispondente sul corrente inferiore non deve più essere interrotta manualmente. Questa opzione è attivata nelle pre-regolazioni (Alt+F7) alla voce “pareti/profilo” nella scheda "automatico". Qui è stata integrata l'opzione "Suddividere le lavorazioni lungo gli spigoli da: 1.00”. Questo valore è liberamente definibile, pertanto è possibile stabilire da quale larghezza devono essere interrotte le lavorazioni MCAD. <Filmato - Sviluppi di dettagli importanti>

Legnami di pareti e solai

  • Per i componenti in legno, il volume netto è ora determinato dal corpo del componente incluse tutte le lavorazioni e i tipi finali. Questo dato può essere usato ad esempio per la determinazione esatta del peso (kg/m³). <Filmato - Sviluppi di dettagli importanti>
  • La dimensione dell'apertura di finestre, porte e macro può ora essere determinata attraverso il menù per le sporgenze di strato nello strato parete/legno. A tal fine questi componenti devono essere creati in una parete per cui, nella cartella “dati supplementari”, sia inserita la parola chiave “Vollholz/Wandumriss” (legno massiccio/profilo di parete). <Filmato - Sviluppi di dettagli importanti>
  • Quando si lavora con una macro di baricentro in una parete e la posizione della macro non corrisponde più al baricentro, viene generato un messaggio nel centro di controllo. Cliccando con il tasto destro del mouse sulla voce generata sarà possibile aggiornare il posizionamento della macro del baricentro. <Filmato - Sviluppi di dettagli importanti>

Lamiera

  • Una novità della versione 21-2 è rappresentata dall’app “S-Bend”. Con quest’applicazione è possibile gestire e progettare i profili dei bordi direttamente in cantiere. Per farlo non occorre avere un laptop o un PC su cui sia installato il programma SEMA. È sufficiente l’app S-Bend installata su uno smartphone o su un tablet. Così d’ora in poi sarà possibile progettare i profili dei bordi direttamente in cantiere e, una volta in ufficio, importare i dati nel programma SEMA.
    L’app può essere scaricata da Google Play Store e da Apple Store. È sufficiente cercare S-Bend.
    Quando si apre l’app per la prima volta, si ha la possibilità di registrarsi come ospite oppure di inserire i propri dati di accesso. I dati di accesso vanno semplicemente richiesti a SEMA. Registrandosi come ospite si può fare tutto con l’app tranne che caricare i dati nel programma SEMA. In qualsiasi momento è possibile fare il logout come ospite per rientrare con i propri dati di accesso. Cliccando sulle tre righe orizzontali in alto a destra si accede al menù. Si può scegliere fra i progetti, i modelli, l’account, le informazioni sull’app e le impostazioni. Nelle impostazioni è anche possibile modificare la lingua dell’app. Attualmente le lingue disponibili sono il tedesco e l’inglese. Inoltre vi sono varie possibilità di impostazione che riguardano il disegno. Si può impostare in quale griglia si disegnano gli angoli e la lunghezza e quale sarà l’apertura standard di una linguetta.
    Sotto informazioni si trovano le informazioni sull’app. Tramite l’account è possibile uscire dall’app e per esempio accedere con un altro profilo. Inoltre si ha la possibilità di accedere a modelli che corrispondono all’incirca ai dati fondamentali SEMA. Qui è possibile creare una biblioteca di profili di bordi. Sotto “modelli” si trova una panoramica con tutti i profili di bordi presenti nella biblioteca dell’app. Questi modelli vengono trasferiti da SEMA all’app. Non è possibile creare dei modelli all’interno dell’app.
    In “Progetti” cliccando sul segno “+” nell’angolo in basso a destra si può creare un nuovo progetto. Come nel programma SEMA anche qui è possibile inserire i dati di intestazione del progetto. Possono essere inseriti i seguenti dati: nome progetto, data di consegna, operatore, commento, indirizzo di consegna/cantiere: nome, via e numero civico, codice di avviamento postale, città, paese, telefono e e-mail. Inoltre è prevista anche la data di creazione che viene generata automaticamente. Una volta inseriti i relativi dati cliccando su “avanti” (nell’angolo a destra in alto) si accede alla gestione profilo, mentre cliccando su “dati progetto” (nell’angolo a sinistra in alto) si ritorna alla gestione progetto. Nella gestione progetto vengono elencati tutti i progetti creati. Con piccole icone vengono visualizzati determinati dati come luogo, committente, data di consegna e data di caricamento. Toccando sui tre puntini (in progetti) si può accedere ai dati di progetto, caricare il progetto o cancellarlo. Cliccando sul progetto si accede direttamente alla gestione del profilo. Con il + (nell’angolo in basso a destra) si può aggiungere un nuovo profilo. Quindi si arriva ai modelli, dove ora si può scegliere un profilo esistente oppure creare un profilo completamente nuovo su “vuoto”. Ora si può attribuire un nome specifico. Inoltre si possono definire una lunghezza e un numero di pezzi. Si può anche aggiungere un commento al profilo e assegnare il materiale necessario, ad esempio zinco, rame o alluminio. Concluse le impostazioni, premendo su “avanti” (nell’angolo in alto a destra) si accede alla creazione del profilo.
    Ora si può costruire il profilo oppure modificare quello esistente. Di default si è in modalità di disegno. Tramite i tre simboli (nell’angolo in alto a destra) è possibile passare da una modalità all’altra. La prima modalità, rappresentata dall’occhio, è quella dell’osservazione. Qui si può osservare il proprio profilo, e ne vengono mostrate le lunghezze e gli angoli. Il secondo simbolo si riferisce alla modalità di disegno. Qui è possibile disegnare il profilo con un dito. Vengono applicate le definizioni della griglia contenute nelle impostazioni. Ci sono due punti nello spazio del disegno. Il punto evidenziato in verde è attivo e il prossimo elemento verrà aggiunto in quel punto. I punti vengono attivati semplicemente toccando lo schermo. Qui ci sono altre quattro icone a disposizione (nell’angolo in basso a destra). Quella superiore serve per “cancellare” e consente di cancellare la linea attiva (evidenziata in verde). La seconda icona invece serve per disegnare un arco di cerchio. Con la terza icona si può cambiare il lato della vista del profilo e con la quarta si può centrare il profilo. Nella modalità di disegno la funzione zoom viene attivata con due dita. Inoltre, nella modalità di disegno è anche possibile costruire una linguetta. A tal fine si tiene premuto il dito sul display e poi lo si muove verso l’ultima linea. Con il terzo simbolo (nell’angolo in alto a destra) si entra nella modalità di editing. Qui è possibile modificare le lunghezze e gli angoli inserendo i relativi dati con la tastiera. Per farlo è sufficiente toccare la lunghezza o l’angolo oppure utilizzare i “tasti a doppia freccia” che si trovano nell’angolo in basso a destra. In questo modo è possibile visualizzare la lunghezza e gli angoli facendoli scorrere verso sinistra o verso destra. Le altre due icone hanno la stessa funzione come nella modalità di disegno. Una volta creato il profilo, tramite la freccia (nell’angolo in alto a sinistra) si torna alla panoramica dei profili. Qui è possibile vedere il profilo appena creato. Vengono visualizzati il numero dei pezzi, la lunghezza e il materiale. Cliccando sui tre punti è possibile modificare i dati sul profilo, copiare il profilo oppure cancellarlo. Se si aggiunge un commento a un profilo, questo viene visualizzato in una specie di fumetto sopra i tre punti. Toccando il profilo è possibile modificarlo. Cliccando sul segno “+” è possibile aggiungere altri profili al progetto.
  • Se si crea una sezione esattamente sullo bordo di un profilo in lamiera, ora viene visualizzato il riempimento del profilo. (ditta Ferisol)
  • Se si crea una sezione obliqua di un profilo di copertura della superficie, per la quotatura lorda non viene più utilizzato il punto d’intersezione dei bordi esterni. Ora per la quotatura lorda viene utilizzata l’estremità del profilo di copertura di superficie. (ditta Borchert)
  • È stata migliorata la suddivisione dei pannelli. I due pannelli di estremità (sinistra e destra) ora vengono allargati utilizzando un pannello intero. Questo significa che un pannello intero viene suddiviso su due pannelli di estremità, sempre garantendo che questi non superino la larghezza prevista. (ditta Kreß/ ditta Kling)

Nesting

  • Nel manager nesting alle colonne “tipo”, “nome” e “info” ora è possibile aggiungere altre colonne. Cliccando con il tasto destro del mouse sulle colonne superiori è possibile aggiungere una nuova colonna alla fine. Si apre il menù “inserire spazio simbolico o variabile”. Una volta scelto ed applicato il campo di database (spazio simbolico) desiderato, come p.es. la lunghezza, la nuova colonna appare nel manager nesting. Cliccando con il tasto destro del mouse sulla colonna è possibile ordinare in ordine crescente o decrescente la colonna. Sempre con il tasto destro del mouse si possono anche rinominare o cancellare le colonne.
    Con il tasto sinistro del mouse premuto si riesce naturalmente a modificare anche l’ordine delle nuove colonne. Questa innovazione rende ancora più confortevole e intuitivo l’uso del manager nesting. Con pochi clic è possibile ordinare i componenti secondo criteri che vengono di volta in volta stabiliti. Così, ad esempio, ordinando i componenti secondo la loro lunghezza, saranno indicati per primi i componenti più lunghi. È proprio da questi componenti che normalmente inizia il nesting manuale fino a quando non avrà posto più nessun componente. Invertendo l’ordine di elencazione, in cima alla lista saranno indicati i componenti più corti con i quali è possibile riempire il nesting. <Filmato - Sviluppi di dettagli importanti>

Elementizzazione

  • Dopo aver creato un elemento di tetto o di solaio, il riferimento alla suddivisione dei legni nella terza scheda non è più inattivo. Questo permette - anche in un secondo momento - di assegnare una suddivisione dei legni per l'elemento corrispondente. Restano attivi anche tutti i rimandi alla funzione legni automatici nella seconda cartella. Inoltre, i legni del tetto o del solaio così come i legni creati all'interno dell'elemento partecipano all'export PRF (prefabbricati).

Automatismi PREF

  • Nella funzione parete automatica/elemento automatico (F10), nella selezione degli strati di copertura è stato integrato lo strato 0. Questo consente di calcolare più facilmente solo l'isolamento dello strato 0.

Scale

  • Con il nuovo comando “componente su tratto di linea” l’inserimento di componenti tavolati diventa ancora più flessibile. In passato i componenti tavolati (longherone, corrimano, corrente e riempimento) si orientavano sempre secondo l’elemento di marcia inserito o il poligono di scala. Invece era difficile inserire dei componenti con un orientamento non parallelo rispetto all'elemento di marcia o al poligono di scala. Il nuovo comando permette una maggiore libertà per l’inserimento di componenti.
    Per eseguire il comando è prima necessario generare una linea CAD nella posizione desiderata del componente. Successivamente nella selezione di programma alla voce scale può essere selezionato un componente (p.es. longheroni) e il comando “longheroni su tratto di linea”. Si apre una riga di inserimento dove viene richiesta la linea desiderata. Se si vuole generare un componente solo su una linea, è sufficiente evidenziare la linea. Se sono state generate e si vogliono evidenziare più linee, per evidenziarle è necessario tenere anche premuto il tasto CTRL finché tutte le linee sono state selezionate. Una volta selezionate le linee, il sistema chiede di inserire la lunghezza del componente con “da” “a”. Una volta confermata la lunghezza, il componente viene generato nella posizione desiderata.
    Quando si predispone la posizione dei componenti con linee CAD, si consiglia di creare le linee CAD con una lunghezza maggiore rispetto a quanto effettivamente necessario. Così per il programma sarà più facile calcolare lo sviluppo del componente. La lunghezza del componente può essere limitata con l’inserimento di valori nelle caselle “da” e “a”.
    Il nuovo comando è disponibile per longheroni, corrimano, corrente, riempimento e ringhiera. <Filmato - Componenti su tratto di linea>

Oggetti 3D

  • In collaborazione con la piattaforma web S4T.com ora abbiamo messo a disposizione dei nostri utenti un’interfaccia per la trasmissione dei dati relativi ai componenti in acciaio. S4T.com è un fornitore di servizi per la produzione e la fornitura di componenti in acciaio di tutti i tipi. Tutti i dati rilevanti per la fabbricazione vengono trasmessi a S4T.com con un semplice clic del mouse. La fabbricazione avviene in modo conforme alla norma EN1090. Pertanto, non saranno più necessarie l’elaborazione di complessi disegni di produzione e l'esportazione di dati e progetti di fabbricazione.
    Per il trasferimento sono stati integrati due nuovi pulsanti. I componenti in acciaio possono essere trasferiti sia direttamente dall’applicazione tramite “file”, “export”, “webshop componenti in acciaio”, sia dalla lista elementi. Nella lista elementi il pulsante “webshop componenti in acciaio” si trova direttamente sotto “file”. Dall’applicazione è possibile trasferire uno o più componenti in acciaio; nella lista elementi si può scegliere fra “posizione attuale”, “posizioni evidenziate” e “tutte le posizioni”.
    Per poter trasferire i dati, l’utente deve prima creare un account per il webshop S4T. La registrazione può essere effettuata direttamente su www.s4t.com oppure nel dialogo di trasferimento nel programma SEMA utilizzando il pulsante “Registra nuovo utente”. Una volta completata la registrazione, l’utente può accedere con la propria user-ID e password. Se si mette una spunta su “salvare password”, il login viene effettuato automaticamente all’apertura del dialogo. Tramite il pulsante “Mostrare shop” si apre lo shop S4T in una finestra del browser di SEMA, dove l’utente può vedere direttamente i suoi progetti già creati. Se sono evidenziati uno o più componenti in acciaio, questi possono essere esportati tramite “avviare export”. Si apre una finestra del browser SEMA con una lista dei componenti per il controllo. Con un apposito pulsante è possibile passare dalla lista componenti al webshop e viceversa. Con il pulsante “Inviare e andare allo shop” i componenti vengono inviati al webshop. Nello shop viene creato automaticamente un nuovo progetto, che avrà il nome PR del progetto SEMA e che verrà aperto con l’assistente di progetto dello shop. Successivamente verranno richieste diverse informazioni assolutamente necessarie per la fabbricazione, per esempio l’opzione di fabbricazione con la selezione “fabbricazione completa del gruppo incluse le saldature” oppure “fabbricazione di tutte le parti singole dei gruppi senza le saldature”. Una volta confermate tutte le informazioni, il progetto viene creato nel webshop e viene automaticamente generato un preventivo. Il webshop offre diverse funzioni per progetti, servizi e forniture così come diverse modalità di pagamento. Grazie a questa novità l’utente può evitare di elaborare complessi disegni di dettagli per il costruttore meccanico. Grazie all’immediata elaborazione di un preventivo e alle tipologie di servizio offerto, il webshop costituisce una scelta flessibile, trasparente e rapida.
  • Nel corso dell'integrazione dell’esportazione al webshop per componenti in acciaio, i dati fondamentali SEMA relativi alle parti in acciaio sono stati rivisti e notevolmente ampliati. Tutti i profili standard di acciaio (profili a L, U, T, Z e I) sono ora integralmente contenuti nei dati fondamentali di lavoro e originali. I nomi dei dati fondamentali sono anch’essi stati adeguati alla norma. Nella cartella LM dei profili alla voce “annotazione” si troverà la rispettiva norma DIN, alla voce “categoria qualità” si troverà il procedimento di fabbricazione (laminato a caldo, laminato a freddo) e alla voce “materiale” si troverà il codice univoco del materiale e il nome in breve. Alla voce “numero articolo” si troverà il codice per il trasferimento al webshop per componenti in acciaio. L’inserimento di questo valore è opzionale - anche per il trasferimento al webshop - e serve solo per identificare più facilmente i profili.
    Per quanto riguarda i “profili rettangolari” è stato introdotto un notevole ampliamento. Dato che i profili rettangolari di norma non sono a spigolo vivo, nella cartella “CMP” sono state attivate le opzioni “raggio 1” e “raggio 2”. In questo modo ora è possibile creare dei profili rettangolari con spigoli arrotondati, tenendo presente che “raggio 1” è riferito al raggio esterno e “raggio 2” al raggio interno. Nei dati fondamentali sotto “profilo rettangolare” sono stati aggiunti i gruppi “tubo quadrato laminato a freddo”, “tubo quadrato laminato a caldo”, tubo rettangolare laminato a freddo” e “tubo rettangolare laminato a caldo”. Grazie alla possibilità di assegnare dei raggi ai profili rettangolari è possibile rappresentare correttamente la netta differenza del tipo di fabbricazione (laminato a caldo / a freddo). Anche qui, nei dati fondamentali viene predisposta una gamma di dimensioni di uso comune secondo lo standard. Nel gruppo “profilo rettangolare libero” si trovano i profili rettangolari finora forniti.
    Nei dati fondamentali sotto “profilo tondo” sono stati aggiunti i gruppi “tubi tondi” e “tondi di acciaio”. Nel gruppo “profilo tondo libero” si trovano i profili tondi finora forniti. Nella scheda di dati fondamentali dei profili a U il gruppo “UPN” è stato rinominato in “UNP”. La possibilità di selezione del “tipo” nella cartella “CMP” è stata adeguata di conseguenza.
    Per tutti i profili d’acciaio standard nella cartella “VA” alla voce “stato del componente” il “trasferimento lista elementi” è impostato su “si”. Gli elementi vengono dunque trasferiti in un’apposita lista elementi e vengono preparati per l’invio al webshop.
  • Dato che nel gruppo 3D come standard è impostato “trasferimento lista materiali e lista elementi - no”, al comando di lavorazione “componente - raggruppare” è stato aggiunto il pulsante “trasferire gruppo a lista elementi e lista materiali (Alt+F2)”. Se questo pulsante è attivato, al gruppo 3D generato viene automaticamente assegnata l’impostazione “si” per quanto riguarda il trasferimento alla lista dei materiali e lista elementi. Il pulsante mantiene l’ultimo status utilizzato.

Dati fondamentali componenti contenuto aggiornamento

  • Nel data store SEMA nella cartella “mezzi di collegamento” viene messa a disposizione la cartella di dati fondamentali “X-fix-Verbinder 1-01” (colleganti X-fix 1-01). Questa cartella contiene i colleganti finiti legno-legno C ed L della ditta X-fix per costruzioni in legno massiccio. (http://www.x-fix.at)
    Il collegante X-fix viene utilizzato nelle costruzioni in legno massiccio per montare solai ed elementi parete in legno massiccio. Il vantaggio rispetto alla tradizionale connessione a vite con assi di testa consiste nel fatto che la geometria brevettata dei colleganti X-fix C permette di collegare le parti in modo organico e permanente semplicemente inserendo i colleganti X-fix C. Viene dunque meno l’operazione complessa e spesso difficile del fissaggio degli elementi del solaio con l’utilizzo di tirapannellli e tiratravi.
    Inoltre grazie al software intelligente di calcolo statico per progettisti di strutture portanti, con il modulo T11 di ETA-18/0254 della ditta Ingtools (https://www.ing-tools.de/en/modules), è possibile eseguire un calcolo statico per X-fix C.
    Il collegante X-fix L è un collegante lineare legno-legno, sviluppato appositamente per giunti a L e a T di pareti in legno lamellare incrociato. Consiste di due barre di unione a coda di rondine, suddivise a forma di cuneo e con una lunghezza massima di 3 m. Le apposite fresature create sulle pareti da accoppiare vengono appoggiate e una parte della barra di unione viene introdotta dall’alto. La seconda parte viene inserita successivamente e battuta con un martello per circa 30 cm. Il collegamento è pronto!
    I vantaggi dei colleganti X-fix L consistono nei tempi di montaggio molto brevi e nel fatto che essi vengono montati dal lato interno dell’edificio, pertanto non è necessario disporre di un’impalcatura esterna.
    Rispetto a collegamenti a vite tradizionali e agli altri mezzi di collegamento metallico i colleganti X-fix L offrono la possibilità di un collegamento legno-legno continuo, lineare e di forma coerente. La resistenza di questo tipo di collegamento è superiore fino al 300% rispetto ai tradizionali collegamenti a vite. <Filmato - Costruzione in legno massiccio con colleganti X-fix>

Distinta del materiale

  • L'export ASCII dalla distinta dei materiali è stato ampliato. Ora è possibile esportare in formato ASCII, con un’unica operazione, solo la lista parziale attuale, le liste parziali predefinite o tutte le liste parziali. A tal fine, nella cartella "generalità” alle proprietà della lista parziale è stata aggiunta la nuova area "Export ASCII". Se è attivata la funzione "esportare lista parziale” questa lista parziale partecipa automaticamente all’export ASCII insieme alle liste parziali predefinite.
    L'export ASCII viene avviato tramite "File" - "Export lista materiali” - "File ASCII". Si apre una finestra di dialogo di esportazione in cui l’utente può selezionare fra “solo lista parziale corrente”, "liste parziali predefinite" e "tutte le liste parziali". A seconda della selezione, vengono esportate la lista parziale corrente, tutte le liste parziali predefinite o tutte le liste parziali. Per ciascuna lista parziale viene generato un file ASCII. L'ultima impostazione utilizzata viene salvata per l'esportazione successiva. Il percorso di salvataggio e il nome del file ASCII esportato sono impostati in Alt+F7 alla voce "Liste / elementi" nell'area "Export ASCII". Per il nome del file, per esempio, è possibile utilizzare il campo di database @Z-TEILLISTENNAME@ (significa: nome lista parziale), in modo che il file contenga il nome della lista parziale.

Interfaccia DXF

  • Se un file DXF o DWG contiene dei layer invisibili, nell'import d'ora in poi si riceve un messaggio con il relativo numero di questi layer. Ovviamente questi layer invisibili possono in qualsiasi momento essere attivati e dunque importati. <Filmato - Sviluppi di dettagli importanti>
  • Se nella grafica di previsione della finestra import DXF è attivata la funzione zoom, ora è possibile mantenere l’area zoom attuale anche spegnendo un layer. A questo scopo è stata integrata la funzione “mantenere area zoom attuale” sul lato destro della finestra di importazione.
  • D’ora in poi, durante l’import DXF è possibile importare 255 layer nella pianta. Inoltre, nelle regolazioni-indicazione (F7), è stata creata la possibilità di attivare e disattivare tutti i layer con un solo clic. In aggiunta a ciò, il numero di CAD-layer liberi nelle pre-regolazioni (Alt+ F7) è stato aumentato da 15 a 20. <Filmato - Sviluppi di dettagli importanti>

Import XML-SCI

  • È ora di nuovo possibile modificare i rimandi predefiniti di finestre e porte. (Fa. Adlerhaus)

Import/export IFC

  • Alle impostazioni di export è stata aggiunta l'opzione “legni con lavorazione”. Se quest’opzione è spuntata, è possibile esportare come “IfcOpeningElement“ i legni con le seguenti lavorazioni:
    forature, tagli, profili, profili esterni e intestature rettangolari continue.
    Questo consente di includere le lavorazioni nel file IFC (ad esempio per altri programmi). Se è inclusa una lavorazione che attualmente non è possibile esportare come IfcOpeningElement, non viene esportata nessuna lavorazione. Questo è l'unico modo per garantire la forma geometrica del pezzo. In generale, non c'è alcuna differenza visiva tra "con lavorazione" e "senza lavorazione". La differenza si riferisce solo alla definizione della geometria e alle lavorazioni associate al componente come IfcOpeningElement. <Filmato - Ulteriore sviluppo interfaccia IFC>
  • Nella finestra "tipo di componente" nel dialogo di importazione è stata aggiunta un'ulteriore colonna. Accanto al primo checkbox, che attiva/disattiva un tipo di componente, ora è stato ora inserito un secondo checkbox. Mettendo una spunta, il tipo di componente non viene trasformato automaticamente in un dato fondamentale SEMA e viene importato come oggetto 3D. La casella può essere spuntata anche solo per quei tipi di componenti che vengono trasformati automaticamente in componenti SEMA.
  • Nelle impostazioni di import, all'assegnazione diretta di dati fondamentali è stata aggiunta la funzione "aperture". Con questa nuova funzione è possibile attribuire agli oggetti IFC "IFCOpeningElement" i dati fondamentali del gruppo macro e macro plus. Così, ad esempio, durante l'importazione di una parete è possibile generare direttamente nella posizione desiderata delle aperture nella parete, delle aperture per installazioni o dei montanti statici. <Filmato - Ulteriore sviluppo interfaccia IFC>
  • Un progetto SEMA può ora essere creato direttamente da un file IFC. Se non è aperto nessun progetto SEMA, tramite File Import - IFC Import o con la funzione di trascinamento (drag & drop) è possibile aprire un file IFC in SEMA. Si apre la finestra di dialogo IFC Import con un’anteprima del progetto. Avviando l'importazione o creando una ramificazione, si genera automaticamente un progetto SEMA. Il nome del progetto IFC viene trasferito nel campo "Progetto" nelle proprietà del progetto di costruzione. <Filmato - Ulteriore sviluppo interfaccia IFC>
  • Nel dialogo di importazione, è possibile disattivare i punti delle coordinate del progetto, del terreno e dell'edificio. Succede spesso che, per esempio, il punto delle coordinate del terreno sia molto lontano dal punto delle coordinate del progetto. Questo fa sì che il progetto nell’anteprima sia difficilmente riconoscibile. Con la nuova funzione, i punti sono disattivati solo nella grafica di anteprima del dialogo di import, mentre saranno correttamente inclusi nel file IFC quando il progetto viene importato / esportato. Disattivando il punto risulterà molto più agevole lavorare nella finestra del dialogo di import e, per esempio, impostare un punto di coordinate libero.
  • All’importazione è stata aggiunta la classificazione "IfcGrid". Come definizione di questa classificazione vengono indicate le linee della griglia e degli assi. Durante l'importazione, queste saranno convertite in linee di pianta e quindi visibili anche in 3D. <Filmato - Ulteriore sviluppo interfaccia IFC>
  • Per l’esportazione sono stati aggiunti anche i “colori dei componenti”. A questo scopo, nelle impostazioni di export sono state integrate le opzioni "Colori SEMA" e "Colori standard". Selezionando "Colori SEMA" ai componenti vengono assegnati i colori delle impostazioni cromatiche globali SEMA. Come finora, nella scheda "O” i colori possono anche essere impostati separatamente per ciascun componente. Invece selezionando "Colori standard" i colori dei componenti sono assegnati secondo una tabella cromatica interna, come in precedenza. Questa nuova funzione permette di assegnare colori individuali ai componenti, ad esempio per evidenziarli in un viewer o per distinguere alcuni gruppi di componenti da altri.
  • È stato modificato l’export di “solo componenti visibili” con riferimento agli elementi di tetto e solaio. (ditta Strüby)
  • Nell’export è stata corretta una routine che a sua volta è basata su una routine di soluzione - intrinsecamente instabile - di una funzione gaussiana. (ditta Gauthier, ditta Keller & Heinrich)
  • È stata migliorato l’import di specifiche geometrie di scale. (ditta Zieglerhaus)